La chiamano “Legion run”, per certi versi il richiamo alla storicità romana è legato proprio al nome di battesimo della gara e si correrà sabato 5 novembre all’interno dell’ippodromo dei Lancieri di Montebello, zona Tor di Quinto, in un’area da 32 ettari, cornice del paesaggio di Roma Nord.
Si corre in solitaria o a squadre, ma i cinque chilometri da percorrere sono ispidi perché antagonisti e diventano mano a mano elementi della natura più o meno sopportabili da affrontare: la fanghiglia, il fuoco, il filo spinato, il ghiaccio.
Oltre ogni limite, dove più del tempo conta il riuscire nell’impresa da portare a termine, per poter dire “ho vinto contro me stesso”, magari parafrasando Mandrake, alias Gigi Proietti, in “Febbre da cavallo”, mentre il “finish” arriva dopo aver scavalcato pareti naturalmente lisce e scivolose, dopo aver fatto il passo del leopardo (chi è stato sotto naja sa cosa s’intende), offerto alla natura rotolamenti nel fango e chi più ne ha ne metta, tipo “mission impossible”, solo che chi gareggia non è Tom Cruise né può accaparrarsi una finzione scenica per tuffarsi in una piscina “a tutto ghiaccio”.
Parigi, Hong Kong, Budapest, Atene, Sofia, Lione, per la Legion Run quella di sabato è la “prima” capitolina, che comincia alle 11 del mattino e si chiude quando arrivano gli ultimi temerari.
Moremassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA