Vialetti pedonali e carrabili, un parcheggio e un’area giochi per bambini. Un’area illuminata con 14 pali di differenti dimensioni e arredata con la piantumazione di alberi, siepi, panchine e cestini per i rifiuti. Questo prevede il progetto approvato. Molto ambizioso visto che oggi la piazza è una vera discarica.
A Prima Porta, lungo via della Giustiniana più o meno all’altezza di via Inverigo, c’è un grande piazzale, lasciato all’incuria e al degrado.
Siamo andati a verificare la situazione di quella che molti chiamano piazza, ma noi proprio non ce la sentiamo di definirla tale: c’è un poco di tutto, o meglio, c’è molto di tutto: vecchi frigoriferi, pezzi di finestre rotte, materassi, erba incolta, macchine incustodite.
Una montagna di rifiuti
Troviamo un’area vasta circondata da alte palazzine. Quello che vediamo ci ricorda le immagini di una città bombardata. A terra ci sono cartacce di ogni tipo, pezzi di legno, finestre rotte, buste piene di vestiti.
Ma se tra una gincana e l’altra in mezzo ai rifiuti riusciamo comunque a procedere, ecco che la montagna che ci compare davanti è davvero impossibile da superare. Ammassati uno sull’altro ci sono una decina di materassi, bottiglie di ogni genere e tipo, pezzi di plastica, sedie di legno.
Insomma, una vera e propria “cima” di rifiuti.
La situazione non migliora neanche quando ci fermiamo a guardare le macchine che troviamo. A parte quelle di qualche coraggioso che ha deciso di parcheggiare là, troviamo una vecchia utilitaria: le mancano due ruote, tutti gli specchietti e ha due finestrini spaccati.
Poco distante, vediamo un furgone al quale manca una ruota e le altre sono tutte sgonfie.
Ma anche un terzo veicolo ha attirato la nostra attenzione. Ha i vetri oscurati. Mentre ci avviciniamo però, ecco che si apre lo sportello posteriore. Ne escono un uomo e una donna, entrambi di mezza età; si intravede poco ma riusciamo a vedere quanto basta per capire che lì ci vivono. Un materassino steso nell’abitacolo, un mobiletto con dei vestiti sopra, anche un vaso con dei fiori.
Ci fermiamo a chiedere informazioni ad un passante, un signore sulla settantina che ci dice abitare in zona: ” sono almeno cinque anni che c’è questo schifo. Vengono di notte a buttare rifiuti di ogni genere, fa quasi paura passare per questa piazza”.
Dello stesso parere anche la proprietaria dell’edicola che è proprio vicino all’entrata della nostra discarica: “l’unica zona calpestabile è quella che io e mio marito riusciamo a pulire ogni mattina; nessuno verrebbe a comperare il giornale da noi se non pulissimo quotidianamente”.
Subito la nuova piazza di via della Giustiniana
Da pochi giorni è nata su facebook una pagina dal nome “Prima Porta, subito la nuova piazza“, dalla quale apprendiamo – stando a una nota di Marco Tolli, dirigente PD romano – che nel 2008 furono stanziati 516mila euro per realizzare questa piazza e che nel 2013 è stato approvato il progetto ed emesso il bando di gara.
Poi però s’è tutto arenato, come spesso succede all’interno dell’elefantiaca macchina amministrativa capitolina. I fondi sono stati congelati dalla ragioneria generale mentre l’area è diventata quel che abbiamo descritto, un’immonda discarica a cielo aperto.
La vicenda è attentamente seguita anche da Luigina Chirizzi, esponente PD locale e presidente del Consiglio del XV Municipio che proprio pochi giorni fa ha risollevato il caso scrivendo al Commissario Straordinario.
L’abbiamo raggiunta per saperne di più. “La situazione di degrado – dichiara a VignaClaraBlog.it – è vecchia ma ad aggravare la situazione ci ha pensato l’alluvione di gennaio 2014 che ha riempito l’area di detriti. Dopo una prima bonifica, i residenti furono invitati a depositarvi tutto ciò che l’alluvione aveva loro distrutto con l’impegno a fare una nuova pulizia che però non è stata mai fatta.”
“In questi giorni – aggiunge – ho riproposto il caso chiedendo al Commissario Straordinario una bonifica urgente ma soprattutto un impegno a sbloccare le procedure di realizzazione della piazza-giardino. E’ incredibile e ingiustificabile il fatto che a distanza di due anni dall’approvazione del progetto non si è ancora provveduto ad affidare i lavori all’impresa selezionata.”
E fra dimenticanze e lentezze, fra procedure ferme e macchine che s’inceppano, fra burocrazia e lentocrazia, cresce il degrado in una periferia che avrebbe invece un grandissimo bisogno di attenzioni.
Valentina Ciaccio
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Quindi non ci sarebbe solo il progetto, ma anche la gara d’appalto con la ditta aggiudicatrice dei lavori (“impresa selezionata”)? In questo caso concordo sul fatto che sia ingiustificabile il mancato avvio dei lavori. I Consiglieri Municipali però non possono limitarsi a dichiarare di essere scandalizzati ( semmai lo sono i cittadini ), ma dovrebbero utilizzare tutti i strumenti a loro disposizione per assumere notizie sul perché ancora non partano i lavori ( ricorsi sulla graduatoria della gara? mancanza di fondi? etc). Basterebbe fare una interrogazione da girare al Sindaco prima e al Commissario oggi, oppure che l’assessore ai Lavori Pubblici municipale si confrontasse con l’omologo del Comune.
Sono state mandate le foto alcuni mesi fa direttamente al presidente del XV municipio, ed è stato richiesto da una cittadina che conosco (davanti a me al telefono ) un intervento celere per la rimozione dei rifiuti , visto che il signore dell’edicola stava lì con la zappa per rendere non dico pulita ma almeno decente la parte” a vista” del terreno ….. i signori dell’Ama ci hanno risposto che NON ERA LORO COMPETENZA ….la signora ha detto , è terreno comunale con accesso dalla pubblica via non mi prendete per cretina… e loro per risposta hanno attaccato .
Speriamo che sia la volta buona,ma poco ci credo.