Home ARTE E CULTURA Carlotta Proietti e il teatro, “un buffo ambiente pieno di matti…”

Carlotta Proietti e il teatro, “un buffo ambiente pieno di matti…”

Carlotta Proietti
Galvanica Bruni

Nata a Tomba di Nerone, poi trasferitasi a La Storta, figlia dell’inimitabile Gigi Proietti e di Sagitta Alter, sorella di Susanna, Carlotta Proietti, che da sempre vive a stretto contatto con l’ambiente teatrale, è un’artista versatile ed effervescente, un’attrice ironica, una cantante appassionata e tanto altro ancora: ce lo racconta in quest’intervista.

“Ed ecco a voi Carlotta!”

“Ed ecco a voi Carlotta!”: a soli tre anni, con questa frase introduce i suoi show a beneficio degli ospiti che frequentano casa Proietti. A nove anni compone la sua prima canzone, a 16 inizia a prendere lezioni di canto: divenuta adolescente, non le mancano una sanissima ironia, una spiccata curiosità né tanto meno gli stimoli artistici.

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Successivamente si laurea in Storia del Melodramma (al DAMS dell’Università degli Studi “Roma Tre”) e, come cantante, si esibisce nei locali e nei club della capitale. Nel 2012 pubblica il suo album d’esordio e consegue il diploma di partecipazione al corso biennale professionale per attori Il Cantiere Teatrale di Paola Tiziana Cruciani.

Carlotta Proietti ama la lettura e la scrittura, adora il blues, il jazz e il pop, alterna la sua intensa attività di attrice (in teatro, soprattutto, ma anche in tv) ai concerti con il suo gruppo (i Blatters), lavora come aiuto e assistente alla regia in teatro e lo scorso anno ha coordinato, insieme a Daniele Dezi, lo Shakespeare Fest, un’interessante iniziativa diretta a coinvolgere i giovani cineasti indipendenti nell’attività del Globe Theatre di Villa Borghese.

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Di recente l’abbiamo applaudita al Teatro Olimpico in Semo o Nun Semo, il magnifico concerto-spettacolo che Nicola Piovani ha dedicato alla canzone tradizionale romana, mentre nel futuro prossimo Carlotta ha in agenda quattro diverse rappresentazioni, una fine d’anno all’Auditorium con papà e sorella e la pubblicazione del suo secondo album.

Tête-à-tête con Carlotta

Carlotta, quali ricordi ti legano a Roma Nord? Ho vissuto tutta l’infanzia e l’adolescenza tra la Cassia (ho frequentato la scuola elementare “Kendale” in Via Gradoli) e La Storta (medie e superiori alla “St.George’s”). Sono nata a Tomba di Nerone, ho trascorso i primi otto anni della mia vita lì, per poi spostarmi poco più in là avvicinandomi al raccordo anulare. Sono molto legata a quelle zone.

“Ed ecco a voi Carlotta!”: presentati… Ed ecco a voi Carlotta Proietti, che vive a Roma, adora cantare, lavora come attrice in un buffo ambiente pieno di matti ed ama la sua città, dove la luce è splendida e il traffico ti fa impazzire. I miei genitori mi hanno insegnato la musicalità e il ritmo, l’umiltà e la capacità di sdrammatizzare; grazie al Cantiere Teatrale di Paola Tiziana Cruciani ho imparato il lavoro di squadra, la concentrazione e il lavoro sul corpo.

Dici che “Il Caso Majorana” è uno spettacolo molto importante per te: perché? Trovo sia difficile vedere cose belle, spettacoli validi ed accattivanti. “Il Caso Majorana”, che tornerà in scena il prossimo anno al Teatro de’ Servi, è insieme interessante, stimolante, divertente ed originale. Sono contenta quando faccio parte di un progetto del genere.

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Quando riprendi con la musica? Molto presto: con i Blatters abbiamo date in arrivo! Sul disco nuovo non posso dire granché, se non che non ho molto tempo a causa di altri impegni e quindi l’uscita avverrà con calma. Comunque, tutti gli aggiornamenti si possono trovare su http://carlottaproietti.it/.

A proposito di canzoni: che effetto fa interpretare i classici del repertorio romano? Ho sempre amato la canzone romana, presente nella mia vita da quando ero piccola, in casa e negli spettacoli interpretati da mio padre. Anche due note di un classico sono subito un rimando ad un ricordo affettuoso e forte, sono radici. Cantarli è la scoperta di un grande divertimento.

Il tuo finale d’anno è fitto d’impegni… Sabato 31 ottobre andremo ad Isernia con “Non c’è due senza…te”, una commedia molto fortunata di Toni Fornari con la mia seconda famiglia, ormai: Claudia Campagnola, Marco Morandi e Matteo Vacca. Con loro siamo legati da questo spettacolo da tre anni. Diventerà presto commedia musicale e debutterà a maggio al Teatro Sistina.

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Inoltre, lavorerò con mio padre, che dirigerà me e Matteo Vacca in “Parole, Parole, Parole”, un nuovo testo di Adriano Bennicelli che debutterà il primo dicembre al Teatro Sette. Il 22 dicembre, invece, al Teatro Golden ripartirà l’avventura di “Generazione Precari”, uno spettacolo che ha da poco compiuto un anno di vita e che per l’occasione diventerà anch’esso commedia musicale!

E, per finire in bellezza, il 31 dicembre sarò con mio padre e mia sorella all’Auditorium Parco della Musica per salutare il 2015 con “Cavalli di Battaglia”, per l’occasione… addobbato a festa!
E pensare che proprio papà mi ha detto: “non prendere troppi impegni per quest’inverno...”.

Salutiamoci con un libro, un disco e una citazione… “Gli Sporcelli” di Roald Dahl, “Tapestry” di Carole King, “Io per un film potrei piantare un uomo, ma per un uomo non pianterei mai un film” (Nathalie Baye in “Effetto Notte” di François Truffaut).

Giovanni Berti

Aggiornamento febbraio 2016

Mentre il grande successo ottenuto da Carlotta Proietti affiancando il grande papà Gigi su Ra1 nel fortunato spettacolo televisivo del sabato sera conferma la piena maturità artistica della nostra artista, Carlotta quanto prima sarà all’Auditorium per un concerto che tutti dicono sarà un sold-out.
Ne abbiamo parlato con lei in questa nuova intervista.

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