“Giochi proibiti” non è solo il titolo del famoso brano di Narciso Yepes, colonna sonora dell’omonimo film di René Clément, ma è anche il tema di fondo ogniqualvolta si parli del Parco Atleti Azzurri d’Italia in via della Maratona, a Vigna Clara.
Perchè a distanza di un anno dal nostro ultimo articolo, prima del quale potremmo contarne un’altra dozzina negli ultimi cinque-sei anni, non un filo d’erba è cambiato. Tutto è rimasto immobile, giochi scassati compresi.
E’ un problema che si trascina da anni. Unica area giochi della zona, polverosa l’estate e fangosa l’inverno, il piccolo parco è in una situazione di degrado da renderlo del tutto insicuro. Escludendo l’area dove si trovano le giostre gestite da un privato, il resto del parco assomiglia più a un campo di sopravvivenza.
Una lettrice ci ha scritto: “Portavo spesso la mia nipotina in quel parco ma ora ho smesso, è impraticabile“. Impossibile darle torto e come lei la pensano mamme e nonne che vivono in zona e delle quali abbiamo raccolto le segnalazioni.
L’area “verde” (per usare un eufemismo)
L’erba viene lasciata crescere liberamente e abbraccia, quasi nascondendole, le panchine. Quando viene tagliata poi buona parte dei residui restano sul terreno e quindi l’area appare come un campo essiccato e abbandonato.
Per non parlare dei sentieri sdrucciolevoli, su cui i bambini non solo camminano, ma spesso giocano seduti tra i sassi e la polvere, che con un po’ di pioggia diventa fanghiglia.
E l’acqua? Un giardinetto dovrebbe essere fornito di una fontanella e infatti il nasone c’è, ma da molto tempo ha smesso di svolgere la sua funzione.
Mamme e nonne arrivano già munite portandosi dietro le bottigliette d’acqua perché la speranza di vederla uscire dalla fontanella si è essiccata anch’essa.
Verde a parte, parliamo dei giochi
Passiamo ai giochi, unica attrattiva per i bambini. Sì, ci sono. Peccato che lo stato in cui si trovano fa cadere le braccia.
Partiamo dal grande castello di plastica comparso nel 2010 che non solo è un attentato alla logica (come si può insegnare ai bambini il rispetto per l’ambiente inserendo fra gli alberi di un parco un’enorme struttura di plastica?) ma già a prima vista risulta pericoloso.
Le scalette sono arrugginite, pezzi di plastica taglienti e bulloni mancanti sostituiti con tiranti per tapparelle casalinghe (sì, proprio quelli) annodati alla meglio. Questa è manutenzione?
Inoltre, il “castello delle non-meraviglie”, poggia su un tappeto anti-trauma, peccato che sia completamente rovinato: la gomma si è seccata a tal punto da attutire le cadute quanto lo farebbe una colata di cemento.
Se il castello non è dei migliori, almeno ci sono le altalene. O per lo meno, ci sono quelle che possono essere ancora utilizzate, dato che anche queste cadono letteralmente a pezzi.
E poi ci sono i dondoli, utilizzati più dai genitori che dai bambini dato che anche le panchine si reggono per miracolo. Il legno marcio e scricchiolante non invita certo a una seduta comoda.
L’allegra fattoria
Un ulteriore aspetto negativo: il parco garantisce la possibilità di interagire con una non troppo allegra fattoria.
Alcune oche girano infatti liberamente fra i giochi in barba al Regolamento di Polizia Urbana che vieta “...nell’interno dell’abitato, senza speciale permesso dell’Autorità comunale, …. di lasciar vagare galline, oche, anitre ed altri animali da cortile. È vietato inoltre nell’interno dell’abitato l’allevamento o la tenuta di detti animali ancorché chiusi o recintati in appositi pollai o gabbie o conigliere...”
A parte il rischio per i più piccini di ricevere una beccata, è la componente igienica a destare preoccupazione: escrementi e assenza di vaccinazioni, che potrebbero comportare conseguenze spiacevoli.
E in tema di animali, nonostante la presenza a pochi metri di ben due aree cani, nel parco è facile incontrare cani lasciati liberi di scorazzare ma anche, purtroppo, di fare i loro bisogni.
E oltre alle deiezioni, bottiglie e rifiuti di vario genere e tronchi caduti e abbandonati (gli stessi che fotografammo un anno fa) chiudono il cerchio del degrado.
E infine, tornando da dove siamo partiti, alle giostre private, c’è da dire che il chiostro non dovrebbe essere utilizzato come area fumatori da chi le gestisce.
Per non parlare del fatto che il parco viene usato anche come parcheggio privato. Non ci credete? Guardate la foto.
