Questo matrimonio non s’ha da fare. Così tuonava Don Rodrigo e così ha tuonato oggi il capogruppo PdL nell’abbandonare l’aula consiglio seguito dai suoi colleghi di partito causando almeno per oggi – anche grazie alla risicato numero dei consiglieri di maggioranza presenti – la mancata sottoscrizione di un accordo di “larghe intese matrimoniali” sulla Torretta Valadier di Ponte Milvio e sul sito archeologico di Malborghetto.
Giovedì 17 ottobre. Ultimo punto della lunga (oltre sei ore) seduta di Consiglio del XV Municipio è un Ordine del Giorno presentato da Alessandro Pica, consigliere SEL, e Sara Martorano, consigliera della Lista Civica per Marino. Obiettivo dello stesso “impegnare il Presidente del Municipio, Daniele Torquati, a dare mandato agli uffici competenti perchè dispongano gli atti necessari alla celebrazione di matrimoni e commiati nella Torretta Valadier e a Malborghetto.”
E non solo. Secondo gli intendimenti dei proponenti anche gli introiti derivati dalle celebrazioni dei matrimoni e dei commiati devono finire nelle casse municipali e non più in quelle comunali e gli stessi dovranno essere usati per la manutenzione ordinaria della Torretta e di Malborghetto.
Il documento, più nella sostanza che nella forma, incontra il favore anche dell’opposizione, a quell’ora rappresentata solo dai quattro consiglieri PdL e dall’unico M5S, visto che i banchi di FI e FdI si sono nel frattempo svuotati.
Sulla sostanza sono, per una volta tanto, tutti d’accordo: fare della Torretta Valadier e di Malborghetto due siti nei quali celebrare matrimoni civili è un’idea che accarezza le menti da sinistra a destra. Farne dei siti anche per i “commiati” (intesi come saluto al defunto e non come funerale) magari un po’ meno.
E a forza di botta e risposta maggioranza e opposizione trovano anche un quasi accordo sul testo finale, fatte salve le remore del capogruppo PdL, Giuseppe Mocci, sulla forma del documento. “Non può essere un Ordine del Giorno a sancire questa decisione – ripete più volte – ma una Risoluzione che deve prima obbligatoriamente passare al vaglio delle commissioni”.
Ed è irremovibile, lasciando anche un po’ perplessi i suoi colleghi di partito che pure si sono spesi per raggiungere una quadra condivisa.
Tanto irremovibile che quando le larghe intese matrimoniali sembrano sul punto di essere sottoscritte, all’atto del voto lascia l’aula. E’ gioco forza che i colleghi di partito lo seguano. E grazie al fatto che nei banchi della maggioranza (che pure conta sedici consiglieri) ce ne fossero solo undici, a votare si ritrovano in dodici, M5S compreso.
E come tutti sanno, perché la seduta sia valida serve la presenza di almeno tredici eletti.
Morale, si verifica la prima caduta del numero legale di questa nuova consiliatura, almeno per oggi il matrimonio non si consuma e Don Abbondio dovrà attendere martedì prossimo, quando il documento tornerà in aula alle 9 del mattino.
Claudio Cafasso
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E questa sarebbe la serietà di chi ha vinto le elezioni??? questo cos’è,il terzo o il quarto consiglio e chi diceva di volersi tanto impegnare a cambiare le cose (così dicevano in campagna elettorale..) già diserta le sedute??? MA BRAVI !!! Chi vi ha votato dovrebbe fare pubblica ammenda , pentirsi pubblicamente di aver votato per persone poco serie.
Nico, non la faccia tragica: si vede che l’argomento non era così importante per la maggioranza. Del resto, si sa che, più che per la famiglia fondata sul matrimonio (si celebri o meno nella Torretta Valadier), la sinistra ha una certa preferenza per la convivenza e, al momento di discutere questo documento, qualcuno avrà deciso che non gliene fregava niente…
Vedrà che è stato solo un episodio…: nella prossima seduta, tutti saranno presenti fino alla fine!
