
Grande festa nella mattina di domenica 19 dicembre in zona Grottarossa per l’apertura del secondo lotto del parco Volusia (con accesso da via Veientana 97) , finalmente restituito nella sua interezza alla cittadinanza.
Un taglio del nastro importante, grazie al quale forse il più grande parco di tutto il quadrante nord di Roma diventa fruibile in tutta la sua bellezza dalla parte alta fino a fondo valle.
Fino ad oggi infatti l’unico ingresso al parco è sempre stato al 33 di via Casalattico, una traversa interna di via di Grottarossa; accesso che consente ai cittadini di usufruire esclusivamente della parte alta dell’area verde. La zona a valle invece, che confina con via Veientana, non era mai stata aperta nonostante un progetto iniziale prevedesse il collegamento tra i due lotti attraverso un sentiero e un piccolo ponte.
Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco Roberto Gualtieri, gli assessori capitolini Sabrina Alfonsi, Ambiente, e Maurizio Veloccia, Urbanistica, assieme al presidente del Municipio XV Daniele Torquati e l’assessore municipale all’Ambiente, Marcello Ribera. Presente anche il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola.
“Oggi è una giornata di festa per tutti perché restituiamo alle romane e ai romani il secondo lotto di questo Parco, un’area verde bellissima, che ha anche un enorme valore storico, dove gli abitanti possono passeggiare, fare sport, divertirsi, godersi la natura” ha dichiarato Gualtieri ringraziando “i comitati, le associazioni, i tanti cittadini e tutti coloro i quali si sono battuti in questi anni per riconsegnare a questo territorio il parco”.
“Anche e soprattutto per i più piccoli vogliamo dare concretezza alla nostra idea di città sostenibile, con un sistema di verde diffuso, accessibile, ben curato. Continuiamo a lavorare – ha concluso – collaborando con i cittadini, per rendere Roma più bella, più verde e più vicina, per tutte e tutti”
Visibilmente soddisfatto il neo presidente Torquati a cui nel 2015, nel corso della sua precedente consiliatura, era spettato il taglio del nastro della prima porzione del Parco.
“L’inaugurazione di questa mattina è un traguardo tanto atteso quanto significativo. Dopo anni di impegno e lavoro all’opposizione, per cui ci siamo tanto spesi affinché questo progetto venisse portato avanti con serietà e determinazione, e consentisse di restituire l’intero Parco Volusia alla comunità, oggi finalmente festeggiamo l’apertura della parte bassa. Questo evento segna un passo importante per la nostra comunità” ha dichiarato.
L’ulteriore novità arriva a scena aperta. “Oggi annunciamo il nostro impegno ad avviare la progettazione per il recupero dei casali la cui destinazione sarà stabilita tramite un percorso partecipato che vedrà protagonista la cittadinanza” ha aggiunto Marcello Ribera spiegandoci poi che una questione che era ancora da risolvere – ma che ora è stata indirizzata grazie alla disponibilità dell’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia – era quella del recupero dei tre casali che insistono sul terreno della parte alta del parco, casali oggi in completo stato d’abbandono. L’obiettivo è ristrutturarli e soprattutto renderli accessibili ai cittadini per scopi socio culturali.
Alla festa hanno partecipato numerosi cittadini, un gruppo scout Agesci impegnato nell’usuale uscita domenicale, funzionari del Coni con uno stand dedicato allo sport, e i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri che in base a un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2020 con l’Ente Parco di Veio svolgono attività di controllo a cavallo nel Parco Volusia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
“Sistema di verde diffuso, accessibile e ben curato”? Come quello di Via inviolatella Borghese? Per favore non ci fate ridere….⁸Progettazione e reupero dei casali? ” Come avete recuperato l’ex ufficio diritti animali, mandato in malora?
Stata una bellissima giornata
Conosco benissimo quella zona a valle del parco, abitando lì davanti da ben 45 anni!
Da quando neanche esisteva ancora il limitrofo parco “Papacci” che costeggia parte di via Veientana.
E sono almeno una dozzina di anni che la parte a valle è fruibile.
Anni in cui è stato costruito quel sentiero di cui parla l’articolo.
Sono state costruite da anni le panchine e i tavolini per i picnic.
6 o 7 anni fa sono stati aggiunti gli attrezzi in legno per la ginnastica.
Persino un circolo ippico utilizza da anni quel sentiero a valle per le passeggiate dei propri cavalli.
Il ponte stesso, di cui parla l’articolo, è stato costruito e terminato da più di un anno e mezzo.
Negli ultimi mesi della giunta Raggi sono stati aggiunti ulteriori alberi e sono state ripristinate molte panchine e tavoli vandalizzati (dopo 12 anni non è insolito accada…).
La giunta attuale si è limitata a chiudere i cancelli per un paio di mesi (ma la gente entrava lo stesso nella zona a valle) per far attecchire gli alberi piantati dai predecessori.
E adesso taglia il nastro…