Un tavolo di lavoro tra istituzioni, associazioni e cittadini che possa fare il punto sulle azioni messe in campo finora e su quelle che ancora devono essere migliorate ed ultimate. E’ l’impegno promesso da Estella Marino, Assessore all’Ambiente di Roma Capitale nel corso della Conferenza Stampa sui risultati della campagna di Legambiente Lazio contro l’inquinamento acustico.
L’eccesso di rumore nella Capitale è “un’emergenza che arriva forte e chiara” per questo “l’Amministrazione Capitolina si impegna ad aumentare il controllo e a far rispettare le norme che ci sono. Vogliamo approvare il regolamento in materia e portare a conclusione il piano di risanamento acustico ambientale”, ma per fare ciò, Estella Marino invita ad “un approccio integrato” ovvero uno sforzo di cooperazione e lavoro tra i vari assessorati competenti come quello che si occupa del Traffico, delle Attività produttive e della Cultura.
La campagna, iniziata il 17 giugno scorso, ha visto una grande partecipazione dei cittadini che attraverso il sito spegniilrumore.radiocolonna.it hanno potuto inviare segnalazioni e testimonianze chiedendo in molti casi anche una consulenza legale, che si è tradotta poi in 12 esposti inviati alle autorità, con rilevazioni effettuate a fine luglio dall’Arpa Lazio nelle zone indicate. Nel corso della Conferenza, tenutasi giovedì 31 luglio, è stato consegnato a Estella Marino il dossier con i risultati delle rilevazioni, circa 160 in più di cento luoghi di Roma, effettuate dai volontari di Legambiente muniti di fonometri a tutte le ore del giorno e della notte in circa due mesi di Campagna.
“L’inquinamento acustico ha acquistato un peso sempre maggiore tra i mali che quotidianamente si manifestano nella Capitale”, spiega Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio, sottolineando che “in queste sei settimane abbiamo registrato numeri che ci raccontano una città estremamente rumorosa con un traffico veicolare privato che attanaglia le strade dal centro alla periferia”.
Secondo Scacchi è necessario che “l’amministrazione capitolina approvi il ‘piano comunale’ senza il quale qualsiasi intervento per il rispetto dei limiti di legge sul rumore, diventa più difficile”.
“Le iniziative estive non favoriscono la vivibilità dei quartieri. Prendiamo punti sensibili come l’Isola Tiberina, che ospita l’ospedale Fatebenefratelli ed è bombardata dalla musica anche a tarda notte con livelli di 78 decibel, fatto inconcepibile per una zona così sensibile. Anche la periferia è assediata, 86 i decibel rilevati sulla Prenestina. Sono stati invece registrati 74,4 decibel alle nove di mattina contro un limite di 50 in via dell’Acqua Bullicante, dove si trova l’Ospedale Generale Figlie di San Camillo, altre violazioni in strade limitrofe a grandi ospedali della Capitale. Vogliamo consegnare al sindaco una lettera in cui chiediamo provvedimenti contro gli eccessi”, precisa Scacchi secondo il quale “mentre per il rumore antropico e della movida sappiamo cosa fare, ovvero far rispettare le norme, per il traffico siamo di fronte ad un fenomeno di assuefazione difficile da sradicare”.
La lotta al rumore passa anche attraverso la consapevolezza che siamo di fronte al pericolo di colpire e distruggere la bellezza dei nostri beni culturali. Il nostro patrimonio, la cultura e i nostri beni “devono esser vissuti in piena serenità e non in un clima di sopraffazione e abuso, dichiara Claudio Strinati, il Direttore Scientifico della Fondazione Sorgente Group secondo il quale occorre “eliminare l’aspetto distruttivo” che attraverso il rumore colpisce i divertimenti notturni “in conformità con gli scopi originari dell’estate romana voluta da Renato Nicolini”.
Anche il Presidente della Fondazione Sorgente Group, Valter Mainetti, condanna gli eccessi della movida soprattutto se concentrata in zone sensibili come l’Isola Tiberina. “Non siamo contro le discoteche, o contro la movida, siamo per il rispetto delle persone ed è irriguardoso organizzare degli eventi notturni proprio nei pressi di reparti ospedalieri in cui sono ricoverati anche malati terminali”.
“La nostra campagna non finisce qui – aggiunge – faremo dei sondaggi e cercheremo di capire cosa vuole la gente. Andremo più a fondo anche dal punto di vista tecnico e saremo, in tal senso, al fianco del Comune”. Mainetti, anche come Ceo di Sorgente Group che opera nel settore finanziario-immobiliare, ha poi parlato di un aspetto economico legato al problema del rumore: “Gli immobili irradiati dal rumore come quello provocato dalla movida estiva subiscono una diminuzione del proprio valore di mercato. Chiederemo all’ufficio erariale di verificare in che modo e in che termini il rumore abbia un impatto negativo”.
Paolo Gelsomini del Coordinamento Residenti Città Storica richiama l’attenzione sulle 6 mila firme raccolte anche grazie al presidio della Campagna in Galleria Alberto Sordi per la delibera comunale di iniziativa popolare sulla gestione e previsione del rumore ambientale.
Fabrizio Azzali
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Riteniamo importante sottolineare la notizia contenuta nelle ultime righe dell’articolo e relativa all’enorme successo della raccolta di firme necessarie per sostenere la Delibera di Iniziativa Popolare per il Regolamento sull’Inquinamento Acustico del Comune di Roma, depositata in Campidoglio ai primi di giugno dal Coordinamento residenti Città Storica, iniziativa indipendente da quella di Legambiente ma sicuramente sinergica.
Il Comitato Abitare Ponte Milvio fa parte di detto Coordinamento ed è stato, quindi uno dei promotori dell’iniziativa.
In questa veste ha contribuito significativamente alla raccolta delle firme necessarie, grazie allo straordinario impegno di due “eroine”, membri del Direttivo del Comitato.
Il nostro ringraziamento per tutta la dedizione e l’impegno va ad Alessia e ad Erica, insostituibili per la passione che hanno riversato su questa impresa.
Sono, alla fine, state raccolte firme per circa un 20% in più del necessario – quasi 6000 valide – ed ora la Delibera di Iniziativa Popolare per il Regolamento sull’Inquinamento Acustico del Comune di Roma può essere ammessa in Aula, essere discussa e, quindi, votata.
Durante l’assemblea sulla movida del 31 luglio, tale circostanza è stata da noi adeguatamente rappresentata alla Dottoressa Matarazzo del Gabinetto del Sindaco Marino, presente alla riunione, che si è detta estremamente interessata.
Sarà ora nostro impegno “accompagnare” la Delibera, con il sostegno di tutte le firme raccolte, affinchè presto possa approdare nell’Aula del Consiglio Comunale.
Anche questo successo rappresenta un ulteriore contributo che il Comitato Abitare Ponte Milvio ha dato per la soluzione di uno dei problemi più rilevanti del territorio e, in generale, per il miglioramento della qualità della vita di questa città.
Eduardo Micheletti e Paolo Salonia, Portavoce del Comitato Abitare Ponte Milvio