@ Diamante, il suo soccorso rosso è encomiabile, trovare scuse sempre e comunque, bravo/a… Per inciso l’articolo di Vcb che presentava il consiglio parlava di un’agenda molto fitta, lei invece dice che non era importante,ma se non lo era, perché hanno fatto il consiglio, per i gettoni di presenza o per che cosa?? In realtà l’argomento in questione era l’ultimo di 8 punti, quindi dobbiamo dedurre che alla maggioranza non gliene po fregà de meno per l’organizzazione e l’indizione delle elezioni per il rinnovo del comitato di gestione e del presidente del Centro Sociale San Felice Circeo,per alcune parziali modifiche alla Deliberazione del Consiglio del 20 e 21 febbraio 2012 intitolata “Piano Sociale municipale 2011-2015″, e la terza per l’istituzione di un nuovo Centro Sociale Anziani in zona Valle Muricana. Ma il piano sociale non era quello tanto importante che l’opposizione di prima oggi maggioranza tanto battagliava durante l’era giacominiana??? Ora non è importante??
Poi c’erano 4 quattro proposte di risoluzione riguardanti, nell’ordine, l’istituzione di servizio di guardiania negli uffici municipali del Servizio Sociale ubicati nella sede decentrata di via Cassia 472, la transazione fra Roma Capitale e i signori Passari, area Selvotta, l’adesione del Municipio alla Convenzione “NoMore” e, infine, il grande tema della trasparenza: si dibatterà infatti di “Open Data, partecipazione,trasparenza e digitalizzazione degli atti amministrativi”.
Ma come?? il grande tema della trasparenza non era il cavallo di Troia per vincere le elezioni??? Come dice il proverbio “passata la festa, gabbato lo santo”.
COMPLIMENTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Intervengo solo per una parziale precisazione dei commenti sopra e, me lo consenta, per una piccola tirata d’orecchie per la redazione…
Il numero legale era tenuto in piedi dal PDL e da forza italia fin dal 4 punto all’ordine del giorno… Ergo non solo all’ultimo punto…. Anzi dalle 13,30 (consiglio terminato alle 16,15) il numero legale c’era grazie all’opposizione…
Per la redazione mi si consenta una piccola polemica: nella scorsa legislatura se cadeva il consiglio per mancanza del numero legale la colpa era della maggioranza che, giustamente, non riusciva a mantenere compatti i suoi consiglieri…
Ora con la maggioranza di sinistra se casca il numero legale la colpa è dell’opposizione PDL-forza italia??? Quando il PDL ha avuto anche un espulsione dal aula (ergo da 5 siamo passati a 4) e forza italia ha lasciato l’aula per protesta in seguito a tale fatto?
Penso che ci voglia coerenza…. Se ieri il numero legale è venuto a mancare la responsabilità è solo della maggioranza che contando 16 consiglieri ufficiali (più 1 nascosto..) non è riuscita ad arrivare a 13 pur con la presenza del m5s….
Penso che concordiate con me….
Gentile Erbaggi, da nessuna parte è scritto che il numero legale è venuto meno “per colpa” dell’opposizione. E’ scritto invece che l’uscita dall’aula del PdL grazie alla risicata presenza PD ha causato l’interruzione della seduta. Cosa c’è di falso in ciò?
Cordialmente
La Redazione
Nico, se legge bene, ho scritto che “si vede che non era importante”…il documento sui matrimoni alla Torretta. Gli altri documenti da Lei citati mi sembra che siano stati discussi e votati, no?
