Home CRONACA Rinviati gli scioperi del trasporto locale di lunedì 26 giugno

Rinviati gli scioperi del trasporto locale di lunedì 26 giugno

sciopero revocato da prefetto
Galvanica Bruni

Con una nota diffusa in queste ore, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti informa che il ministro  Graziano Delrio, in attuazione dell’art. 8 della Legge 146/90 e successive modificazioni e degli Accordi in vigore , “ha ordinato il differimento ad altra data degli scioperi nel settore del Trasporto pubblico locale indetti per lunedì 26 giugno 2017, e precisamente  lo sciopero del personale dipendente delle Aziende del Trasporto Pubblico Locale di 4 ore proclamato dall’Organizzazione Sindacale Usb Lavoro Privato e quello del personale dipendente delle Aziende del Trasporto Pubblico Locale, sempre di 4 ore, proclamato dalle Organizzazioni Sindacali Faisa Confail e SUL Comparto Trasporti“.

Il provvedimento – informa la nota – si è reso necessario ed urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave ed irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito“.

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Niente disagi quindi lunedì 26 giugno, anche e soprattutto per gli studenti impegnati negli esami di maturità che potranno raggiungere le scuole senza problemi.

Le linee della rete Atac, cioè bus tram metropolitana e ferrovie urbane Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido, così come le oltre cento linee bus periferiche gestite dal consorzio Roma Tpl, svolgeranno servizio regolare.
Lo stop allo sciopero si applica anche alle linee regionali del Cotral.

Gli scioperi erano stati indetti per dire no all’abolizione del Regio Decreto n.148 del 1931 che regolamenta i rapporti collettivi di lavoro e il trattamento economico degli autisti dei mezzi pubblici.

Secondo l’USB, con questa abrogazione  proposta dal Governo viene fatto “un nuovo e veloce passo verso la privatizzazione del settore su scala nazionale. Un indirizzo politico, questo, coltivato da tutti i governi che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni, giunto a conclusione attraverso la spending review e la riforma Madia della Pubblica Amministrazione”.

 

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