Man mano che passano i giorni va sempre più delineandosi il programma dell’edizione 2016 di “Luglio suona bene”, la rassegna estiva di concerti e spettacoli che la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica ospiterà dall’8 giugno al 5 agosto.
A big nostrani ed internazionali del calibro di Sting e Francesco De Gregori, Santana e Alice & Battiato e tutti gli altri dei quali abbiamo scritto nel nostro precedente articolo, si sono aggiunti altri nomi ed altri eventi di richiamo: vediamo insieme quali sono.
JOSE’ CARRERAS
Accompagnato dai 55 musicisti della Lion Art Orchestra, diretta da David Giménez, il grande tenore catalano interpreterà le arie e i brani più rappresentativi della sua lunga e luminosa carriera.
“A life in music” promette di essere un gioioso inno alla vita, sarà un concerto in cui Carreras, alla sua prima presenza all’Auditorium, proporrà le melodie che amava da ragazzo e le canzoni con le quali si è esibito in tutto il mondo insieme a Placido Domingo e Luciano Pavarotti (martedì 14 giugno).
SUMMER MELA FESTIVAL
In occasione della giornata mondiale dello yoga e della musica, per celebrare il solstizio d’estate, il Festival di Arte e Cultura Indiana inaugurerà la sua quarta edizione proprio al Parco della Musica con un concerto di Hari Prasad Chaurasia, rinomato suonatore di flauto bansuri nonché ambasciatore nel mondo dell’eccellenza della musica del suo paese.
Per l’occasione Chaurasia sarà affiancato sul palco da Kamal Sabri, suonatore di sarangi, tabla, flauto e tanpura (martedì 21 giugno).
ASCANIO CELESTINI
L’artista romano proporrà agli spettatori della Cavea “Laika”, una rappresentazione grottesca e ironica in cui un Gesù improbabile, che dice di essere stato mandato già diverse volte nel mondo, si confronterà con i propri dubbi e le proprie paure.
Chiuso in un monolocale di periferia, con Pietro che, invece, passa il suo tempo fuori ad operare concretamente, Cristo questa volta non avrà intenzione di redimere l’umanità, ma soltanto di osservarla.
In scena con Celestini ci sarà Gianluca Casadei alla fisarmonica e si sentirà la voce fuori campo di Alba Rohrwacher (giovedì 23 giugno).
RAFAEL AMARGO
41 anni, originario della provincia di Granada, ballerino e coreografo, Rafael Amargo ha appreso dai suoi maestri lo stile flamenco puro e altre forme di danza, come quella di Martha Graham. Nel 1997 ha messo in piedi la sua compagnia e oggi è alla sua sesta creazione.
All’Auditorium l’artista andaluso porterà “Tiempo Muerto”, uno spettacolo che fonderà insieme tradizione e modernità, una produzione in cui i movimenti, le espressioni e la gestualità del flamenco si armonizzeranno con le forme della danza contemporanea (sabato 25 giugno).
TWYLA THARP DANCE
Twyla Tharp è una leggenda della danza contemporanea. Ha firmato le coreografie dei film “Hair” e “Amadeus”, ha collaborato con le compagnie di balletto più prestigiose del mondo e con musicisti del calibro di David Byrne e Billy Joel, oltre ad aver fondato una sua compagnia nel 1967 e realizzato un musical con le canzoni di Bob Dylan.
L’artista statunitense e i suoi danzatori presenteranno al pubblico della Cavea “una serata di quattro danze”, ossia tre indimenticabili lavori di repertorio (“Country Dances”, “Sinatra Suite” e “Brahms Paganini”) e, in anteprima mondiale, una nuova coreografia intitolata “Beethoven Opus 130” (domenica 26 giugno).
AMBROGIO SPARAGNA E L’ORCHESTRA POPOLARE ITALIANA
Un’orchestra, la fisarmonica di Ambrogio Sparagna, un coro e un gruppo di danzatori: dopo il successo delle edizioni precedenti tornerà all’Auditorium “Ballo!”, lo spettacolo dedicato alla riscoperta e alla reinterpretazione delle antiche danze popolari italiane.
Anche quest’anno il tema sarà dedicato alle danze devozionali e terapeutiche tipiche del culto di San Paolo, protettore e guaritore delle “tarantate”. La vitalità e i ritmi frenetici di “Santu Paulu delle Tarante” promettono di regalare alla Cavea una grande festa popolare (martedì 28 giugno).
