
AMA rende noto di aver notificato la sospensione dal servizio e dalla retribuzione a 14 dipendenti coinvolti nell’inchiesta condotta da parte della Procura della Repubblica a seguito di indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma su “ipotesi di condotte illecite nell’espletamento di alcune operazioni cimiteriali all’interno del Cimitero di Prima Porta“.
Dietro questa frase si cela invece la cruda realtà portata alla luce dall’inchiesta della Procura di Roma: fra gennaio e febbraio 2020 avrebbero, almeno in sei casi, fatto a pezzi salme di oltre 30 anni fa per poi trasferirle nell’ossario comune facendosi pagare sottobanco dai parenti ai quali millantavano di aver trovato la soluzione al loro problema [per saperne di più clicca qui].
“La sospensione dal servizio e dalla retribuzione – spiega AMA nella nota – durerà sino alla chiusura del procedimento disciplinare e, eventualmente, alla definizione del procedimento penale aperto a carico degli stessi“.
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Dopo trent’anni……
Come si esce da questa altra vicenda invenzione pura fatta da chi ha interessi diversi dalla giustizia in senso lato? Necessità a questo punto l’istituzione di “anticamere” o filtri affinché finisca questo massacro delle istituzioni. Poveri dipendenti AMA che fanno un lavoro che non vuole fare nessuno e che si trovano in balia di menti perverse che usano i tribunali come mazzuolo o come una frusta.
Nove milioni di processi in sospeso….cioè dipendenti che non vedranno più la retribuzione.
Si sollecita un intervento cosiddetto “OVER RULE” di AMA per un operato la cui regolarità è appannaggio esclusivo proprio di questi dipendenti.