Home CRONACA Emergenza furti a Valle Muricana, scatta la difesa fai-da-te

Emergenza furti a Valle Muricana, scatta la difesa fai-da-te

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Galvanica Bruni

In un solo un mese più di una decina di furti in abitazioni, sia di notte che di giorno. Siamo a Valle Muricana, un territorio di circa 12mila abitanti che sorge a ridosso di Prima Porta. Un quartiere in continua espansione che sta vivendo una situazione divenuta insostenibile, soprattutto per chi vive in abitazioni isolate.

Non ci stanno gli abitanti che hanno deciso di unire le loro forze per cercare una soluzione a questo fenomeno che ha allertato tutto il quartiere.

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Ma procediamo con ordine. Il primo furto risale ai primi di giugno quando, stando alle dichiarazioni della proprietaria, quattro uomini incappucciati sono entrati nella sua abitazione rompendo le grate del salone e riuscendo così ad introdursi all’interno della casa portando via oro e argento. E’ il marito della donna che, tornando proprio in quel momento a casa, dice di aver visto chiaramente i quattro uomini coperti da passamontagna e armati di spranghe uscire di corsa dalla sua abitazione salendo su due auto con a bordo due uomini che evidentemente li stavano aspettando.

L’uomo riesce a prendere la targa della macchina che una volta consegnata alle forze dell’ordine risulterebbe essere rubata. A questo episodio ne sono seguiti molti altri, sempre con le stesse modalità.

Solo di due giorni fa l’ennesimo furto segnalato da un membro dell’attivissimo gruppo facebook “sei di Valle Muricana“.
Ieri sera alle 19 ennesimo furto al km 3, c’è di mezzo una punto grigia. Ho chiamato la polizia e mi hanno detto di fare un esposto insieme a tutti e denunciare questa  macchina”.

Uno dei furti più eclatanti è avvenuto il 15 luglio. Lo racconta, sempre su facebook, il diretto interessato.
Alle ore 19,30 circa dei ladri (tre uomini e una donna) sono entrati in casa mia e di mia madre, hanno suonato a tutti i citofoni e credendola vuota si sono introdotti. Al piano superiore i ragazzi che non avevano aperto si sono barricati dentro e hanno chiamato mia moglie e mia sorella (che in meno di 5 minuti erano a casa). Nonostante l’arrivo della macchina e accorgendosi che erano due donne e due bambine piccole sono usciti dal portoncino come fossero i proprietari della casa e via tramite il cancello intimandogli di stare zitte con delle mazze in mano….”

Insomma, una situazione che ha letteralmente sconvolto un quartiere che però è diviso sul da farsi. Lo scorso 11 luglio un gruppo di persone ha organizzato un incontro al quale hanno partecipato circa 80 persone e ognuna ha proposto la sua ricetta.

E’ chiaro che le denunce fatte alla polizia non bastano per creare in questa zona un presidio fisso, ma non possiamo più aspettare, dobbiamo intervenire noi stessi”, sostiene uno dei residenti proponendo una raccolta di firme così da poter raggiungere un numero sufficiente per pagare una vigilanza privata.

Ma mettere d’accordo tante persone, non è cosa facile anche e soprattutto se c’è chi invece ha iniziato a fare delle ronde. Sono alcuni abitanti che a turno, da circa un mese, girano con le loro auto di notte.

Non sono armati certo, ma come detto da un altro cittadino “farsi giustizia da soli è improponibile. Io abito di fronte ad una casa che è stata rapinata e certo che ho paura! Ma fare le ronde per poi magari trovarsi in situazioni di pericolo, è cosa senza senso. C’è bisogno invece di un costante impegno delle forze dell’ordine”.

Eppure la Polizia è intervenuta ogni volta che è stata chiamata. Ricordiamo che Valle Muricana è coperta dal Commissariato Flaminio Nuovo competente per una vasta porzione del Municipio XV ed anche oltre. Le pattuglie girano sia di notte che di giorno su tutto il territorio di loro competenza ma le risorse sono quelle che sono e vengono gestite in base alle priorità.

E le priorità si misurano anche sulla base del numero di denunce. E’ quello che ricorda un altro intervenuto all’incontro dicendo che è necessario sporgere più denunce possibili così che se la zona dovesse davvero risultare ad alto rischio allora i controlli verrebbero aumentati.

Insomma, mentre i furti continuano le correnti di pensiero su come difendersi sono diverse. C’è chi vorrebbe la vigilanza privata, chi invece pretende un presidio fisso da parte delle forze dell’ordine e chi continua a proporre di intensificare le ronde notturne.

Su quest’ultimo punto non tutti sono d’accordo, come il Comitato di Quartiere Karol Wojtila che, pur partecipando all’incontro dell11 luglio, giorni addietro aveva inviato una lettera a firma del suo Presidente Erminio D’Agostino al Comandante della stazione dei Carabinieri di Prima Porta:
Vi comunichiamo che da circa dieci giorni riceviamo segnalazioni di tentativi di effrazione con danni ma soprattutto stato di allerta dei cittadini in merito a furti andati a male . Alcuni cittadini la sera in maniera autonoma purtroppo hanno intrapreso un sistema di ronda fai da te con tutti i rischi che comporta . Considerando la nostra conoscenza del territorio , considerando che le lamentele crescono in merito al non sentirsi sicuri , considerando che molti non denunciano più i casi ma ci vengono rappresentati a noi con una certa rabbia, siamo certi che vorrete prendere provvedimenti controllando più  attentamente il territorio”.

Un quartiere diviso sul modo di affrontare l’emergenza ma convinto che la solidarietà fra concittadini sia l’arma migliore. Sintomatica è l’opinione di una residente che elogia la teoria del vicino impiccione.
Dobbiamo tutti diventare “vicini impiccioni” – scrive su facebook – cioè non aver vergogna di chiedere ad uno sconosciuto che vediamo nella nostra strada “scusi, la psso aiutare? Dove va? Cerchi qualcuno?” , insomma facciamo un po’ di piu’ (attivamente) gli “affari” altrui, che in fin dei conti sono anche gli affari nostri! Ben vengano i vicini invadenti! uno dei pochi modi per cercare di allontanare i malintenzionati lontani dalle nostre case.”

Valentina Ciaccio

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