Cara redazione nessuna notizia falsa… Ma dire che l’uscita dei consiglieri PDL ha causato la caduta del numero legale e opinabile…
Parlo della terza e quarta riga…
Il numero legale è caduto perché la maggioranza non era presente in aula compatta… Così come in passato ci è stato più volte rinfacciato… Non “anche per il numero risicato di consiglieri della maggioranza” ma “solamente” per questo motivo…
Poi ognuno la pensa come vuole ma la differenza di presentazione del fatto è lampante e sono certo che concorderete con me…
@diamante
Sono stati discussi e votati sempre e solo perché il PDL e forza italia era presente in aula… E questo a partire dal punto 4 in poi …. Ovvero dalle 13,30 alle 16,15 il consiglio ha continuato a lavorare grazie al PDL e forza italia…. Tra l’altro con l’espulsione di un nostro consigliere…
@ Diamante, a parte il fatto che, come leggo dall’intervento del dott. Erbaggi, il numero legale è stato tenuto in piedi dall’opposizione sin dalle ore 13,30 in poi, ma se fosse vera la sua tesi, oggi i consiglieri di maggioranza Pica e Martorano dovrebbe rassegnare le dimissioni, essendo firmatari della mozione,ma sconfessati dalla stessa loro maggioranza…ma è naturale per loro non dimettersi…
CHE MAGRA FIGURA…
Mi permetto altresì di intromettermi nel colloquio tra Erbaggi e la Redazione : è vero quello che dice la Redazione,ma è altresì vero ciò che dice Erbaggi, perché è l’impostazione iniziale dell’articolo che fa capire che per colpa di don Rodrigo-Mocci non si è firmato l’accordo. Erbaggi ha rimarcato che non è così, non si può imputare la mancata firma all’opposizione,ma solo alla maggioranza di Torquati.
Concordo con quanto dichiarato dal collega Erbaggi.
Il gruppo PDL è uscito dall’aula successivamente alla dichiarazione di voto fatta dal sottoscritto a non partecipare al voto. Quindi è stato un gesto politico. Potevamo anche non uscire dall’aula e non votare, così come è stato fatto in passato in alcune situazioni. Come previsto dal Regolamento, il Presidente del Consiglio ci ha chiesto di allontanarci. Corretta la richiesta, noi abbiamo “eseguito l’ordine”. Ribadisco il fatto che personalmente sono d’accordo con la proposta presentata dai due Consiglieri, tra l’altro era inserita anche nel nostro programma elettorale, però sono convinto che per prendere una decisione così importante è opportuno che tale scelta venga sancita da una Risoluzione di Consiglio piuttosto che da un Ordine del Giorno e che il testo debba essere discusso nelle commissioni competenti. Deve essere stabilito chiaramente il modo in cui si intende gestire la Torretta per il futuro. Il documento che ieri era in discussione è stato presentato come Ordine del Giorno (quindi non passa in commissione e non c’è lavoro istruttorio), ma di fatto nella parte risolutiva è stato trattato come una risoluzione a tutti gli effetti, “ … CHIEDE al Presidente del Municipio di dare mandato agli uffici competenti di procedere alla predisposizione degli atti necessari per la celebrazione dei matrimoni e commiati nella Torretta Valadier …”. Per me questo risolutivo da una indirizzo forte e chiaro da RISOLUZIONE. Ciò significa che il Presidente ha il mandato del Consiglio di fare tutto ciò che è necessario per utilizzare la Torretta in modo diverso rispetto a come viene utilizzata ora. Tale documento non può essere considerato come un semplice e generico indirizzo politico, “poi si vedrà in seguito come fare i matrimoni, quali sale utilizzare e soprattutto se associarli anche alle mostre attraverso un calendario et.”. Il documento presentato, così come è, lascia massima libertà di manovra alla Giunta (ha potere esecutivo) di COME FARE quello che gli viene richiesto dal Consiglio …
E’ ovvio che votata così decide la giunta e vengono tagliati fuori i Consiglieri, quindi l’opposizione che in Giunta non c’è.
