
Dopo 26 anni di Orchestra Italiana, Renzo Arbore ammette di soffrire di recidività: “Sono recidivo e ne vado fiero. Sono un italiano, un italiano vero”.
Con ironia e delicatezza, Renzo Arbore – che vive nei pressi di Vigna Clara, quartiere che ama molto (“Amo Vigna Clara, sono un vignaiuolo” ci confidò divertito in una nostra intervista) a 80 anni compiuti pochi giorni fa sa ancora come scatenare il suo pubblico.
Lo ha fatto ovunque nel mondo con l’Orchestra Italiana e continua ancora oggi a coinvolgere le generazioni dei padri e quelle dei figli.
Lunedì 24 luglio Arbore sarà nella Cavea dell’Auditorium con tre ore dense di spettacolo, durante le quali lo showman foggiano non si risparmia mai per il suo pubblico.
“La scaletta del concerto – spiega – coniuga il nuovo e l’antico suono di Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie della musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore”.
Renzo Arbore L’Orchestra Italiana approda, accolta sempre con un entusiasmo senza pari, in molti dei più prestigiosi teatri d’Italia e del resto del mondo: New York, Londra, Parigi, Mosca, Tokyo, Caracas, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro, Toronto, Montreal, Sidney, Melbourne, Pechino, Shanghai… e addirittura in questi ultimi anni sembrerebbe essersi rafforzato il ruolo per così dire “istituzionale” dell’Orchestra Italiana con Arbore ormai diffusamente riconosciuto come autentico “ambasciatore” della musica e della cultura “italiana” nel mondo.
Arbore è circondato da 15 talentuosi musicisti: “…all stars” come ama definirli egli stesso, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato.
E poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, fisarmonica e piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.
Appuntamento all’Auditorium, lunedì 24 luglio alle 21.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
WWWW RENZO ARBORE, NON COMMENTO NE’ IL PERSONAGGIO, NE’ L’UOMO NE’ TANTOMENO LA SUA GENIALITA’ PERCHE’ SAREBBE SUPERFLUO E NON SAPREI TROVARE PAROLE NUOVE, CHE SIANO GIA’ STATE DETTE O SCRITTE SU DI LUI. SO SOLO CHE MI PIACE IN MODO SUPERLATIVO. MI SPIACE NON ESSERE A ROMA IL 24 LUGLIO PROSSIMO, AVREI ANCHE “SGOMITATO” FRA LA FOLLA PUR DI POTER APPLAUDIRE RENZO ARBORE E LA SUA ORCHESTRA ITALIANA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!