
Stop spostamenti tra le regioni, zona arancione il 9 e 10 gennaio con bar e ristoranti chiusi. E’ il quadro del nuovo decreto Covid che il Consiglio dei ministri ha approvato questa notte con le nuove misure che entreranno in vigore dal 6 gennaio.
Stop allo spostamento tra Regioni fino al 15 gennaio, mentre il weekend del 9 e 10 gennaio vedrà tutta Italia in zona arancione, con bar e ristoranti chiusi. Il provvedimento prevede anche l’inasprimento delle soglie per far scattare misure più restrittive, decretando nuove zone arancione o rosse. Nel dettaglio, il testo prevede:
Da giovedì 7 a venerdì 15 gennaio
Vietato spostarsi tra regioni o province autonome differenti, ad eccezione che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Rimane comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.
Ci si potrà invece spostare all’interno del proprio comune. Lo ha precisato una nota di Palazzo Chigi nella quale si legge che “Il testo prevede che dal 7 al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta ‘zona rossa’, sia possibile spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio comune. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono” In sostanza, spiega Palazzo Chigi, è ammesso andare a trovare amici e parenti ma solo nel proprio Comune
sabato 9 e domenica 10 gennaio
Saranno applicate, su tutto il territorio nazionale, le misure previste per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del decreto dello scorso 3 dicembre). Resteranno in ogni caso consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Bar e ristoranti chiusi, asporto fino alle 22 e delivery sempre consentito. Negozi aperti. Musei, cinema, teatri, piscine e palestre chiusi, aperti i centri sportivi per attività all’aperto.
Scuole superiori
Lunedì 11 è per ora la data prevista per il rientro in classe, al 50 per cento, degli alunni delle superiori nelle regioni gialle e arancioni. Le regioni che dovessero trovarsi in zona rossa in quella data invece dovranno continuare con la didattica a distanza.
Le fasce da lunedì 11 gennaio, criteri di individuazione
Dall’11 gennaio scatta la divisione delle regioni in fasce. Sulla base del monitoraggio settimanale — che sarà esaminato dall’Istituto superiore di Sanità l’8 gennaio — si deciderà quali regioni resteranno in fascia gialla e se ci sono regioni che devono passare in fascia arancione o rossa. Per la prima volta si applicheranno i nuovi parametri validati ieri sera dal Comitato tecnico-scientifico.
Il decreto contempla nuovi criteri in base ai quali verranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”. Quando una regione ha l’indice di trasmissibilità pari a 1 entra in fascia arancione. Se è pari a 1,25 entra in fascia rossa. In entrambi i casi si è deciso di abbassare la soglia di 0,25.
Testo del decreto
Per leggere il testo integrale del decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 5 gennaio con data entrata in vigore 6 gennaio è sufficiente cliccare qui: www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/01/05/21G00001/sg
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