Il punto è questo, se la maggioranza vuole fare come vuole può farlo, ha tutti i numeri a disposizione, ma deve anche votarsi i documenti. Se vuole condividere le cose con noi deve quantomeno aprire una discussione e darci modo di dire la nostra. In questo caso siamo disposti a collaborare, dare spunti utili al dibattito e infine votare tutti insieme. La funzione delle commissioni è proprio questa, fare il lavoro istruttorio, che non può essere improvvisato in Consiglio. Oltre questo era opportuno e lo è tuttora, aggiustare il documento che a mio avviso si presenta in modo confusionario in alcune parti, ed è anche per questo motivo che non l’ho voluto votare. Nell’oggetto, ad esempio, si legge: “Destinazione introiti tariffe matrimoni civili presso le strutture municipali e celebrazione matrimoni nella Torretta Valadier”. Detto così sembra che la COSA PRINCIPALE è chiedere gli introiti al Comune per un qualcosa che già viene fatto. Solo successivamente, con l’aggiunta di “ e celebrazione matrimoni…”, si capisce che probabilmente i matrimoni ancora non vengono celebrati nella Torretta, quindi per chiedere i soldi bisogna istituire questa nuova cosa.
Prima di tutto bisogna dare l’indirizzo in modo chiaro ed inequivocabile di celebrare i matrimoni nella Torretta, è questa la COSA PRINCIPALE, soprattutto in considerazione al fatto che tale cosa non siamo noi a farla direttamente ma è il Campidoglio. Poi dire in che modo vogliamo fare questa cosa (per tutto il mese, per due settimane al mese e lasciare il resto dello spazio alle mostre… etc. etc.). Per ultima cosa, ottenuto il risultato, chiedere al Comune di destinazione gli introiti dei matrimoni al Municipio. Quest’ultima cosa molto difficile visto che ancora non c’è stato il decentramento finanziario da parte di Roma Capitale (però non impossibile se ci si lavora e si trova il modo).
Quanto riportato sopra sintetizza quanto detto in Consiglio e spiega il motivo per il quale ho chiesto ai proponenti di farla diventare una Risoluzione, mandarla in commissione, riordinare il tutto ed approvarla tutti insieme in una seduta di Consiglio successiva.
Peccato che la maggioranza ha avuto un atteggiamento ermetico su queste proposte, sicuramente forte dei numeri che ha (in questo caso non ci sono stati) ed ha preferito non ascoltarci.
Dopo tutte queste spiegazioni burocratiche voglio proprio vedere che farete quando dovrete rivotare questa proposta, se uno solo di voi vota si come la mettiamo con quella parolina che si chiama coerenza ? resta il fatto che ve ne siete andati dall’aula e chi lascia il campo all’avversario non fa un gesto politico fa solo un’offesa a chi vi ha votato che vi ha dato il voto per battervi dentro il consiglio e no per andarvene fuori ! il vostro soccorsdo rosso che corre sempre in vostro aiuto e che oggi si strappava i capelli tutto indignato chiedendo dimissioni di qua e di la perchè quelli del pd non erano tutti in aula ci dica un po’ se strillava così anche quando gli anni passati quelli del pdl facevano cadere il consiglio una volta si e una no, se non ricordo male c’e’ stata una volta che il pdl ha fatto cadere il consiglio per una decina di volte di seguito eppure non mi risulta che si è scandalizzato così tanto: che magra figura !!!
Nella passata consigliatura il numero legale era sistematicamente mantenuto dall opposizione! Questo Pdl con Sforza Italia hanno la memoria corta!!
@ Francesco,non si renda ridicolo ripetendo ciò che ho scritto in precedenza : ma quale coerenza va cercando se lo stesso capogruppo Mocci afferma di essere d’accordo e che lo prevedeva il programma elettorale??? ma non ha letto bene?? Qui il problema è che tutta la maggioranza che appoggia Torquati, in campagna elettorale usavano di continuo parole come serietà,discontinuità con il passato, impegno serio e continuativo,trasparenza amministrativa,ecc. HA VISTO QUALCOSA DI QUESTE PAROLE , O DOBBIAMO CHIAMARE LA SCIARELLI ??
allora, Mocci e gli altri voteranno la proposta perchè era anche nel loro programma elettorale, ho capito bene ? e allora che bisogno c’era di fare tutta quella sceneggiata e di scrivere delle giustificazioni così lunghe per giustificare l’uscita-fuga dall’aula ? e perchè quando il pdl faceva cadere il numero legale una due tre quattro cinque sei sette otto nove dieci etc volte di segutio stava zitto zitto e non strillava allo scandalo ? questo mica ce lo dice però.
