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Bus periferici, se n’è discusso in XV Municipio

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busbig240.jpgNel pomeriggio di giovedì 9 ottobre si è tenuto in XV Municipio l’incontro pubblico sui numerosi problemi causati dall’ormai nota “razionalizzazione” dei mezzi pubblici, che ha coinvolto tutta l’area di Roma Nord con effetti disastrosi in particolar modo nelle periferie. Da Labaro, Prima Porta, Valle Muricana in queste settimane è tutto un sollevarsi di proteste.

L’appuntamento ha visto la partecipazione di cittadini, rappresentanti di quartiere e di comitati che hanno avanzato numerose proposte ad Elisa Paris, Assessore alla Mobilità del XV Municipio, e al Presidente Daniele Torquati, illustrando i problemi sorti sulle linee periferiche.

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E’ mancata l’informazione

Come ha più volte ribadito Elisa Paris durante l’assemblea, per comprendere i cambiamenti avvenuti da un mese a questa parte all’interno del Municipio, bisogna innanzitutto capire la sostanziale differenza tra il piano ATAC (società capitolina che comprende tutte le linee entro il GRA) e quello della società privata ROMA TPL, a cui sono state affidate invece le linee periferiche.

“Per quanto riguarda le linee ATAC – ha dichiarato Paris – siamo stati informati dei nuovi piani dal luglio scorso, il che ci ha permesso di passare in rassegna i tragitti ed intervenire il prima possibile, com’è stato per esempio per lo 039.”

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“Per quanto riguarda invece le altre linee, come lo 035, lo 033 e 031, siamo venuti a conoscenza dei cambiamenti esattamente nel momento in cui sono entrate in vigore, in quanto facenti riferimento ad una società privata che non ha pensato di comunicarcele in modo formale. Invitiamo i cittadini – ha concluso Paris – a segnalarci dove intervenire, in modo tale da trasmettere le lamentele alle società competenti”.

Affluenza delle linee e quartieri: come gestire le priorità?

Durante l’incontro, sono state esposte tutte le irregolarità dei mezzi pubblici: da Valle Muricana a Via della Giustiniana, dalla Cassia a Ponte Milvio, da Cesano a La Storta, da Labaro e Prima Porta. Numerosissime le linee su cui è stato richiesto un intervento immediato agli amministratori muncipali che non hanno mancato di esporre le loro perplessità cercando un compromesso con gli interlocutori.

Molte le lamentele inoltre di fronte a chi ipotizza di rimpiazzare le linee carenti nelle zone con minor affluenza di viaggiatori.

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“Il servizio non deve essere assicurato solo dove c’è più gente, questo è un ragionamento fatto da un privato che discrimina gli utenti. Un ente pubblico, invece, tiene in considerazione tutti i suoi viaggiatori, in quanto paganti una tariffa che ci deve garantire, quantomeno, un servizio affidabile. Se il servizio funziona, anche il cittadino lo tiene in considerazione e l’affluenza sui mezzi vedrete come cambia!”, sostiene un cittadino in aula.

Di fronte al surriscaldarsi dei toni, Torquati risponde che “la guerra fra quartieri non porta vantaggi a nessuno. Il punto è che il XV Municipio non è stato informato né dal Comune né dall’Atac dei cambiamenti sulle linee periferiche. La priorità ora è quella di capire sulla base dei tabulati degli orari che ci sono stati forniti, se cambiando le coincidenze delle vetture possano crearsi ulteriori disagi nelle fasce orarie critiche”.

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Intervenire subito

Le motivazioni alla base del problema risiederebbero principalmente nel deficit della società pubblica di trasporti ATAC, che, non potendo remunerare con garanzia la Roma Tpl, ha assistito passivamente ad un taglio netto del servizio periferico, contrariamente alla razionalizzazione avvenuta invece nel resto della città.

Presenti in aula anche Luigina Chirizzi, Presidente del Consiglio del XV Municipio, e Marcello Ribera, Presidente della Commissione Mobilità, che a nome della commissione ha promesso di prendere in considerazione tutte le segnalazioni sulle linee di zona cercando di intervenire innanzitutto su quelle a costo zero tramite un rapporto immediato e diretto con Atac e Roma Tpl.

Dovranno dunque armarsi di pazienza le migliaia di utenti, soprattutto gli studenti che usano lo 035 i quali, come abbiamo descritto in un nostro recente servizio (leggi qui), vivono ogni giorno un’odissea per andare studiare l’Odissea.

Barbara Polidori

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2 COMMENTI

  1. Facciamo una cosa: siccome visto lo stipendio che non aumenta per chi ce l’ha, vista la crescente spesa familiare, visto che i servizi dinuiscono, propongo di pagare meno tasse a cominciare di pagare meno TASI. Anche noi cittadini siamo in deficit come l’ATAC!

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