“Senza nessun preavviso il direttore dell’Eliseo Luca Barbareschi cancella alcune repliche degli spettacoli interpretati da attori diversamente abili, previsti nell’ambito del Festival del Teatro Patologico” (NdR: la cui madrina è Claudia Gerini e programmato da diversi mesi dal 4 al 14 ottobre con spettacoli teatrali, mostre fotografiche, convegni, concerti e proiezioni per raccontare l’importanza del binomio teatro e malattia mentale).
A dare notizia delle variazioni apportate al cartellone, con un video che lo ritrae in un letto di ospedale a seguito di un intervento chirurgico è Dario D’Ambrosi, attore, regista, fondatore e direttore del Teatro Patologico ubicato in via Cassia 472, uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani e autore di spettacoli che tendono ad indagare la follia al fine di ridare “dignità al matto”.
“Crediamo sia giusto spiegare il vero motivo di questo gesto, di cui l’Eliseo non ha dato nessuna spiegazione valida e convincente. Il vero motivo è che la prima donna dell’ Eliseo necessita il teatro per provare il suo Cyrano di Bergerac e quindi la cosa più semplice è sbarazzarsi di una compagnia di attori diversamente abili” sostiene d’Ambrosi furioso per l’accaduto.
Poi, puntando il dito contro Barbareschi definendolo “persona senza sensibilità” afferma: “è una scandalosa vergogna che ci siano direttori di teatro che invece di includere, come vuole il teatro, esclude disabili perché impediscono di poter fare delle prove teatrali”.
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la replica dell’Eliseo
Immediata la replica da parte della direzione del Teatro con un comunicato nel quale si dice: “Rimaniamo profondamente colpiti ed amareggiati per quanto accaduto nelle ultime ore con il Festival del Teatro Patologico, soprattutto riguardo la diffusione di notizie false (facilmente dimostrabili tramite mail inviate e ricevute) che nulla hanno a che vedere con quanto realmente accaduto qui in teatro.
Fin dal primo giorno in cui ci è stato proposto il Festival, siamo stati subito contenti e motivati di ospitare la rassegna proposta, composta da numerosi eventi, spettacoli teatrali, convegni, mostre e proiezioni di film. Abbiamo riservato al Festival senza problemi la sala grande del Teatro proprio perché ci era stato assicurato un determinato flusso di pubblico.
Il Teatro Eliseo ha supporto il Festival del Teatro Patologico concedendo, fra le altre cose, il Teatro gratuitamente; dedicandogli la quasi totalità dell’incasso (80%); contribuendo economicamente con la somma di 5000 euro; offrendo il materiale promozionale e il materiale pubblicitario, ogni qual volta che ci è stato richiesto; organizzando una conferenza stampa ad hoc ed un vero e proprio evento mediatico per la prima”.
A fronte di tutto questo, rispetto al programma iniziale, il Teatro Patologico ha annullato lo spettacolo principale proposto; ha annullato i convegni medici previsti ed ha annullato parte delle proiezioni accordate.
Siamo stati messi al corrente della scarsità di pubblico solo due giorni prima dell’apertura del festival. Per questa ragione abbiamo ritenuto opportuno spostare nella sala più piccola (300 posti anziché 800) il proseguo delle attività permettendo così agli attori di recitare in una sala degna, visto che sarebbe stato demotivante farlo in una sala semi vuota così grande. La scelta quindi è stata fatta solo in base a considerazioni per la migliore riuscita della manifestazione e non per ragioni meramente economiche.
Di certo siamo molto dispiaciuti per la malattia di Dario D’Ambrosi e siamo molto amareggiati dal comportamento del Teatro Patologico delle ultime ore, nonostante i nostri sforzi e gli apprezzamenti che i loro stessi addetti ci hanno manifestato fino a poche ore prima dell’evento.
Infine ci teniamo a ribadire che in questo caso non hanno avuto peso la volontà della direzione artistica – nella persona di Luca Barbareschi – che anzi ha sposato il progetto e trasferito a tutto lo staff del Teatro la necessaria operatività. Tutte le azioni e le decisioni – sempre condivise con il Teatro Patologico – hanno esclusivamente seguito principi gestionali sani cercando soprattutto di proteggere i ragazzi del Teatro Patologico verso i quali abbiamo sempre nutrito affetto e ammirazione.”
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sono silvia sorcini di roma volevo dire che il sigor barbareschi si deve vergognare di fare l’attore perchè non può discriminare la gente che ha delle difficoltà , deve rispettare la gente che ha delle difficoltà non doveva annullare gli spettacoli noi abbiamo fatto molta fatica io spero che luca cambi atteggiamento verso le persone che anno delle difficoltà , se lui è un attore deve ospitare anche persone con disabilità io sono una attrice teatrale ho una lieve disabilità ma la gente mi apprezza anche se sono una persona disabile concludo dicendo che il signor barbareschi deve accettare al suo tearo anche le persone che anno delle difficoltà io sperco che capisca