Schede con i nomi dei candidati di Camera e Senato sbagliati, come accaduto ai Parioli e dove ad accorgersene è stata un’elettrice, e seggi partiti in ritardo per mancanza dei registri elettorali: anche Roma non sono mancate le difficoltà nella mattina di domenica 4 marzo nella quale, alle 12, si è comunque registrata un’affluenza pari al 20,55%.
Ma a fattor comune di numerosissimi seggi romani sono le file, che si stanno creando con l’aumentare dell’affluenza pomeridiana, a causa della novità del voto per Camera e Senato: quel tanto decantato “tagliando antifrode” che obbliga gli scrutatori prima a registrare ogni singola scheda nel registro dei votanti e poi a strappare il tagliando dalle scheda prima di inserirla nell’urna.
Lo conferma anche il Campidoglio che ha diffuso una nota spiegando che “tutti i seggi sono aperti ed operanti” e che “Roma Capitale sta monitorando costantemente la situazione al fine di una tempestiva risoluzione di eventuali problemi, come ha fatto con quelli finora verificatisi”.
Anche per il Campidoglio, “Le code registrate in queste ore sono dovute in gran parte alle nuove operazioni richieste per il tagliando antifrode”. Pertanto, conclude la nota, “rinnovando l’invito ai cittadini all’esercizio del proprio diritto di voto, si suggerisce di recarsi ai seggi prima possibile e comunque almeno un’ora prima della loro chiusura”.
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