La pioggia agli irti colli piovigginando sale, decantava il poeta, che forse non aveva chiaro quel che sarebbe accaduto nel 2020, anno orribile della comunità odierna, assalita dal Coronavirus e in questi giorni dal maltempo.
Roma, ma non solo la città eterna, sono state investite dall’acqua, mentre il Lazio è in allerta rossa e ne sa qualcosa quel povero delfino spiaggiato a Ostia, così, tanto per dire.
Un’allerta che resterà tale fino a domenica, mentre qui va aggiunto che preoccupa il livello del Tevere, con la Protezione Civile che ha già disposto la chiusura delle banchine per l’innalzamento del fiume.
Smottamenti, frane e alberi caduti un po’ ovunque, questo il quadro della situazione, mentre salendo verso la Cassia aumentano i problemi non appena si entra nel viterbese, dove sono state chiuse le provinciali Bassanese, Vignanellese e Massarella.
Serve non muoversi da casa per evitare di restare inglobati in qualche tratto di strada talmente allagato da arrivare fino ai cofani delle vetture.
Così, chi pensava di aggirare i paletti governativi dello “stare in casa”, ora sa che se i DPCM li facesse Giove Pluvio, non ce ne sarebbe per nessuno.
Massimiliano Morelli
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In realtà la poesia dice “la nebbia agli irti colli” e non la pioggia…
Si, lo sappiamo, abbiamo parafrasato per rendere l’idea. Grazie comunque per l’attenzione…