Come sempre la questione viene buttata in “caciara”, anzi in politica e il problema importante diventa chi è entrato e chi è uscito, se sono stati piu bravi e coerenti quelli di sinistra o quelli di destra e non la destinazione della Torretta Valadier.
Mi sembra che i tanti commenti apparsi su questo blog siano stati tutti negativi per quanto riguarda “i commiati” e tante persone abbiano chiesto dstinazioni diverse (soprattutto usare la torretta per delle mostre). Dubito alquanto che prima di decidere la destinazione si sia chiesto il parere delle Associazioni e Comitati di zona (Democrazia Partecipata? E quando mai!).
Ha ragione Robin Hood quando dice che c’è qualcuno che vuole buttarla in caciara, tant’è che insieme a lui fui il primo a far notare che per i commiati ci sarebbero problemi logistici (ma anche per i matrimoni,vista l’esiguità dei locali). E concordo con lui per la mancata democrazia partecipata , come pure per la mancata discontinuità : sono cambiati gli attori,ma la piece è la stessa.
@ Francesco, le ripeto che lei dovrebbe leggere,e soprattutto capire cosa dice il consigliere Mocci, quando l’avrà capito bene, forse si renderà conto della caciara che sta facendo (gliel’ha spiegato bene il sig. Robin Hood).
@Francesco
Nel commento precedente credevo di essere stato chiaro, anche se un po’ lungo, invece leggendo quello che lei scrive sicuramente “mi sono spiegato male”. Sinceramente non capisco a quale sceneggiata si riferisce e soprattutto a quali giustificazioni. La invito a leggere nuovamente quello che c’è scritto sopra visto che c’è scritto tutto tranne quello che lei dice. Non ho bisogno di giustificarmi con nessuno, soprattutto non è stata fatta nessuna fuga, le posso garantire che non sono il tipo che scappa, usa questi termini perché probabilmente non mi conosce, come io non conosco lei che si firma con il solo nome. Devo aggiungere che quando in passato cadeva il numero legale non mi sono mai scandalizzato, come non mi scandalizzo ora, neanche se dovesse cadere ad ogni consiglio. Queste cose fanno parte della politica, ed io sono un politico, non sono né un benpensante, né un dipendente Comunale, né un burocrate. Per me l’importante è fare politica, dare voce ai cittadini che mi hanno votato e soprattutto fare il possibile per risolvere i problemi del territorio. Se per fare questo serve far cadere il numero legale e soprattutto viene fatto come gesto politico, che ben venga questo gesto. Il marcio della politica, a mio avviso, non è di certo questo. Le ribadisco che NON HO PARTECIPATO AL VOTO (lei afferma invece che sono scappato e non o fatto il mio lavoro fino in fondo) e su richiesta del Presidente del Consiglio sono stato costretto ad abbandonare l’aula, però le posso garantire che sono rimasto in Municipio fin dopo la chiusura dei lavori, circa 16.15, dalle 10.00 del mattino, senza aver fatto neanche pausa pranzo.
Per sua informazione le garantisco che prenderò lo stesso gettone di presenza rispetto a chi è andato via già nella mattinata e sicuramente prenderò a fine mese lo stesso compenso (molto scarso con tutto quello che facciamo) rispetto a chi non è venuto per niente quel giorno. Ripeto, gli scandali della politica non sono di certo questi.