MALIKA AYANE
Padre marocchino e madre milanese, dotata di un’estensione vocale sorprendente, Malika Ayane si fa conoscere ed apprezzare fin da giovanissima, tanto che Riccardo Muti la sceglie come solista per il “Macbeth” nella serata d’inaugurazione della stagione d’opera alla Scala quando non ha ancora compiuto 14 anni.
Da allora l’artista meneghina ha percorso una lunga strada costellata di sperimentazioni musicali, importanti riconoscimenti e collaborazioni eccellenti. Ha già pubblicato sette album e all’Auditorium presenterà i brani del suo ultimo lavoro, “Naïf” (uscito lo scorso anno), insieme ai pezzi più significativi del suo repertorio (martedì 5 luglio).
STAZIONI LUNARI
Il progetto artistico concepito all’inizio del secolo da Francesco Magnelli torna con un nuovo spettacolo-concerto in cui condivideranno lo stesso palco Brunori Sas, i tre ex- C.S.I Maroccolo, Canali e Zamboni, Carmen Consoli e Max Gazzè.
Sarà Ginevra Di Marco a favorire continue commistioni musicali fra generi molto differenti: posizionati su quattro diverse pedane, su quattro diverse “stazioni”, gli artisti interagiranno con lei e la sua band o fra di loro nel modo che riterranno più opportuno, chi con l’improvvisazione, chi con un contrappunto, chi armonizzando o chi semplicemente ascoltando.
Musica popolare e tradizionale sotto le stelle dell’Auditorium (martedì 12 luglio).
STEFANO BOLLANI, BOLERO
Virtuoso, eclettico, colto e popolare, pianista di formazione classica e d’elezione jazzistica, Stefano Bollani sarà il protagonista del concerto di debutto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nell’ambito di “Luglio suona bene”.
Diretta dal maestro Kristjan Järvi, con l’artista milanese al piano, l’Orchestra eseguirà un ricco programma che comprenderà brani di Berlioz e Bizet, Poulenc e Boccherini e che culminerà con le note trascinanti del “Bolero” di Ravel (giovedì 14 luglio).
CARMINA
Ancora una prima esecuzione assoluta per gli spettatori della Cavea. Grazie al Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto dal maestro Ciro Visco, a cinque strumenti e alle percussioni, dal palco di “Luglio suona bene” si ascolteranno le note e le parole di “Carme”, una nuovissima composizione di Nicola Piovani.
Nella seconda parte della serata arriveranno anche i pregiati poemi del repertorio vocale profano musicati da Carl Orff, ossia i “Carmina Burana”. Mentre i pianoforti e le percussioni rievocheranno il medio evo cupo e misterioso dell’immaginario collettivo, il Coro porrà l’accento sul carattere goliardico dei poemi, che connotano la sorte come “imperatrix mundi” (sabato 16 luglio).
DAVID GARRETT
Il violinista trasgressivo e l’orchestra: con il suo Stradivari David Garrett, insieme all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Alondra de la Parra, proporrà agli spettatori della Cavea il Concerto in re maggiore op. 35 di Čajkovskij.
Nel programma della serata troveranno posto anche le musiche di José Pablo Moncayo, Astor Piazolla e Arturo Marquez (giovedì 21 luglio).
MUSICA E CINEMA: JOHN WILLIAMS E STEVEN SPIELBERG
Un concerto sinfonico con immagini e proiezioni video per celebrare l’inestimabile e ultra quarantennale sodalizio artistico fra Steven Spielberg e John Williams. Sarà l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta da Frank Strobel, a proporre un lungo ed accattivante excursus musicale all’interno della magnifica collaborazione fra questi due giganti dell’arte cinematografica.
Dal palco della Cavea risuoneranno le note che hanno ulteriormente impreziosito “Lo Squalo” e “Schindler’s List”, “Indiana Jones” e “Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo”, oltre che “E.T. L’Extraterrestre” e altre pellicole (giovedì 28 luglio).
SEAN PAUL
Nato a Kingston nel 1973 da padre portoghese e madre giamaicana, Sean Paul comincia a studiare musica molto presto e già nel 1996 si lascia apprezzare con il singolo “Baby Girl”. Successivamente produce sei album e la sua popolarità in Giamaica e altrove va sempre più in crescendo.
Il cantante giamaicano porterà all’Auditorium la sua accattivante miscela di reggae, pop e rap (mercoledì 3 agosto).
I biglietti per tutti i concerti si possono acquistare cliccando qui.
Giovanni Berti
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