Home PRIMA PORTA Prima Porta, arrivano i fondi per la piazza che non c’è

    Prima Porta, arrivano i fondi per la piazza che non c’è

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    Galvanica Bruni

    La nuova piazza giardino nello spazio tra via della Giustiniana e via Inverigo, a Prima Porta, presto potrebbe diventare realtà.

    Vialetti pedonali e carrabili, un parcheggio e un’area giochi per bambini. Un’area illuminata con 14 pali di differenti dimensioni e arredata con la piantumazione di alberi, siepi, panchine e cestini per i rifiuti.

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    Questo prevede il progetto approvato nel 2013 che, nonostante la gara fosse stata anche espletata, era rimasto fermo un po’ per il congelamento dei fondi e un po’ per inerzia amministrativa, quell’inerzia grazie alla quale nel frattempo la piazza che non c’è era diventata una enorme discarica di rifiuti rimossi solo qualche giorno fa.

    Ma per la vicenda ora si sta aprendo un nuovo scenario: il Presidente del Consiglio Renzi ha annunciato che il Governo ha finanziato tutti i progetti per le periferie presentati dagli enti locali: 121 interventi per 2,1 miliardi.

    Fra questi ci sono quelli presentati dal Campidoglio compreso quindi  l’intervento straordinario di recupero degli spazi pubblici compresi tra Via della Giustiniana e Via Inverigo.

    Ne danno notizia Marco Tolli, dirigente del PD romano, e Gina Chirizzi, consigliera PD del XV Municipio, dichiarando: “L’intervento del Governo sana una ferita che si è era aperta nel corso dell’esperienza Marino, dove si è sottovalutata l’importanza sociale di un intervento per il quale noi, assieme al quartiere, ci siamo spesi molto. Ora non manca nulla: la Raggi apra il cantiere!”

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    3 COMMENTI

    1. Così come si adoperarono con voi e anche prima di voi, molti altri consiglieri di diversa appartenenza politica in consiglio Municipale; in particolare quando durante la Giunta di centro destra guidata da Alemanno alcuni consiglieri sottoposero al Sindaco l’importanza della Piazza in via Inverigo e riuscirono a sensibilizzare il Sindaco affinché venisse approvato il progetto definitivo e la gara d’appalto. Cosa che avvenne regolarmente nel 2013 e a quel punto si sarebbero dovuti avviare solo affidare la realizzazione all’impresa vincitrice del bando… peccato che poi con la vittoria di Marino a Sindaco tutto si sia bloccato ( come giustamente ed onestamente ricordato da Tolli e Chirizzi) e peccato che Tolli e Chirizzi non abbiano saputo far valere la loro voce (nonostante l’impegno) nei confronti del Sindaco Marino, nonostante l’affinità politica e nonostante rivestissero ruoli importanti nel partito e nel Municipio XV a guida Torquati.

    2. In realtà le cose non stanno così. L’intervento è stato finanziato attraverso il piano degli investimenti del Comune di Roma, approvato nel 2008 con Veltroni sindaco. Successivamente all’insediamento di Alemanno viene commissariato il bilancio e cancellati tutti gli investimenti, ad eccezione delle opere finanziate grazie alla sussidiarietà verticale. È la Regione Lazio che contestualmente all’approvazione del piano di recupero di labaro e prima porta mette a disposizione del comune le risorse per gli interventi pubblici previsti. Probabilmente occorre cambiare punto di vista: l’amministrazione Alemanno impiega 5 anni per fare un progettino di sistemazione di un lotto libero. E lo fa perché un consigliere municipale di opposizione ci dedica tempo è impegno. Non è un mistero che l’amministrazione Alemanno Giacomini non avesse alcun interesse su quest’opera o in generale sul Pru. È vero, il governo di centro-sinistra al municipio e al Comune che si insedia nel 2013 trova tutto pronto e non fa nulla. Personalmente non ho avuto alcun ruolo nell’attività di governo, mi sono invece dedicato al partito. Ma in ogni caso non c’è in me alcuna timidezza nel riconoscere le insufficienze di questa esperienza. Non è un caso che il mandato si sia interrotto prematuramente.

      Marco Tolli

    3. Gentile Tolli,
      ho sottolineato io stesso la sua onestà intellettuale e politica nel riconoscere i limiti della giunta Marino ( che in realtà oggi dobbiamo pure rimpiangere visto l’avvio deprimente dell’esperienza Raggi) Il fatto è che così come veniva rimarcato che lo stanziamento dei fondi della piazza in via Inverigo era da attribuire al Sindaco Veltroni ( specificando il nome del sindaco dell’epoca) con il Bilancio 2008, allo stesso modo e con la stessa onestà intellettuale e politica che la contraddistingue avrebbe dovuto dire che progetto e il bando di gara erano stati realizzati con la Giunta Alemanno. In questo secondo caso invece ha omesso di citare il nome del Sindaco limitandosi a citare l’anno (2003) e questo lasciava trasparire una certa partigianeria ( pur comprensibile). Mettiamola così: grazie al lavoro delle precedenti giunte Veltroni e Alemanno, la Giunta Raggi si trova avvantaggiata, dovendo solo decidere senza più alibi l’inizio dei lavori per una importante opera di riqualificazione del quartiere, che ha visto l’impegno di molti nel corso degli anni. Da ultimo, anche della Consigliera Chirizzi. Un cordiale saluto

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