“Lo scrivente Comitato di Quartiere, iscritto alla Consulta dei Comitati di Quartiere del Municipio XV, fa presente che gli abitanti del quartiere Case e Campi si trovano insieme a noi a combattere da anni una dura ed impari lotta tesa alla conclusione della corrispondente procedura tecnico-amministrativa di presa in consegna della totalità delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria” da parte del Comune di Roma.
Inizia così il documento che i rappresentanti del CdQ “Case e Campi” dell’omonimo quartiere a La Giustiniana, hanno letto e consegnato al Consiglio del Muncipio XV in occasione della seduta straordinaria del 30 gennaio interrotta prima del voto per mancanza del numero legale.
L’argomento “Case e Campi” tornerà in aula lunedì 4 febbraio in “seconda convocazione”, quando sarà sufficiente la presenza di soli nove consiglieri perchè la seduta sia valida.
In vista della stessa, i rappresentanti del Comitato – appositamente costituito a gennaio 2015 per seguire la transizione tra il Consorzio e il Comune, per interfacciarsi con le istituzioni, denunciare eventuali irregolarità e tutelare le istanze dei residenti – hanno chiesto a VignaClaraBlog.it di portare all’attenzione dell’opinione pubblica il testo integrale del documento consegnato al parlamentino del XV affinchè sia ben chiara qual è la richiesta del quartiere: “rimuovere al più presto le cause ostative alla presa in carico delle opere positivamente collaudate oltre cinque anni fa, e porre in atto tutti gli strumenti previsti dalla Convenzione (escussione fidejussioni in primis) al fine di chiudere una volta per tutte la Convenzione Urbanistica in essere”.
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Proveremo ad essere contemporaneamente rispettosi e grati nei confronti di case e campi ma in totale disaccordo sul tipo di iniziativa.
“l’inerzia” in generale produce situazioni di ammaloramento che fanno soffrire e danno origine ad iniziative come anche la costituzione di un comitato di quartiere che si candida parte attiva per la gestione del Territorio, superlativa ma formulata come sembra questa iniziativa rischia di essere e di diventare troppo onerosa in tutti i sensi proprio per Case e Campi.
Nella gestione della Cosa Pubblica sono state adottate formule di tutti i tipi come le “compensazioni” e a quanto si conosce tutte le attività realizzate a compensazione di concessioni varie soffrono la crisi, giardini, aree verdi, palestre, scuole, parcheggi, piscine, campi sportivi, strutture sportive, case di riposo, case amiche, biblioteche, mercati, ecc. ecc..
Dato utile per ripensare ogni formula che ammette il coinvolgimento diretto della cittadinanza.