Home CASSIA Cassia, nuovo oncologico al San Pietro: c’è l’ok urbanistico

Cassia, nuovo oncologico al San Pietro: c’è l’ok urbanistico

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Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

Novità molto importanti per il nuovo reparto oncologico dell’Ospedale San Pietro: è arrivata l’autorizzazione urbanistica.

Ci è voluto più di un anno, un cantiere e l’impegno di tutte le parti coinvolte, ma alla fine il XV Municipio ha dato il suo OK e il centro si farà.

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La storia in pillole

All’inizio del 2016, l’UPMC (University of Pittsburgh Medical Center) mise a disposizione un finanziamento di 6 milioni di dollari per realizzare un centro di medicina nucleare a Roma.

Come rivelato da VignaClaraBlog.it a luglio 2016, il progetto prevede l’ampliamento dell’attuale reparto oncologico dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, dotandolo del Sistema trimodale RM-PET/TC (tomografia a emissione di positroni e risonanza magnetica), un macchinario di ultima generazione e di altissimo livello tecnico per la cura del cancro. Macchinari analoghi sono oggi presenti in Italia solo a Milano e a Napoli.

Un’opportunità straordinaria per la medicina e per i cittadini, che si è rischiato di veder svanire per motivi estetici e paesaggistici.

Infatti, dopo l’invio della Scia, il XV Municipio non diede l’autorizzazione di avvio ai lavori in quanto trovò delle incongruenze tra il progetto del 1979 dell’edificio e l’effettiva realizzazione: le finestre furono costruite quadrate, invece che a nastro.

Un abuso edilizio certo, ma di scarso impatto se si considera che sono finestre, che è un edificio secondario e che vengono tacitamente tollerati ben più gravi abusi.

A ogni modo,  il XV Municipio e la Regione Lazio si dimostrarono integerrimi, in quanto l’Ospedale sorge all’interno del Parco di Veio e deve rispondere alle normative sulla tutela del paesaggio.

In seguito alla denuncia della vicenda da parte di VignaClaraBlog.it, il Presidente del Municipio XV, Stefano Simonelli, da noi intervistato così dichiarò: “Ci siamo resi disponibili, come Municipio, a dare un supporto tecnico per presentare tutta la documentazione correttamente. Qual’ora il responso della Regione fosse positivo, il nostro Municipio farà le attività di sua competenza in tempi brevi. Ci impegneremo a procedere e avallare quanto necessario in tempi brevissimi, affinché il territorio si possa al più presto avvalere di un valore aggiunto così importante”.

Arrivato l’OK

Ci è voluto circa un anno, l’impegno economico dell’Ospedale, la pazienza dell’UPMC, un cantiere che ha modificato le finestre dell’edificio ed è arrivato l’ok.

I lavori sono terminati nello scorso mese di luglio e pochi giorni fa è arrivata l’autorizzazione urbanistica.  Ora, manca solo l’autorizzazione sanitaria da parte dell’Asl, a quest’ultima spetta infatti il compito di verificare l’idoneità del progetto ai requisiti di sicurezza degli impianti e degli spazi previsti.

Tra i tempi necessari all’Asl, quelli per modificare la distribuzione degli ambienti interni del centro e quelli per l’impianto dei nuovi macchinari, passeranno parecchi mesi prima che i cittadini possano usufruire di un centro di medicina nucleare.

Possiamo considerarci soddisfatti di non averne perso la possibilità. È inevitabile, però, considerare che ci siamo andati molto vicino a causa di qualche finestra realizzata nel 1979 quadrata anziché rettangolare, chissà poi perché.

Giulia Vincenzi

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