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Isola Farnese, causa piogge Cascata della Mola chiusa per sicurezza

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Galvanica Bruni

Torna l’allarme per rischio idrogeologico a Isola Farnese, dove a causa del maltempo, nei giorni scorsi si sono verificati piccoli smottamenti ed è stata necessaria la chiusura del ponticello della Cascata della Mola.

Punto di partenza – o di arrivo a seconda del percorso – dei tanti pellegrini ed escursionisti che percorrono quel tratto di Via Francigena, ma anche meta di visitatori che ogni giorno arrivano a Isola Farnese alla scoperta delle tante meraviglie che la zona offre, proprio a causa delle condizioni meteo avverse quest’area viene spesso interessata da piccole frane, caduta massi e innalzamento del livello dell’acqua del Fosso Piordo.

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La strada, che da Via della Riserva Campetti porta al piccolo cimitero e scende fino al parcheggio delle cascate ad oggi risulta percorribile ma l’ultimo tratto sterrato resta invaso da fango e massi caduti dalle pareti adiacenti. Stessa situazione nel tratto di sentiero che subito dopo il ponte costeggia un’altra parete di roccia interessato anch’esso dalla caduta di massi.

L’accesso al ponticello, interdetto nei giorni scorsi per l’innalzamento dell’acqua con un nastro e un cartello della Regione Lazio che ne vietava il passaggio, questa mattina appariva nuovamente percorribile, probabilmente anche perché nella giornata di ieri qualcuno, per aggirare il divieto, ha strappato il nastro abbandonandolo in terra.

Solo una questione di “pioggia e acqua alta”

Pare del tutto infondata la notizia circolata nei giorni scorsi per cui il passaggio sarebbe stato vietato per lo spostamento di qualche centimetro della struttura risultata quindi non più sicura mentre, come confermato dal Presidente dell’Ente Parco di Veio, Giorgio Polesi, e da quello della Communità di Isola Farnese, Valter Andreoli, la chiusura dell’area sarebbe dipesa esclusivamente dall’innalzamento del livello dell’acqua che nei giorni scorsi era arrivata a coprire il ponte e dagli smottamenti che hanno interessato la zona.

Una questione di sicurezza, quindi visto il passaggio continuo, soprattutto nei giorni di festa, di escursionisti e visitatori. Una questione che smentirebbe anche i messaggi allarmanti circolati su facebook nelle ultime ore e riferiti a quell’area secondo i quali tutta la zona verserebbe in completo stato di abbandono e mancherebbe della dovuta manutenzione da parte dei responsabili.

“Il ponte, e quindi anche tutta l’area limitrofa, era stato chiuso dai guardiaparco del Parco di Veio per una questione di sicurezza. Nei giorni scorsi è piovuto molto e l’acqua aveva superato il livello di guardia raggiungendo il ponticello e allagando il parcheggio limitrofo. Non solo, ci sono stati dei piccoli smottamenti dovuti sempre alle piogge, per cui come avviene sempre in queste circostanze, la zona è stata messa in sicurezza ed è stato interdetto l’accesso” – ha spiegato alla redazione di VignaClaraBlog.it Giorgio Polesi, che ha chiarito anche responsabilità e competenze che insistono su quell’area.

Sulla zona in questione intervengono più istituzioni e a diverso a livello, è importante quindi che ognuno faccia la sua parte a tutela di un’area protetta che richiede manutenzione e conservazione. Al riguardo proprio nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra Soprintendenza, Comune di Roma, Ente Parco di Veio, Università Agraria e Istituzioni locali e naturalmente verranno vagliati anche ulteriori interventi mirati alla messa in sicurezza della zona dopo le piogge di questi giorni”.

Un luogo incantato e senza tempo

Immersa nel Parco di Veio e distante solo un paio di chilometri dai quartieri di La Storta e Olgiata, Isola Farnese resta un luogo incantato e senza tempo, custode di passato e tradizione. Così piccolo ma ricco di storia, il borgo prende il nome dalla sua conformazione e dal Cardinale Alessandro Farnese che nel XVII Secolo divenne proprietario del castello, oggi proprietà privata.

A popolare il borgo che fino agli anni ’50 era raggiungibile solo a piedi o con mezzo privato, un centinaio di residenti tra chi abita nel borgo antico, quello dentro l’arco, e chi vive a Isola Vecchia. Una scuola elementare, un centro anziani, la piccola chiesa di San Pancrazio e il castello; poco più giù il cimitero e la strada che porta fino alle cascate e all’area archeologica del Santuario di Portonaccio.

Penultima tappa dell’antica Via Francigena, Isola Farnese rappresenta di fatto “la porta d’ingresso della nel territorio dell’Urbe, essendo il primo centro abitato e residenziale di competenza amministrativa di Roma Capitale” come racconta il Presidente dell’Associazione “Valorizziamo Veio”, Marco Petrelli, nella sua pubblicazione “Isola Farnese e Veio: Porta di Roma della moderna Via Francigena, che in settanta pagine  (scaricabili cliccando qui) inquadra perfettamente il borgo e il Parco di Veio sia dal punto di vista urbanistico che socio-culturale.

Ci troviamo in una zona rurale, siamo immersi nel Parco di Veio ed è normale che nei periodi di maltempo possano verificarsi piccoli smottamenti provenienti dalle pareti di tufo che insistono sull’area, che sorge proprio su questo tipo di roccia. Quando succede è importante la messa in sicurezza perché nessuno si faccia male ma è altrettanto fondamentale lavorare sempre sulla prevenzione, dobbiamo custodire questo piccolo gioiello che è Isola Farnese” – ha aggiunto Andreoli, che nel 1994 insieme agli abitanti del posto ha fondato la sua “Communità” (con due emme dal latino communitas, associazione di persone, come lui stesso ci tiene a specificare) con l’obiettivo di far conoscere ed apprezzare l’ambiente e le bellezze caratteristiche del luogo.

Ludovica Panzerotto

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