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Ordinanza anti alcol, viene rispettata a Ponte Milvio?

movida bevande alcoliche
immagine di repertorio
Galvanica Bruni

Scattata dal 7 luglio, sarà in vigore fino al 31 ottobre l’ordinanza anti alcol varata dalla Sindaca Virginia Raggi con la quale si stabilisce il divieto di somministrare bevande alcoliche in determinate aree della città e con riferimento a specifici orari.

Vogliamo che durante l’estate le serate romane non vengano rovinate da episodi legati a un eccessivo consumo di alcol nelle strade e nelle piazze della città. Per questo le restrizioni riguardano un numero maggiore di aree” ha commentato su facebook la prima cittadina.

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Cosa prevede l’ordinanza

Il provvedimento prevede il divieto di consumo di bevande alcoliche e superalcoliche dalle 24 alle 7; il divieto di consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in contenitori di vetro dalle 22 alle 7; il divieto di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche da parte di qualsiasi esercizio autorizzato alla vendita al dettaglio, per asporto o tramite distributori automatici, dalle 24 alle 7 e, infine, il divieto di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, da parte di qualsiasi esercizio autorizzato, anche nelle aree esterne di pertinenza dei locali o attraverso distributori automatici, dalle 2 alle 7.

Novità di quest’anno è che tutti gli esercizi sono obbligati ad esporre, all’ingresso e all’uscita del locale, un avviso tradotto in quattro lingue il quale riporta una tabella in cui vengono elencate le misure previste dall’ordinanza.

Il cartello, reperibile sul sito istituzionale capitolino, deve essere stampato ed esposto in modo ben visibile e leggibile per tutti i clienti.

Al via i controlli

Sono iniziati già nella sera di venerdì 7 luglio i controlli sul rispetto dell’Ordinanza“. Così fa sapere il Comando Generale della Polizia Locale di Roma in una nota nella quale si spiega che è stato previsto un servizio di pattugliamento “da parte di tutte le Unità Operative territoriali con particolare attenzione alle aree centrali della città interessate dalla “movida“.

Nel corso degli ultimi giorni sono stati impiegati venticinque agenti che hanno pattugliato le strade del Centro storico verificando che gli esercenti avessero ottemperato all’obbligo di esporre l’avviso.

Dai controlli – spiega ancora la nota – è risultato che il 65% dei locali ispezionati in centro non aveva ottemperato all’esposizione dei cartelli e molti clienti erano ignari dell’Ordinanza. Gli esercenti che non hanno esposto l’avviso multilingue sono stati multati con una sanzione di 100 euro“.

Aeper, “ordinanza = transumanza alcolica”

Abbiamo già contattato i nostri avvocati che stanno predisponendo il ricorso al Tar contro l’ ordinanza anti-alcol della sindaca Virginia Raggi” fa sapere Claudio Pica, presidente dell’ Associazione esercenti, pubblici esercizi di Roma(Aeper) della Confesercenti.

I motivi su cui poggia la nostra azione – spiega – è che non vi era alcun carattere di urgenza per movida violenta negli ultimi mesi a Roma. Inoltre questa ordinanza determina una concorrenza sleale tra gli stessi operatori. Accade, infatti, che in alcuni municipi la vendita sia vietata in una determinata via e permessa in zone subito limitrofe. Questo determina la cosiddetta transumanza alcolica, che è quella più pericolosa. Noi saremmo stati d’ accordo, semmai, cambiando alcuni contenuti, ad una ordinanza estesa su tutto il territorio cittadino“.

Dai primi giorni di applicazione – conclude Pica – ci sembra evidente come l’ordinanza di Raggi di fatto non venga applicata“.

E a Ponte Milvio? 

Tutta l’area “calda” della movida di Ponte Milvio rientra nelle zone off limits. Passeggiando nelle strade coinvolte dall’ordinanza abbiamo quindi cercato di verificare il rispetto dell’ordinanza.

E il risultato è stato veramente positivo. Tutti i locali autorizzati alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche hanno apposto all’ingresso e all’uscita, in bella vista, l’avviso in quattro lingue.

Lasciandoci la Piazza alle spalle e passeggiando lungo Via Flaminia, si vedono, ben esposti sulle vetrine dei locali, gli avvisi riguardanti il provvedimento.

Anche Via Riano non è sfuggita ai nostri occhi, come viale Tor di Quinto e l’inizio di via Cassia.

Una volta scoccate le 22, gli alcolici vengono serviti solo in contenitori di plastica. Qua e là, si possono osservare su alcuni tavolini delle bottiglie in vetro o dei calici, per la maggior parte vuoti e probabilmente acquistati prima dell’ora “x”.

Abbiamo provato ad acquistare e portare via una bottiglia di birra ottenendo un diniego mentre il gestore del locale ci informava della direttiva.

Dalle 24, quando è possibile consumare bevande alcoliche solo all’interno dei locali o nelle zone esterne adiacenti e appartenenti agli stessi, abbiamo verificato l’attenzione posta a fa rispettare il divieto mentre dalle 2 in poi è stato veramente inutile chiedere una bevanda alcolica: niet è stata la risposta.

Diligenza da una parte e timore dei controlli e relative sanzioni dall’altra fanno sì che – almeno nella serata di mercoledì 12 luglio quando abbiamo condotto il nostro controllo personale – a Ponte Milvio l’ordinanza venga rispettata, anche perchè pare che le multe le facciano veramente.

Parlando con una giovane ragazza, ci ha raccontato di come le è capitato di essere ripresa dalla Polizia Municipale poiché stava sorseggiando la propria birra in una bottiglia di vetro oltre l’orario limite e, poiché qualsiasi “preghiera” o scusa non è stata ascoltata, si è beccata la multa di 150 euro.

Francesca Romana Papi

 

 

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2 COMMENTI

  1. E’ cosa buona e giusta e sarà addirittura sacrosanto fare rispettare questo divieto assolutamente opportuno e nrcessario, sdia per la quiete pubblica ma, soprattutto, per la salute fisica e psicologica dei nostri ragazzi.

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