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Inviolatella Borghese, al via i lavori per il parco pubblico

Galvanica Bruni

apertura.jpgI lavori per la realizzazione di un parco pubblico all’interno dell’Inviolatella sono finalmente iniziati. L’importo per la “riqualificazione a verde pubblico e forestazione” è stato fissato in circa 110.000 Euro e se non ci saranno intoppi il parco aprirà al pubblico già ai primi di dicembre: un fatto importante che corona un sogno portato avanti con infaticabile impegno dal  Comitato Cittadino per il XX Municipio e dalle associazioni locali.

L’area a destra di Via dell’Inviolatella Borghese verrà non solo sistema ma anche rimboscata con oltre 300 piante e con una lunga siepe e al suo interno sarà creato un itinerario con piazzole di sosta.

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Un addetto ai lavori ci ha spiegato nel dettaglio cosa avverrà; come prima cosa verranno incanalate le acque delle due sorgive e verranno realizzate due fontane o fontanili.

Tutta l’area verrà recintata con una palizzata in legno così come verrà isolata l’area del fabbricato esistente (quello che l’Ente Parco di Veio da anni va chiedendo per destinarlo ai guarda-parco) dove potranno trovare sistemazione i cavalli e i piccoli asinelli originari del Monte Amiata.

La zona inoltre vedrà la piantumazione di centinaia di alberelli e nella parte centrale verrà costruito un ponticello in legno che scavalcherà il minuscolo fosso originato dalla sorgente e dalle acque piovane.
Dovrà inoltre essere sistemato l’accesso dove dovrebbe trovare posto anche un piccolo parcheggio.

Il Parco Pubblico dell’Inviolatella sarà, insieme a quella di Via di Villa Lauchli, la seconda “area verde” messa a disposizione della cittadinanza e dei residenti della Cassia e di Vigna Clara; resta in ballo la terza area, quella di sinistra, che si vorrebbe “parco naturale” (l’area è usata dai comitati ogni anno per organizzare “la giornata dell’Inviolatella” ed è già molto frequentata in quanto non presenta criticità).

I lavori in corso potrebbero essere l’occasione per intervenire anche su altri due fronti: il collegamento con il Parco Didattico di Via di Villa Lauchli e la sistemazione dell’area di Via Fabbroni.

Il collegamento con l’area di fronte all’Istituto Marymount potrebbe essere facilmente realizzato sfruttando il cavalcavia sotto la Cassia Nuova mediante una passerella in legno; in questo modo sarebbe possibile passare da un parco all’altro senza dover ricorrere all’auto.
Oggi quel cavalcavia dove sotto passa il fosso dell’Acqua Traversa, più volte ripulito e bonificato, serve da tetto ai simpatici asinelli.

In Via Fabbroni invece c’è una lunga striscia di terreno usata da senza tetto che potrebbe essere trasformata in un comodissimo parcheggio; la realizzazione di un piccolo ponte in legno permetterebbe ai cittadini di scavalcare il fosso dell’Acqua Traversa e di entrare nel parco da quel lato.
Con queste due soluzioni il problema parcheggio sarebbe definitivamente risolto.

Francesco Gargaglia

riproduzione riservata – proprietà EdiWebRoma

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12 COMMENTI

  1. un sogno che si avvera dopo trenta anni di impegno!
    e grazie a Francesco Gargaglia per darci modo di poter seguire i lavori anche senza recarsi sul posto.

  2. Alla gentile signora Lella V. che vorrebbe pubblicare alcuni commenti su questo articolo e che non vedendoli ne aggiunge altri pensando che VCB la stia censurando, desideriamo ricordare che la prima regola – come chiaramente indicato qui sotto – è presentarsi con un indirizzo mail valido ed esistente.
    Poichè il sistema di posta ci dice che il suo indirizzo non risponde a tali requisiti (“Requested action not taken: mailbox unavailable”) per coerenza con le “regole della casa” non possiamo pubblicarli.
    Chiediamo scusa ai lettori per questo intervento, ma non avevamo nessun altro modo per rispondere alle sollecitazioni della nostra lettrice.
    Buona giornata
    La Redazione

  3. VCB qui sbagliate Voi , io ho letto i commenti della signora ed anche se può aver digitato male il suo indirizzo o altro non è corretto che voi li cancelliate anche perchè erano perfettamente a norma e riscontravano l’opinione di molti lettori. Non mi siete piaciuti, bisogna saper valutare.

