Controlli a tappeto a Prima Porta, mercoledì 16 maggio, da parte dei Carabinieri della Compagnia Roma Cassia in collaborazione con i colleghi del NAS. In cinque attività commerciali, tra bar e ristoranti, sono emerse gravi irregolarità in materia sanitaria e di lavoro.
A un negozio che vende kebab sono stati messi i sigilli ed è stato sequestrato a causa di numerosi alimenti trovati in cattivo stato di conservazione e invasi da parassiti. Il proprietario è stato denunciato.
In un bar-osteria sono stati trovati quattro dipendenti senza contratto di lavoro e anche qui sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza alimentare. Infine, una pasticceria ed un negozio che vende prodotti alimentari etnici sono stati multati per un totale di circa 25mila euro.
Durante le attività è stato inoltre denunciato anche un cittadino straniero poiché non aveva ottemperato all’ordine di lasciare il territorio nazionale nei termini previsti dalla legge.
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Perchè non si pubblica il nome del negozio di kebab?
Sarebbe utile sapere il nome del negozio così da evitarr di tornarci.
Gentili lettori, la risposta è semplice: come da prassi adottata da tutte le forze dell’ordine, nel comunicato della Questura purtroppo non si fa alcun cenno al nome dei locali oggetto di controlli e sanzioni a Prima Porta. Cordiali saluti,
La Redazione
Bastardi. Io ci sono andata anni fa prima di diventare vegetariana. Maledetti
Poco importa sapere qual’è il negozio, basta non comprare kebab!