Lo Sportello Anagrafico di Via Riano, a Ponte Milvio, è stato riaperto. La lieta novella è datata 20 febbraio e viene data dal sito del XV Municipio nel quale si ricorda che in quell’ufficio si possono fare solo carte d’identità, certificati a vista e rilascio/sostituzione tessere elettorali tutti i giorni con orario 8.30-12, martedì e giovedì anche 14-16.
Doveva riaprire l’11 gennaio ma una chiusura forzata per il “perdurare di problemi tecnico-operativi” ha causato un ritardo di quaranta giorni. Nessuno però ha spiegato ai circa 45mila residenti del bacino di utenza interessato quali siano stati questi problemi.
Il saperlo non avrebbe certo allietato il viandante cittadino costretto a recarsi fino all’ufficio più vicino, quella di Prima Porta (20 km andata-ritorno), magari in autobus, ma quanto meno avrebbe reso trasparente l’operato dell’amministrazione municipale che invece ha dato estro, in tal modo, alla protesta delle opposizioni che facendo il loro mestiere, fra comunicati e manifestazioni, hanno cavalcato la tigre fino a questa mattina. E l’hanno cavalcata pure bene, coinvolgendo numerosi cittadini indispettiti dalla vicenda.
Ed è così che ora NCD e, seppur tardivo, FDI rivendicano il merito di aver messo l’amministrazione Torquati con le spalle al muro costringendolo a tirar su la saracinesca dell’ufficetto di via Riano proprio il giorno in cui FDI annunciava una manifestazione con l’intervento della troupe del TG3.
“Abbiamo manifestato imperterriti insieme agli abitanti del territorio davanti alle negligenze del Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, che, dopo aver chiuso gli uffici di via Riano, ne aveva annunciato la riapertura nella prima settimana di gennaio. L’ufficio riapre oggi, 20 febbraio, a seguito delle nostre proteste!” esultano i consiglieri NCD del XV Municipio spiegando nel comunicato che questo ufficio era stato vanto e merito della precedente Amministrazione Giacomini.
E all’NCD fa eco FDI i cui rappresentanti locali fanno sapere in una nota che grazie alla forzata e inspiegabile chiusura degli ultimi quaranta giorni interrotta anche in virtù delle loro proteste “i cittadini non solo sono stati presi in giro ma anche beffati perché per tutto questo tempo non hanno potuto fruire del servizio per incapacità gestionale dell’Amministrazione. La sinistra promette e non mantiene e comunque rimane ancora da chiarire l’inspiegabile motivazione della chiusura dell’ufficio per oltre un mese. Di fatto si tratta di una sconfitta dell’amministrazione”. (CC)
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Bene, plaudo alla riapertura dello sportello anagrafico di via Riano, ma niente è cambiato, perchè mantiene gli orari di sempre, senza il prolungamento fino alle 18,30. E allora mi domando per quale ragione sia stato chiuso, causando solo gravi disagi alla popolazione. C’ero anche io, con grande convinzione, alla dimostrazione di martedì 17 febbraio, ma non per motivi politici; semplicemente come cittadina residente sul territorio da circa 38 anni.
PRESIDENTE TORQUATI, ora mi “devi” una spiegazione, ma che sia plausibile e veramente convincente!
Giuliana Sanzani
Meglio tardi che mai!
Sicuramente la necessita’di posticipare la riapertura dell’ufficio e’conseguente alla carenza di personale negli uffici anagrafici, per la quale ragione l’Amministrazione ha dovuto provvedere alla formazione professionale dei dipendenti comunali selezionati per essere pienamente operativi e in grado di svolgere tutte le attivita’operative relative al servizio .Da qualche anno il personale addetto agli uffici anagrafici e’diminuito a seguito di pensionamenti e altro creando problemi di gestione operativa e non si e’provveduto al suo reintegro , ora con l’inserimento delle nuove risorse umane e’stato possibile riattivare tutti gli uffici anagrafici. Sicuramente di questa annosa problematica sono al corrente tutti i consiglieri , pero’alcuni di essi preferiscono utilizzare le difficolta’ nel tentativo di rigenerarsi una sbiadita credibilita’ e vagabondano per le strade al solo scopo di seminare discordia ritenendo con cio’di conseguirne un vantaggio politico.
Seppur tardivi noi di Fratelli d’Italia, Claudio … ?
Ma se sono io il primo ad aver sollevato pubblicamente il problema al giorno decimo di chiusura dopo le.segnalazioni ricevute alla.Sportello del Cittadino peraltro da te immediatamente recepite e giustamente pubblicate …
la veritá é che, nel rispetto dell’avversario politico, con lealtá abbiamo atteso che fosse passato un tempo congruo da meritare la protesta e solo un giorno dopo all’articolo pubblicato su nostro impulso su il Tempo di giovedí e venerdí nel giorno in cui avevamo portato una troupe.del TG3 a via Riano, il municipio, precettando i dipendenti nottetempo ha dovuto riaprire l’ufficio per evitare una figuraccia mondiale …
diamo a Cesare quel che é di Cesare a Daniele quel che é di Daniele e agli altri quel che é degli “altri”…
Tutti sappiamo bene peró che questo Presidente non aveva l’autoritá per fare questo nei tempi in cui é stato fatto …
G.Mori
Coordinatore Fratelli d’Italia Roma XV
@Giorgio Mori
Giorgio, scusa, ma qui non si tratta di definire chi è arrivato primo o secondo a protestare per la chiusura dello sportello anagrafico. Non c’era una Coppa in premio da attribuirsi! Bisogna capire, invece, le vere motivazioni per cui si è interrotto un servizio pubblico al cittadino per un periodo X e poi riattivato tale e quale, senza aver apportato alcuna modifica. Resta il fatto che i danneggiati sono sempre i residenti . Sicuramente bisognava riflettere meglio ed usare un po’ più di saggezza e di buon senso. Io continuo ad attendere una risposta dal Presidente Torquati.
Giuliana. Dici bene.
Per questa ragione ho gentilmente solo respinto l’aggettivo “tardivi” ingiustamente e.inspiegabilmente scritto da Claudio nell’articolo.
Se avessi voluto prendere qualche merito, come dici tu, avrei fatto fare insieme a Giuseppe Calendino, un comunicato diverso.
Pensavo che si fosse capito cmq il senso delle mie parole.
Hai centrato invece il punto sulle valutazioni in relazione alle motivazioni della chiusura.
Quello che emerge dall’urgenza con cui é stata fatta la riapertura (senza nemmeno comunicarlo agli altri uffici che non sapevano nulla o mettere riferimenti sul sito web) ci permette di dire che, se si voleva, si sarebbe potuto evitare questa chiusura.
Quindi questa vicenda, secondo me, per il suo svolgimento, amplifica le.rll responsabilitá della P.A.
Il problema é che il contratto decentrato voluto fortemente da Marino rischia di scompaginare molti servizi del Comune.
Estendere gli orari degli uffici fino ad orari inoltrati, in assenza di risorse umane e personale.compatibili a tali interventi appare.solo l’ennesima operazione di facciata.
G.Mori
Spiacenti per l’aggettivo “tardivo” che non trova riscontro nei fatti. Un refuso del quale ci scusiamo. Cordialmente,
La Redazione
Giorgio, qui resta il fatto di una chiusura di un ufficio al pubblico in maniera scriteriata e che ha danneggiato i cittadini. Continuo ad attendere una spiegazione dal presidente Torquati.