
Nel segno della castagna, che nella Tuscia vive il suo magic moment con la sagra più attesa dell’anno. Il fondale scenografico è quello di Vallerano, la cronologia del calendario sottolinea “da questo week end fino a Ognissanti”.
Nei fine settimana 8 e 9 ottobre, 15 e 16, 22 e 23 e 29 ottobre-1 novembre 2016 c’è clima accogliente e caldo, nonostante le temperature, e degustazioni da far venire l’acquolina in bocca al solo pensiero.
Quarantacinque minuti di macchina da Roma, anche meno ma bisogna stare attenti a un paio di nuovi autovelox, e un quarto d’ora dalla Città dei Papi: uno dei borghi più belli del viterbese diventa lo sbarco di chi vuole staccare la spina e dimenticare quel caos della vita quotidiana che Ernesto Calindri dimenticava col Cynar.
Qui basta la castagna, condita in tutte le salse, e basta affacciarsi in una delle cantine del luogo per capire che può esserci anche un’altra vita. Lontana anni luce dalle frenesie cittadine.
Per dire… a noi, sportivi nati, piace la cantina della Polisportiva Monti Cimini, perché oltre alle prelibatezze del posto c’è anche un’atmosfera che da una parte confina col casareccio e dall’altra con le chiacchiere del “dio” pallone.
Via don Minzoni, alle spalle del Comune, il punto d’approdo è visibile e incorniciato dai colori sociali del club che partecipa al campionato di Promozione, che poi si entra tifosi d’una squadra di serie A (che sia Roma, Lazio, Juventus o Milan poco importa) e si esce, oltre che a “panza piena” con l’idea di dover cominciare a fare il tifo per la “piemmeci”, che è l’acronimo – appunto – di Polisportiva Monti Cimini.
Consiglio per il viandante che s’affaccia, l’assaggio dei culitonni al ragù o in alternativa il fieno al ragù e la zuppa di funghi e castagne. Il vino è buono e locale, e tanto basta per smettere di domandarsi “che faccio?”. Ma come che fai… muoviti!
Moremassi
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