Inserito nel cartellone del Festival Internazionale della Danza e presentato insieme all’Accademia Filarmonica Romana, “You & Me”, in scena fino a domenica 20 gennaio al Teatro Olimpico (Piazza Gentile da Fabriano 17), è il nuovo, incantevole, spettacolo dei Mummenschanz, la storica compagnia italo-svizzera di teatro visuale.
Niente scenografia, niente musica, niente parole, ma solo le suggestioni scaturite dai gesti silenziosi e dal disegno luce. Gli attori, che sarebbe improprio definire mimi, non mostrano mai i loro volti, ma si servono della loro espressività corporea per attribuire personalità, sentimenti e azione a oggetti che, usati anche come maschere, prendono vita e fanno sognare, liberando la fantasia e sbrigliando la poesia.
Comunicare per sottrazione, trasmettere impulsi vitali e emozionali sottotraccia, raccontare una serie di storie soltanto attraverso la potenza gentile del linguaggio non verbale: ci credereste che si può fare in quest’epoca di comunicazione compulsiva e sguaiata?
I Mummenschanz ci riescono egregiamente da oltre 45 anni e quest’ultimo lavoro (quasi novanta minuti più l’intervallo) non solo non delude le aspettative, ma le supera addirittura, sollecitando con delicatezza il bambino che è in ognuno di noi, per citare Floriana Frassetto, la cofondatrice e il direttore artistico dei musiciens du silence che si ritaglia anche un’apparizione in scena.
Quando in teatro si spengono le luci e si accettano le regole del gioco, si entra in un mondo parallelo ed azzerato, in una realtà inizialmente destrutturata in cui è abolita la tirannia del tempo.
Grazie al talento di questi artisti (Sara Hermann, Oli Pfulg, Kevin Blaser e Christa Barret) sul palco appaiono le creature del mare, della terra e del cielo, prendono vita e “si parlano” alcuni strumenti musicali, acquistano vitalità e giocano fra loro (e con il pubblico) gli oggetti dell’uso e dell’abuso quotidiano, in un crescendo delizioso di forme che si plasmano, si rimodellano e interagiscono in modo poetico, ironico e provocatorio.
Man mano che lo spettacolo va avanti, lo spazio vuoto si riempe, le ombre cedono il passo alla luce, il racconto si imbastisce e si arricchisce sempre di più. Ecco che, magicamente, la scenografia è nel movimento, la musica nella narrazione, le parole nei gesti e si compie “la perfetta illusione”.
I Mummenschanz sono autentici artisti della fantasia, talentuosi artigiani del sogno, comunicano un caleidoscopio incredibile di suggestioni vitali. Words are very unnecessary: enjoy the silence!
NdR: I biglietti sono in vendita al botteghino (orario 10-19, nei giorni di spettacolo anche 20-21.30) e sul sito internet del Teatro Olimpico.
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