Home ATTUALITÀ Incrociamo le braccia. E tornano gli scioperi

Incrociamo le braccia. E tornano gli scioperi

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Galvanica Bruni

Insomma, non basta la pandemia. Ieri è stata mattinata di caos per i passeggeri della metro C di Roma. L’intera linea alle 5.30 non ha riaperto.

È rimasta chiusa perché mancava il numero minimo di personale. Uno stop durato circa cinque ore, quando con lo scattare del secondo turno gli addetti sono stati sufficienti per riaprire.

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Come se non bastasse, la popolazione è attesa da una serie di scioperi che forse, in un periodo del genere, potevano essere risparmiati.

Il 27 scioperano i benzinai. saranno sospese le aperture notturne dei distributori in autostrada e, dal 30, anche quelle diurne: a comunicarlo Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio. Domani, 25 novembre, va in scena lo sciopero dei trasporti,  stop per Trenitalia, Trenord e mezzi pubblici locali.

Scioperano anche gli operatori Telecom e pure i dipendenti della sanità incrociano le braccia, visto che il  sindacato Usb pubblico impiego sanità ha proclamato un secondo sciopero generale di tutto il personale del comparto sanità pubblica per l’intera giornata di mercoledì 25.

Ma non è tutto, perchè sempre per l’intera giornata di domani, 25 novembre, l’Associazione sindacale USI (Unione Sindacale Italiana) ha indetto uno sciopero nazionale di tutto il personale a tempo indeterminato e determinato con contratti precari ed atipici di tutti i Comparti . “Si avvisa la cittadinanza che potrebbero verificarsi disservizi” avverte il sito del Comune di Roma. Attenzione, anche i servizi per i più piccoli, asili nido e infanzia sono a rischio.

E il comparto scuola poteva restare estraneo? Sempre domani, 25 novembre, il sindacato USB PI-Scuola ha proclamato uno sciopero riguardante il personale “docente, ata, educativo e dirigente a tempo determinato e indeterminato delle scuole in Italia e all’estero”.

Sì, lo sciopero è un diritto. Ma magari, visto il momento, si poteva…

Massimiliano Morelli

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