Sono 23.510 le multe elevate dagli accertatori AMA nel 2017 sull’intera area del Comune di Roma; ben 5mila in più rispetto al 2016. Sono aumentati i controlli o i romani sporcano di più?
E visto che ogni multa si aggira sui cento euro, l’ammontare delle sanzioni elevate lo scorso anno è di oltre due milioni e trecentomila euro.
Potrebbe sembrare un gran successo nella repressione dei comportamenti incivili ma in realtà, se guardiamo i numeri, è ancora ben poca cosa e tale resterà finché non verrà potenziato il numero degli accertatori e l’approccio alla prevenzione, al controllo e alla repressione dell’inciviltà.
L’AMA ha le sue responsabilità, è indubbio; ma se la città continua ad essere sporca anche noi romani ci mettiamo molto del nostro.
Solo 40 accertatori
Gli addetti a sanzionare chi parcheggia davanti i cassonetti impedendone lo svuotamento, chi abbandona i rifiuti per strada e chi usa in modo errato i cassonetti mettendo il vetro nell’umido o il cartone al posto della plastica, sono quaranta sull’intero territorio della capitale che misura 1287 km quadrati, sette volte, ad esempio, quello di Milano.
In attesa che vengano raddoppiati, come annunciato dalla sindaca Raggi lo scorso 31 ottobre, ognuno dei quaranta accertatori deve quindi controllare sulla carta 32,2 kmq. Roba da mission impossible.
Due multe al giorno ogni accertatore
E 23510 multe su tutta Roma significa anche 1959 al mese, 97 ogni giorno lavorativo, 2 multe virgola qualcosa al giorno per ogni accertatore. Se non si potenzia questa struttura meglio chiuderla dunque.
E quindi nasce la domanda: che fine ha fatto il progetto pilota di installare telecamere davanti ai cassonetti nei punti critici di ogni municipio?
“Stiamo provvedendo anche all’installazione di una serie di telecamere. In parte sono state già attivate le procedure di gara. Si tratta di telecamere di altissima qualità in punti strategici per avere la situazione sotto controllo“.
E’ quanto disse Virginia Raggi a fine ottobre 2017 rispondendo per la prima volta ai cittadini in diretta Facebook nella rubrica “la sindaca risponde”. Ma da allora non se n’è saputo più nulla.
Le infrazioni più multate
Tornando alle 23510 multe, quali sono le infrazioni più ricorrenti?
Solo per la voce riguardante “veicolo in sosta davanti a cassonetto stradale” sono state elevate 10977 sanzioni, il 46%.
Nei fatti, sono le più semplici da fare perchè non richiedono la contestazione de visu prendendo di petto chi compie l’irregolarità.
Mutuando uno slogan pubblicitario si potrebbe dire agli accertatori “ti piace multare facile?”
6.764 sono quelle per errato utilizzo/custodia dei contenitori condominiali assegnati, 1.876 per mancata differenziazione e abbandono generico, 1.454 per errato conferimento diverse frazioni di rifiuto, 823 per errato conferimento frazione umida, 361 per errato conferimento cartoni e carta e 270 per errato conferimento multimateriale.
E se avete pestato una deiezione canina sul marciapiede sotto casa, dopo aver sacramentato forse vorreste sapere quanti siano i proprietari di cani multati nell’ultimo anno: zero assoluto. No, prendere di petto chi sporca agli accertatori pare proprio non piaccia.
Gaia Azzali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Davvero desolante… quasi il 50% delle multe sono per “sosta davanti al cassonetto”!!! E zero (!!) per deiezioni canine! Vergogna!
In via Vito Sinisi, dopo il n° 44, c’è una serie di cassonetti presa particolarmente di mira da selvaggi mascalzoni che scaricano continuamente di tutto: poltrone materassi lavatrici mobiletti ecc. Nei giorni scorsi, ciliegina sulla torta, un’intera tazza di gabinetto !
Devo dire che dopo qualche giorno i volonterosi operatori dell’Ama più o meno ripuliscono tutto, e che non è pensabile di piazzare un accertatore fisso, ma qualche telecamera in più foese non guasterebbe.