Ormai da giorni per tutti è il “ragazzo che suona sui tetti di Roma”, l’appuntamento fisso a cui nessuno vuole più rinunciare, la chitarra elettrica che suona brani epocali. Si chiama Jacopo Mastrangelo, diciannove anni da compiere a fine mese e proprio ieri, nel giorno di Pasquetta, si è esibito sulla terrazza del Campidoglio.
“E’ stato molto emozionante, da quella terrazza c’è una vista spettacolare. Nei giorni scorsi mi ero sempre esibito dal terrazzo di casa mia, poi ho ricevuto l’invito della Sindaca e così sono andato. Suonare davanti a una città così antica e ora deserta toglie il fiato, è stato un omaggio a tutte le persone che in questi giorni combattono contro il Coronavirus, e rispettando le regole che l’emergenza impone, restano a casa”.
Come avviene ormai quasi ogni giorno dal terrazzo della sua casa che affaccia proprio su Piazza Navona, anche ieri sera in Campidoglio, Jacopo Mastrangelo si è esibito al tramonto, con l’aria “Nessun Dorma” di Puccini e sulle note del grande Ennio Morricone, riproponendo il brano del compositore che solo qualche giorno fa lo ha portato al successo, il “Tema di Deborah”.
“Dopo qualche giorno dall’inizio dell’emergenza con mio padre abbiamo pensato che avremmo voluto fare anche noi qualcosa per gli altri e vista la nostra grande passione per la musica, ci è sembrata una buona idea suonare dal terrazzo di casa. Abitiamo al centro di Roma, sarebbe stato emozionante suonare per i romani proprio da Piazza Navona.” – racconta a VignaClaraBlog.it
Jacopo frequenta il liceo classico ed è prossimo alla maturità, suona la chitarra da cinque anni ma non ha mai seguito corsi di musica. Ha avuto però un buon maestro in casa, suo papà: “Avrei voluto che fosse mio padre ad esibirsi dal nostro terrazzo, perché è lui il vero musicista in famiglia ed è proprio grazie a lui che ho imparato a suonare. Leggo parecchi testi sulla musica e sulla chitarra ma vado a orecchio, non ho mai frequentato corsi. Con mio padre però non c’è stato nulla da fare, ha insistito perché fossi io ad uscire sul terrazzo e a suonare per gli altri, ha sempre creduto che fosse un bel segnale.”
Ed effettivamente non ha sbagliato Fabio Mastrangelo, papà di Jacopo e suo primo supporter in questa avventura, iniziata davvero un po’ per caso …
“I primi giorni, quando il tempo lo permetteva, alle 18.00 in punto uscivo sul terrazzo e con l’aiuto di mio papà mi esibivo. I primi giorni raccoglievo qualche applauso dai vicini di casa, i complimenti mi gratificano ma a me non interessa il successo, volevo solo fare un bel gesto, rendermi utile. Ho iniziato suonando l’Inno d’Italia, ho indossato anche la maglia della Nazionale di calcio; poi i giorni seguenti ho proseguito proponendo brani italiani di grandi compositori, come Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, e di grandi cantautori come Pino Daniele. E’ un periodo difficile per il nostro paese, suonare brani che hanno fatto la storia dell’Italia è un messaggio importante.”
Poi un giorno è successo qualcosa di grande…
“Una mattina mi sono svegliato e mentre facevo colazione mio papà mi ha detto che l’esibizione della sera precedente era sulle principali testate online; ero incredulo, non so come possa essere successo.”
La stessa incredulità Jacopo la dimostra ancora oggi al telefono mentre ci racconta quella giornata …
“La sera prima mi era esibito con il brano “Tema di Deborah” del grande maestro Ennio Morricone e colonna sonora del film “C’era una volta in America” di Sergio Leone, era il sesto giorno che suonavo e dalla mattina dopo mi conoscevano tutti per la mia esibizione, davvero non so cosa sia successo”.
Jacopo incanta quando suona dalla sua terrazza, ecco cosa succede. Cappellino con la visiera calato sul viso, jeans, maglia degli azzurri e chitarra al collo. Intorno a lui i tetti di Roma e il silenzio di una città che si è fermata per il Coronavirus.
“Sono abituato ad affacciarmi dal mio terrazzo e a vedere Piazza Navona sempre piena di gente, di turisti, di romani, durante il giorno ma anche di notte. Ora è vuota, la vista toglie il fiato, e il silenzio ancora di più. Si sente persino il rumore dell’acqua che sgorga dalle fontane. E’ tutto fermo, ma è giusto così, dobbiamo restare in casa e aspettare che tutto passi”.
Ma mentre Jacopo restava in casa a suonare, qualcuno per ascoltarlo si radunava in piazza
“Dopo pochi giorni dall’esibizione del brano di Morricone qualcuno incuriosito ha iniziato a radunarsi in Piazza Navona per ascoltarmi; ma questo non si può fare perché dobbiamo restare in casa, così nei giorni scorsi, ho provato a lanciare anche questo messaggio: voi restate in casa mentre io dalla mia suono per voi. Proprio per questo mi sono impegnato, anche grazie al supporto dei miei amici, a pubblicare le mie esibizioni sui social, facebook e youtube principalmente, in modo che tutti possano seguirmi anche da lontano senza muoversi dalle proprie abitazioni.”
Dopo l’esibizione di ieri in Campidoglio, unica eccezione per cui uscito di casa, Jacopo Mastrangelo torna ad esibirsi dal suo terrazzo quasi ogni sera alle 19.00. Gli chiediamo cosa pensa di fare nei prossimi giorni e risponde così.
“Stiamo preparando un nuovo brano, le esibizioni richiedono tanto lavoro e studio in casa. La scelta del pezzo, le prove, capire come adattare la chitarra elettrica a brani per lo più classici. Per l’esibizione di mercoledì 15 aprile abbiamo in serbo un’altra sorpresa ma non possiamo svelare il segreto …”
Ormai ci abbiamo preso gusto, così aspettiamo mercoledì con curiosità, certi che Jacopo con la sua chitarra elettrica non ci deluderà neanche questa volta.
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Roma sempre fantastica !!! e con le note di Morricone ancor più….
La voce e l’anima di Roma si fa sentire nei modi più imprevefibili e meravigliosi attraverso l’amore dei suoi cittadini!!
Sei bravo ti auguro un futuro prossimo bellissimo ascoltando la tua bella chitarra ho avuto una lacrima dimenticando il terrore cinese.