Oggi sono quarantuno gli anni trascorsi dall’eccidio di via Fani col rapimento di Aldo Moro e la sua scorta trucidata. Una data entrata nella storia, quel 16 marzo 1978, il primo dei 55 giorni di prigionia del presidente DC in un covo delle Brigate Rosse prima di essere ritrovato morto il 9 maggio nel bagagliaio di una Renault 4 in via Caetani.
A quarantuno anni da quel giovedì 16 marzo 1978 che ha cambiato per sempre la storia della nostra repubblica, nella mattinata di sabato 16 marzo 2019, in una via Fani chiusa al traffico fin dalle prime ore del mattino, è stato reso omaggio alla memoria di Aldo Moro e al sacrificio dei tre poliziotti e due carabinieri uccisi quel giorno.
Davanti al nuovo sacrario, inaugurato lo scorso anno in occasione del quarantennale, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deposto una corona. Con lui, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il capo della Polizia Franco Gabrielli. Una seconda corona è stata deposta da parte della Presidenza della Repubblica.
“Molti vostri coetanei non sanno neppure bene cos’erano le Brigate Rosse, i concetti di dittatura del proletariato, questa deriva del fanatismo ideologico. Sembrano anni ormai lontani per la vostra generazione” ha detto Giuseppe Conte rivolgendosi ad alcuni liceali presenti invitandoli poi a Palazzo Chigi.
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