La segnalazione inviataci da una nostra lettrice ha dell’incredibile; non soltanto per il suo contenuto ma perché fa seguito a tre denunce inoltrate nel tempo (la prima a settembre 2016) a Regione Lazio, Comune di Roma, Municipio XV, Ente Parco di Veio. Tutte cadute nel vuoto.
Le denunce inoltrate ai vertici di questi enti riguardano un sito archeologico a rischio e ciò avrebbe dovuto far scattare subito delle misure urgenti: e invece niente. Stiamo parlando del “Monte delle Grotte”, quello sperone tufaceo che si innalza dove via Flaminia si immette sulla via Flaminia Nuova, a un centinaio di metri dalla sede del XV Municipio. Indicato sulla Carta dei Servizi come “tomba o necropoli” è all’interno del Parco di Veio.
Monte delle Grotte (così chiamato per la presenza di alcuni vani scavati nel tufo) fu abitata migliaia di anni fa e usata poi dagli antichi romani; oggi, invece di ospitare cavernicoli o centurioni, è sede di un accampamento abusivo con annessa discarica e rifiuti a non finire: un allarme che avrebbe dovuto far scattare un’azione immediata di sgombero con successiva bonifica. Ma il fatto che un sito archeologico diventi una discarica sembra non interessare nessuno.
Vignaclarablog.it anni fa segnalò la presenza in quei luoghi di montagne di rifiuti ma oggi la situazione è drammaticamente degenerata. La nostra redazione è tornata sul posto, là dove la parete tufacea alta una ventina di metri con sulla sommità le gotte ha una fascia di terreno, in basso, che corre attorno alla collina.
Qui la vegetazione è molto fitta e in questa macchia è nata la baraccopoli a cui si accede attraverso un cancelletto inserito nella recinzione metallica.
Dopo il cancelletto c’è un sentiero in salita con alcuni gradini scavati nel terreno che porta alle numerose baracche: chi vi abita? Secondo la denuncia della lettrice si tratta di “rom” ma non siamo in grado di confermarlo. Quel che possiamo confermare è il degrado che ha provocato questo insediamento: una discarica colma di rifiuti e, a giudicare dal lezzo, anche di rifiuti organici.
La sporcizia, i detriti, i materiali inerti accatastati sono un po’ dovunque sia alla base della parete che nel sentiero che dirige verso il camping e che si interrompe alla discarica.
Sappiamo bene che in tutta Roma dove c’è del verde c’è una baracca o un insediamento abusivo; ma quello che succede al Monte delle Grotte a pochi metri dal XV Municipio e poco distante dal Comando della Polizia Locale di Via Caprilli appare allucinante.
Invece di dare lustro al sito che è di straordinario interesse, come lo è l’area circostante dove insiste anche il Sepolcro dei Nasoni (tutta l’area ricordiamo fa parte del Parco di Veio), nonostante le denunce risalenti addirittura a 3 anni fa, il posto marcisce tra rifiuti e deiezioni.
A margine di questa vicenda c’è anche un altro aspetto che non può essere sottovalutato ed è l’indifferenza mostrata nei confronti delle segnalazioni fatte dai cittadini. Mentre da una parte si creano strumenti on-line di ogni genere invitando i romani ad utilizzarli d’altra c’è l’indifferenza a fronte di una denuncia precisa, documentata e reiterata che segnala l’ennesimo sconcio nella nostra città.
Francesco Gargaglia
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E’ una storia incredibile! Soprattutto perché si mette ancora una volta in evidenza il totale disinteresse per un sito che da un punto di vista culturale è di estremo interesse. Un sito che andrebbe valorizzato, come molti altri presenti e dimenticati sia a Roma che in tutta Italia. Non ci si rende conto dell’importanza, anche economica, che avrebbe un’adeguata politica di valorizzazione e fruizione di tutti i beni ambientali , archeologici e monumentali che abbiamo. Non si riesce ancora a comprendere come si possa vivere di turismo creando anche molti posti di lavoro. All’estero hanno, nei nostri confronti, ben poco ma quel poco sanno valorizzarlo al massimo. Qui tra incuria, incompetenza e scarsa sensibilità si perdono una serie di occasioni!
E una storia senza fine addirittura ho sentito che la raggi in una intervista vuole fare a saxaruba nei nei parcheggi litrimofi un stoccaggio dell immondizia di Roma e vergognoso ,perché non lo fa sotto a sa sua?perché percorrendo Malagrotta che dicono che chiusa entrano camion pieni di rifiuti e escono vuoti.grazie e scusate per questo sfogo
Quel che non si vuol vedere non si vede.
Mi piacerebbe di riflettere sul fatto che il sito indicato come Monte delle Gotte (PARCO DI VEIO) mi sembra uno scherzo per lo scempio dell’insediamento e Discarica quando è possibile di fare nuove costruzioni nello stesso PARCO DI VEIO. Mi domando: questo PARCO DI VEIO: dove comincia e dove finisce?
Grazie Francesco !