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Anti alcol nel XV, giro di vite ferragostano

Lettere al direttore

A birra240.jpgcinque giorni da ferragosto, quando anche l’ultimo aficionado della movida ha fatto i bagagli per andare in vacanza, il Campidoglio si accorge dei macroscopici errori commessi nell’ordinanza anti alcol del 12 giugno e corre ai ripari chiudendo le stalle quando i buoi sono sotto l’ombrellone…

A partire da oggi entra infatti in vigore l’Ordinanza del Sindaco Marino n.159 del 7 agosto 2015, con la quale le limitazioni alla vendita e al consumo di alcol nei Municipi III, IV e XV vengono estese in strade e piazze non comprese nella prima ordinanza (n.127 del 12 giugno); in queste si applicheranno tutti gli stessi divieti  sul consumo, vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche.

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E veniamo al XV: gli errori di giugno

VignaClaraBlog.it l’aveva denunciato il 15 giugno (leggi qui): nel mettere sotto embargo piazzale Ponte Milvio erano stati commessi due grossi errori.

Ci si era dimenticati che nei primi 100 metri di via Cassia ci sono diversi locali con somministrazione.
E via Cassia, presa da Ponte Milvio, non era nell’elenco delle vie nelle quali si applica l’ordinanza. Bastava dunque girare l’angolo nel vero senso della parola e a qualunque ora della notte si usciva dal coprifuoco e si poteva acquistare e bere alcol spostandosi solo di dieci metri.

Ma non è tutto. Il coprifuoco riguardava anche via Flaminia fino a Corso Francia. Peccato che a metà di via Flaminia c’è via Riano sede di diversi locali più o meno noti ma tanto frequentati. E via Riano non era nell’elenco.

Due macroscopici errori, peraltro fotocopia degli stessi errori commessi nel 2014. Errare humanum est, perseverare….

Il nuovo embargo

A distanza di “soli” sessanta giorni, il Campidoglio si accorge (o gli fanno notare) dei due enormi buchi nelle maglie della prima ordinanza e corre quindi ai ripari.

Da oggi anche nelle seguenti strade scattano i divieti anti alcol:
Via Cassia, nel tratto che va da Piazzale Ponte Milvio al civico 22.
Via Cassia tra Ponte Milvio e via Bolsena,
Via Riano,
Viale Tor di Quinto per l’intera estensione,
Largo Maresciallo Diaz,

A queste, tanto per gradire, si aggiungono anche
Piazza Saxa Rubra (Prima Porta),
Via della Stazione di Prima Porta,
Via Villa di Livia, Via della Giustiniana dal civ. 1 al civ. 16
Vicolo di Prima Porta.

La nuova ordinanza, come la precedente, sarà valida in queste zone fino al 31 ottobre 2015 per tutti i giorni della settimana, con divieto, dalle ore 24 alle ore 7, di consumare bevande alcoliche e superalcoliche nelle strade pubbliche o aperte al transito pubblico. Dalle ore 22 alle ore 7 è vietato il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in contenitori in vetro nelle strade pubbliche o aperte al transito pubblico.
Sempre dalle ore 22 alle ore 7 è fatto divieto anche di vendere bevande alcoliche e superalcoliche per asporto, sia attraverso distributori automatici che in tutte le attività di vendita di alimenti e bevande. Dalle ore 2 alle ore 7 non sarà più possibile somministrare bevande alcoliche e superalcoliche.

Al mancato rispetto dell’ordinanza sono previste sanzioni di 280 euro per gli esercenti e 150 euro per i consumatori.

Restano però le incongruenze

Anche queste le avevamo denunciate a suo tempo perchè non può non far sorridere, anzi proprio ridere, il fatto che nell’ordinanza sono state inserite strade come via della Farnesina, via Orti della Farnesina e via della Maratona dove chi le conosce sa che il massimo della movida è rappresentato da qualche anziano a spasso col cagnolino e dove la consumazione in strada è possibile solo grazie ad un solitario nasone.

Ad esempio sui 1700 metri di lunghezza di via della Farnesina non c’è un solo negozio che venda bibite e che sia aperto dopo le 21. Solo due o tre invece i locali di somministrazione, con orari però molto contenuti che non vanno oltre le 23.

Altrettanto dicasi per via Orti della Farnesina dove, in 1200 metri, esiste un solo supermercato, un solo negozio di alimentari e due bar. Tutti e quattro però alle 21 sono già belli che chiusi.

E che dire di via della Maratona dove non esiste un bar, un locale, niente di niente, solo condomini silenziosi e dove dalle 20 in poi anche le giostre del giardinetto sono chiuse e gli unici a passare sono i gatti randagi?

Beh, da non crederci: l’illuminato estensore della seconda ordinanza ha lasciato ancora via della Farnesina, via Orti della Farnesina e via della Maratona sotto embargo.

L’avevamo scritto e lo ribadiamo: a volte le ordinanze capitoline sono come i misteri della fede: o ci credi o non ci credi, ma non tentare di spiegarteli.

Claudio Cafasso

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