Giovedì 8 giugno, allo Stadio Olimpico torna il Golden Gala, 37ma edizione del meeting internazionale della IAAF Diamond League.
Si tratta del più importante meeting di atletica leggera in Italia nel quale non mancheranno molti dei campioni olimpici e mondiali pronti a dare spettacolo davanti a circa 30mila fan dell’atletica, tanti sono infatti gli spettatori previsti all’Olimpico senza contare quelli che seguiranno l’evento in TV.
Il Golden Gala andrà in onda infatti sulle reti RAI con tre ore di diretta. La prima parte sarà dalle 19.30 alle 21.15 su RaiSport per proseguire poi dalle 21.15 fino alle 22.35 su Rai 3.
La trasmissione sarà quindi disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme: terrestre, via satellite e in diretta streaming sul web, all’indirizzo www.raiplay.it.
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Il Golden Gala in pillole
Il Golden Gala nacque nel 1980 grazie all’intuito di Primo Nebiolo, allora presidente della FIDAL, che comprese come, nell’anno del boicottaggio di molti Paesi alle Olimpiadi di Mosca Roma potesse divenire teatro di sfide spettacolari e dare l’opportunità, a chi era rimasto fuori dai Giochi, di prendersi una rivincita.
Quella notte c’erano Pietro Mennea e Sara Simeoni, ma soprattutto c’erano 60.000 persone a gremire lo Stadio Olimpico.
Qui sono passati tutti i grandi campioni degli ultimi tre decenni e si sono vissute pagine storiche dell’atletica mondiale come quella del 1984, la magica notte del salto con l’asta quando Sergey Bubka (Urs) e Thierry Vigneron (Fra) si sfidarono a colpi di record mondiali nella loro ascesa verso il cielo, fino al 5,94 del campione allora sovietico, che tentò anche i 6 metri che avrebbe successivamente superato.
Da allora di record mondiali il Golden Gala ne ha offerti molti: nel 1987 il marocchino Said Aouita abbatté lo storico muro dei 13 minuti nei 5000 facendo fermare i cronometri sul tempo di 12:58.39. E’ stato quello solo il primo dei tanti tempi fatti registrare sotto i 13 minuti, tanto che la pista romana ha il più alto numero di prestazioni “under 13” al mondo.
Nel 1995 la gara fece registrare un altro primato mondiale, questa volta ad opera del keniano Moses Kiptanui, grande specialista dei 3000 siepi “in libera uscita” sulla distanza piana, che coprì nel fantastico tempo di 12:55.30.
Ben due i primati del mondo ottenuti a Roma dal grande Hicham El Guerrouj. Nel 1998 il campione marocchino siglò una prestazione da fantascienza sui 1500 metri, nel tempo di 3:26.00, ancora oggi imbattuto. L’anno successivo il corridore maghrebino ha migliorato anche quello del miglio, portandolo a 3:43.13 grazie anche allo stimolo del giovane avversario keniano Ngeny.
L’ultimo record mondiale in ordine di tempo risale al 2008, quando la regina dell’asta Yelena Isinbaeva volò ai cinque metri e zero tre del suo ennesimo primato.
Dal 2013 il meeting è stato intitolato all’olimpionico ed ex primatista mondiale dei 200 metri Pietro Mennea, prematuramente scomparso a marzo dello stesso anno.
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