Abbiamo appreso con piacere dei recenti interventi sulla pista ciclabile che da Ponte Milvio conduce fino a Castel Giubileo; una notizia, quella diramata dall’assessore all’ambiente Marco Visconti, che siamo andati subito a verificare allo scopo di capire qual è stata l’entità dei lavori. Ci siamo recati nello stesso tratto che avevamo segnalato tempo fa come molto degradato e a “luci rosse“, essendo utilizzato, grazie ad alcune aperture nei varchi, dalle prostitute.
Qui abbiamo trovato alcuni operai intenti al taglio delle canne che circondano il tracciato. Ci hanno confermato di essere al lavoro per conto dl Comune e che ripuliranno, in tre mesi, l’intera pista fino a Castel Giubileo: sembra, a loro dire, che gli interventi siano la conseguenza di due brutte cadute provocate dalla presenza delle vegetazione bagnata sul manto asfaltato. Un uomo è caduto dalla bicicletta mentre una signora è addirittura ruzzolata lungo l’argine.
Il breve tratto che abbiamo “controllato” è stato ripulito dalle erbacce e dalle canne che in parte rendevano problematico il passaggio anche se le condizioni di degrado permangono: barriere metalliche divelte o mancanti, rifiuti e preservativi dappertutto, auto parcheggiate sulla pista.
Si è proceduto anche a riparare, con asfalto e tintura, le innumerevoli fessure; certo questi rattoppi grossolani non saranno la gioia dei pattinatori ma d’altra parte i danni possono essere eliminati solo rifacendo l’intero manto della pista e attualmente non crediamo ci siano le risorse necessarie.
Siamo rimasti piuttosto sbalorditi invece dalla presenza di un cavo della corrente che, evidentemente a causa del maltempo, si è pericolosamente abbassato e ora si trova ad una altezza di circa 1,60 cm. Il grosso cavo attraversa la ciclabile da una parte all’altra: una ghigliottina per ciclisti distratti!
Certo rimane ancora molto da fare ma vedere quegli operai al lavoro ci ha un po’ rasserenato gli animi: come il Candido di Voltaire abbiamo lasciato la pista quasi soddisfatti.
Francesco Gargaglia
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vi consiglio di intervistare i ciclisti che la percorrono per sapere cosa pensano della pista ciclabile.da non dimenticare che la ciclabile e’ interrotta da una strada e nel suo percorso trova ben tre strutture metalliche a fare da ostacoli.diciamo che come pista declathon e’ piu’ adatta……
ma molti si precipiteranno a dire :che volete e’ gia’ tanto che ne hanno fatta una, insomma come al solito ci si deve accontenare del “contentino”, delle briciole.
ora mi domando:ma in germania sarebbe stato possibile e soprattutto accettato, un siffatto lavoro?