Francesca Romana Papi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Purtroppo è inutile lamentarsi. I soldi non ci sono, le risorse umane nemmeno.
Bisogna rimboccarsi le maniche. Fate un bel comitato ed ottenete la gestione del giardino.
Il problema è annoso e triste.
In più segnalerei che anche le aree cani sono impraticabili poiché la vegetazione è incolta e pericolosa
Almeno che non si voglia rischiare ogni tre per due un intervento chirurgico causato dai forasacchi. Per non parlare del disastro fontanelle che o non erogano acqua o ne erogano troppa, in barba alla desertificazione.
Ma temo che se mi alzassi una domenica di buona lena con qualche volontario e cercassimo di fare un po’ di (almeno) pulizia non sarebbe cosa lecita e potremmo trovarci invischiati in situazioni non autorizzate e non legali.
Sbaglio?
@ elena
All’area cani di via dell’alpinismo ci siamo tassati più volte ed abbiamo acquistato un tagliaerba ed un decespugliatore. Puliamo regolarmente l’area e di forasacchi ce ne sono pochissimi.
Altre aree cani si muovono differentemente ma con lo stesso concetto. IL FAI DA TE.
Legga questo articolo https://www.vignaclarablog.it/2017051169820/aree-cani-vigna-clara-servizio-pubblico-assente-pensano-cittadini/
Per rispondere alla sua domanda vorrei sapere con quale faccia si possa presentare qualcuno affermando che pulendo un atea verde si stia compiendo qualcosa di illegale. Sarebbe esposto al pubblico ludibrio.
Ormai in tutta Roma è praticamente impossibile trovare uno spazio verde per i bambini in uno stato decente. Parco Papacci, Atleti Azzurri d’Italia, ma anche Villa Borghese, Villa Glori etc. Giostre e altalene ormai rotte da anni, nessuna cura dei prati o degli spazi adiacenti, fontanelle non funzionanti.
Si salva forse solo il parco del laghetto di Tor di Quinto.
@ Marianna
Sa perché il lago di Tor di Quinto è in buone condizioni?
Perché è gestito da un privato.
vorrei sapere come nel parchetto si possa concepire e tollerare la presenza di giostre e giochetti vari gestiti da privati, la cui sicurezza ed efficienza educativa per i bambini che vi sostano sono da verificare. Tale presenza non doveva essere transitoria?Per noi nonne portare i piccoli al parchetto equivale al pagamento forzato di una tassa di soggiorno: spiega ad un bambino che non si possono spendere tutti quei soldi. Si perché il prezzo dei gettoni, in regime di monopolio, è assolutamente insostenibile per chi voglia trascorrere un paio di ore al parco (provare per credere)
È veramente vergognoso.
E non mi si venga a dire che non ci sono i soldi. Tra tutte le imposte che paghiamo di soldi ce ne sono pure troppi.
Il Comune ha delegato ai Municipi il controllo e la manutenzione delle aree verdi. Che lo inizi a fare allora!! Creando una lista di priorità e lavorando su un parco alla volta.
Così si fa nelle città civili e moderne. Ma noi non lo siamo da un bel pezzo e la cosa più preoccupante è che ormai ci stiamo adeguando a tutto questo orrore.
Inoltre è oltremodo vergognoso che avendo 2 aree per cani vicinissime al parco della maratona, i padroni di questi li portino a girare in un area RISERVATA ai bambini.
I bambini hanno lo stesso diritto degli animali di poter giocare liberamente in un area a loro e SOLO a loro riservata.
Prima o poi si scoprirà che i parchi in zona sono troppi, alcuni sono esageratamente allestiti cioè difficile averli tutti in condizioni ottimali, non sto a dire che sarebbe stato meglio assicurarsi di avere le capacità prima di allestire o realizzare parchi giardino come questi in zona ma con il senno di poi come è risaputo non si fà nulla.
Quando ero bambino 7 o 8 anni ci accompagnavano tutti i pomeriggi a giocare ai giardinetti, una volta con la palla, una volta con la bicicletta, altre volte con le boccie di plastica, altre volte con le biglie, altre volte con i tamburelli e quel giardino mi sembrava un paradiso ma era un giardinetto.
Non aggiungo altro perché tutto sommato concordo con gli altri commentori.
Prima di giudicare bisognerebbe informarsi sul fatto che il parco della maratona è un parco comunale il cui degrado e sporcizia dipende dal nostro caro comcomune e da gente ignorante che continua a portarci i cani quando limitrofi allo stesso ci sono due parchi dedicati ai cani.
È facile prendersela con gente che lavora lì da anni che tenta di mantenere questo parco per i bambini con sempre gentilezza e dedizione…si commentano invece le papere …