
Grazie – è proprio il caso di dirlo – alla famigliola di cinghiali stanziale a Tomba di Nerone da sabato 12 maggio diventando pure un caso mediatico, il Giardino dei Caduti sul Fronte Russo, in via Cassia 737, è tonato sotto i riflettori. Perchè guardando oltre le spalle degli ungolati tanto fotografati, quel che si vede è un’area nel degrado, con panchine distrutte e recinzioni danneggiate, cestini colmi di rifiuti e bottiglie sui prati.
Alla faccia dell’unica opera degna di nota, almeno dal punto di vista archeologico: il sepolcro di Publio Vibio Mariano, posto all’interno del giardino sporco quanto basta a far storcere il naso a chi vorrebbe ammirare un’opera del III secolo d.C. di pregevole fattura.
Da anni l’area versa in uno stato di abbandono e sporcizia e giusto qualche intervento del gruppo Retake oppure quando è previsto l’arrivo di qualche autorità in occasione della Cerimonia dedicata ai Caduti della Campagna di Russia vi si dà una pulitina e si piantano ciclamini. Poi il giorno dopo è tutto come prima.
Da tempo poi un gruppo di senzatetto ha preso dimora nei giardini che ovviamente nessuno più frequenta e questo nonostante la zona di Tomba di Nerone sia tra le più popolose di Roma Nord e non offra valide alternative.
D’altra parte non è possibile far giocare i bambini dove questa gente dorme, mangia e fa i bisogni; e poi i vecchi giochi dei bimbi, anziché sistemarli e ripararli, sono stati tolti che così si fa prima e non si spende un quattrino.
I giardini oggi sono in uno stato miserevole: l’erba è alta, il terreno rivoltato dai cinghiali che vanno in cerca di rifiuti che ovviamente non mancano, i cestini ricolmi di bottiglie di birra vuote, le panchine distrutte, le recinzioni danneggiate (compresa quella metallica prospicente il monumento); infine, giusto per non farci mancare niente, una montagna di cartoni e stracci appoggiata posteriormente al basamento del sarcofago: i poveri averi dei senzatetto.
Il giardino, sporco e trasandato è ovviamente impraticabile compresa l’area cani dove perfino gli amici a quattro zampe si rifiutano di entrare; unico svago per i cittadini è la famigliola di cinghiali che ogni giorno vi si reca per il pranzo con grande sollazzo dei passanti che scattano foto a più non posso.
Su questa area negli anni si sono dette un sacco di cose: progetti per la sistemazione, messa in opera di una recinzione con cancelli, nuova area giochi e area cani, un chiosco con servizi igienici ma ad oggi non è stato fatto nulla.
Ora Tomba di Nerone è in attesa che si concretizzi quanto annunciato a dicembre 2017 da Stefano Simonelli, presidente del Municipio XV, facendo sapere che un progetto di riqualificazione del Giardino presentato dal Municipio si è classificato terzo in un bando della Regione Lazio e che, finanziato con fondi regionali, municipali e privati, il restyling prevede la recinzione perimetrale del giardino con la realizzazione di due cancelli; la bonifica ambientale; la creazione di un orto didattico con piante officinali e l’installazione di nuove panchine e cestini.
In attesa che dopo cinque mesi dalle parole si passi ai fatti, non si può non registrare che i giardini sono in buona compagnia: al di là della Cassia anche il povero Monumento ai Caduti, realizzato negli anni ’60 con una pubblica sottoscrizione, versa in uno stato di degrado assoluto grazie anche a quei ragazzi che giornalmente si esercitano in bella calligrafia col pennarello nero.
Francesco Gargaglia
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Il restyling è una lodevole operazione ma, secondo voi, dopo quanti millisecondi l’ “orto didattico con piante officinali” verrà disintegrato?
Confidiamo nel progetto di riqualificazione e recinzione del giardino, con il finanziamento regionale vinto (spendibile fino a dicembre 2018). E con delle regole (no bivacchi, ecc.)
Sono sicuro che per il restauro dell’area parco non si fara nulla, ma sono altrettanto sicuro che si fara del male ai poveri cinghialotti!!!
La mia prima e seconda partecipazione in qualità di VOLONTARIO al DECORO PARTECIPATO : che peccato sia ridotto così
E’ un parco potenzialmente bellissimo, ma in uno stato di desolante degrado. Rendiamolo fruibile in sicurezza dalle famiglie e dai bimbi del quartiere. Il Municipio ora ha il potere di farlo, grazie al finanziamento vinto della Regione