Per sua informazione le anticipo che Martedì prossimo non parteciperò nuovamente al voto così come ho già fatto. Questo a conferma che la battaglia la faccio fino in fondo. Nulla toglie che se per qualche motivo decidessi di cambiare idea lo posso fare e non devo tener conto a nessuno.
Ribadisco ancora una volta che condivido i contenuti del documento ma aggiungo che è troppo ambiguo per essere votato. Si chiama Ordine del Giorno ma di fatto nel risolutivo diventa una Risoluzione (le garantisco che non è cosa di poco conto), viene presentato con un oggetto che non è completamente corretto e soprattutto non dice in che modo fare e/o istituire i matrimoni nella Torretta. Il mio compito è di fare opposizione e voglio farla in modo costruttivo. Se chiederà l’estratto degli interventi PDL dell’ultimo Consiglio potrà vedere che da parte nostra è stato fatto il possibile per migliorare il testo (opposizione costruttiva). Sono stati presentati una serie di emendamenti da parte del collega Erbaggi che puntualmente la maggioranza ha provveduto a bocciare (forse è passato sono uno se non ricordo male). Noi abbiamo fatto il possibile per costruire qualcosa, la maggioranza non ha voluto sentir ragione. Visto che hanno i numero, per quello che mi riguarda possono anche approvarsi il loro documento non corretto.
Per questa questione non c’è indicazione di voto come gruppo politico, quindi Martedì prossimo ogni Consigliere PDL voterà secondo coscienza.
@Robin Hood
La richiesta fatta da noi, di trasformare il documento in Proposta di Risoluzione per inviarla al vaglio delle commissioni serviva anche per questo. Per aprire un dibattito più ampio ed accogliere anche eventuali altre proposte. Per questo ribadisco che un tema così importante, che decide le sorti della Torretta per il futuro, non può essere deciso con un “Ordine del Giorno” che non passa in commissione e limita il dibattito in Consiglio.
Grazie Consigliere Mocci, era proprio quello che volevo sentire.
Mocci così è tutto più chiaro e mi fa piacere che ci sarà libertà di voto dentro il pdl. quando dicevo perché non si scandalizzava quando il pdl faceva cadere il consiglio non lo chiedevo a lei ma a chi ha iniziato per primo la caciara basta guadare il primo commento di chi è , chi è che parla di persone poco serie!
@ Francesco, se lei è un “nuovo adepto” del blog, allora lascio perdere le sue provocazioni puerili, ma se invece è un frequentatore da molto tempo, allora vada indietro di qualche anno, e vedrà chi faceva veramente la “caciara” : non ho capito perché prima ognuno poteva alzare la voce come voleva contro l’amministrazione di centrodestra senza essere tacciati di “caciara”, mentre se oggi un cittadino, LEGITTIMAMENTE , fa delle osservazioni all’attuale amministrazione di centrosinistra, arriva subito il soccorso rosso che cerca ossessivamente di zittirlo in modo a volte ridicolo. Pensate forse di essere immuni alle critiche ?? o pensate che solo la sinistra può protestare ?? Come già dicevo in un altro post, se lei e i suoi rappresentanti in municipio, non siete abituati a sostenere le critiche , che con quest’andazzo arriveranno a valanga, allora sarebbe meglio per voi iniziare ad allenarsi…
p.s. : spero in futuro di non tornare più sull’argomento, altrimenti, come usano fare i sinistrati per convenienza , inizierò ad appellarmi alla libertà d’opinione sancito dalla Costituzione Italiana.
Oggi alla “passeggiata” all’Inviolatella (60 persone) casualmente si è parlato della destinazione della Torretta di Ponte Milvio; sapere che la si vuole destinare ai “commiati” ha sconvolto tutti i partecipanti (anche quella dei matrimoni non è sembrata una felice idea).
Forse è il caso che ascoltate di più i cittadini.
la libertà d’opinione sancita dalla costiuzione, caro Nico, è disattesa da sempre per alcuni….