Si torna a parlare del degrado delle stazioni della Ferrovia Roma Nord e in particolare della stazione Grottarossa che nella nostra inchiesta dello scorso 15 ottobre non esitammo a definire la pattumiera della Flaminia. Sono passati tre mesi e la situazione non pare essere migliorata stando a quanto scrive Barbara S., una nostra lettrice, che denuncia anche un grave problema di sicurezza che di fatto impedisce alle donne di utilizzare la stazione.
Scrive infatti Barbara: “Lo sappiamo, sono anni che la ferrovia Roma Nord è un disastro e che le varie fermate sono sempre più in preda a un forte degrado. Alla stazione Grottarossa c’è immondizia, sporcizia, abbandono, pozzanghere, ma soprattutto una pericolosa barriera di canne e di erbacce che avvolge un intero tratto del percorso pedonale che porta alla fermata. Senza considerare che spesso sotto al cavalcavia ci sono accampamenti abitati da personaggi non certo raccomandabili che percorrono quel tratto per andare a rovistare nei bidoni di Via Flaminia o semplicemente per spostarsi.” (NdR: sono quelli che giocano ai quattro cantoni….)
“Immaginate, per noi donne soprattutto, percorre quel tratto di pomeriggio o peggio di sera. Inutile dire – ricorda Barbara – che torna alla mente quanto accadde alla povera signora Reggiani poco più avanti, a Tor di Quinto. Come possiamo noi donne della zona, scegliere di prendere i mezzi pubblici in queste condizioni? Possiamo forse uscire e andare al lavoro solo la mattina?”
“E’ un grande dolore assistere giorno dopo giorno all’abbandono e al degrado della nostra amata città che purtroppo non ci rende cittadine libere!” sostiene Barbara sottolineando che “in un quarto d’ora potremmo andare a Piazzale Flaminio e magari da lì spostarci per le varie zone di Roma e invece per colpa di questo degrado siamo costrette a prendere la macchina, stare in mezzo al traffico contribuendo all’inquinamento, spendere soldi per il parcheggio e impiegare ovviamente molto tempo in più. Ci vorrebbe davvero poco: una manutenzione ordinaria una volta ogni tanto, quanto basta almeno per farci muovere sicure e tornare a casa senza l’ansia di doverci guardare sempre alla spalle, quando va bene”.
“A proposito, non sono riuscita a fare le foto del sottopassaggio della stazione per andare ai binari: era troppo buio per fare foto – pensate anche di giorno – ma gli intonaci stanno cadendo a pezzi, tanto che sono ormai a vista i tubi dell’acqua che pian piano stanno allagando tutto.”
“E pensare che siamo su una Consolare che rappresenta la storia della nostra città. Dovrebbero essere un biglietto da visita queste stazioncine, ben tenute e accoglienti. E invece – conclude Barbara – ecco come si mortificano i cittadini ed anche i turisti!
Un caro saluto e grazie per il vostro impegno e spirito di servizio, speriamo che qualcosa cambi, certamente anche con il contributo di tutti noi”.
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Aggiungo che cumuli di sacchetti della spazzatura sono ammassati proprio all’ingresso della stazione di Grottarossa (praticamente una discarica a cielo aperto) e che le banchine sono invase da rifiuti. Il degrado in cui versa questa stazione, a causa di chi sporca e di chi non pulisce, è vergognoso. Ma l’Ama quando passa??
Quanto sarebbe bello trasformare la linea Roma-Civita-VT in metropolitana come sulla Casilina, basterebbe spostare il capolinea a Saxa Rubra e da lì partire con una linea metro fino a P.le Flaminio. Si potrebbe, come sulla tratta B1, diramare anche da Tor di Quinto fino a Vigna Clara ripristinando il monumento allo spreco del mondiale 90, alternando un treno per Saxa Rubra ed uno per Vigna Clara con costi contenuti. Altro che tratta Clodio-Grottarossa con spese enormi e tempi biblici…..