  4. Gentile Kris, ci spiace non esserle piaciuti ma queste solo le regole della casa: chi vuole commentare i nostri articoli deve lasciare traccia della sua identità tramite un indirizzo mail valido e operativo. Non possiamo né vogliamo transigere ed è chiaramente indicato sotto il box dei commenti. Ci spiace che anche oggi la signora in questione stia postando altri commenti sempre con lo stesso indirizzo mail inesistente. Anche questi non saranno pubblicati. Dura lex sed lex, almeno sulle nostre pagine.
    Cordialmente ,
    La Redazione

  5. Concordo con kris, mi sembra un modo troppo fascista il vostro molto dittatoriale mentre questo sito dovrebbe essere libero di pensiero cosi perdete lettori ed inutile aggiungere altre risposte di orgoglio con frasi in latino.

  6. Voglio pensare che il sig. Kris non abbia letto l’avviso che informa le condizioni (peraltro minime) a cui deve sottostare chiunque intenda vedersi pubblicato un proprio commento su quella che non è “CASA SUA” e che quindi in perfetta buona fede sia arrivato a scrivere che i commenti della sig.ra Lella V. “erano perfettamente a norma”: diversamente, dovrei pensare che si stia comportando non solo come il peggior sordo che non vuol sentire, ma anche come chi non vuole prendersi nemmeno la responsabilità di essere se non altro lui a farci conoscere i commenti della sig.ra Lella V. che dice di aver letto e che “riscontravano l’opinione di MOLTI lettori” (4 in tutto, compresa la sig.ra Lella V., al momento in cui ha voluto dire la sua).
    Riporto volutamente il seguente passo delle regole che la Redazione di questo sito chiede giustamente di rispettare: “Per l’inserimento di un commento è necessario digitare il proprio nome ed indirizzo di posta elettronica. VignaClaraBlog.it si impegna a non rivelare a terzi tale indirizzo, FATTE SALVE EVENTUALI RICHIESTE DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA. L’inserimento di un commento avviene sotto la diretta responsabilità dell’autore dello stesso”.
    Fino a prova contraria ed a scanso di ulteriori equivoci VignaClaraBlog.it è un sito di proprietà di chi lo cura con tanta passione e fatica ogni giorno e non certo di chi ci naviga comodamente seduto da casa sua, divertendosi a inserire commenti che spesso arrivano a disprezzare se non a vanificare lo stesso lavoro dei redattori e l’ottimo servizio pubblico che offrono quotidianamente: caso mai qualcuno voglia ancora far finta di non aver capito, lasciar pubblicare commenti scritti da chi non abbia lasciato traccia della sua identità tramite un indirizzo mail valido e operativo comporta comunque per la Redazione una corresponsabilità che rischia di farle subire anche una condanna come quella inflitta al Direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti.
    Nascondersi quindi dietro un comodo anonimato pretendendo addirittura come propria “regola” di non essere nemmeno individuabili è indice quanto meno di maleducazione e di arroganza.
    Al sig. Marco A. che non solo concorda con Kris, ma si permette di lanciare contro la Redazione una accusa (a cui dà seguito nel commento ad altro post il sig. Strix) ed arriva a sostenere addirittura che “questo sito dovrebbe essere libero di pensiero cosi perdete lettori”, mi sento di chiedere se non gli sembra che proprio il suo sia invece “un modo troppo fascista” e “molto dittatoriale”, dal momento che dimostra di stare scambiando la libertà di pensiero, così come la democrazia, con la libertà di fare tutto quello che gli pare, fregandosene altamente del minimo delle regole che gli si chiede di rispettare per entrare in casa d’altri.
    A mio giudizio il sig. Marco A. ha dimostrato (anche se in perfetta buona fede) lo stesso grado di rispetto delle regole in termini non solo di metodo, ma anche di merito, preferendo anche lui come Selly un parco pubblico con l’illuminazione notturna, le fontanelle ed un sottopassaggio (e perché non anche un chiosco bar).
    Probabilmente entrambi ignorano che l’Inviolatella, oltre a ricadere dentro il parco regionale di Veio, è stata destinata dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) a “Paesaggio naturale di continuità”, continuità che non si garantisce di certo trasformandolo nel “parco urbano” che vorrebbero ingenuamente insieme a chissà quanti altri e che va comunque assicurata nel rispetto delle “regole” dettate dall’art. 23 delle Norme del PTPR: consente esclusivamente “interventi di recupero dei valori naturalistici del paesaggio” che tutti sono OBBLIGATI a rispettare, volenti o nolenti, compresi Kris, Marco A. e forse anche la sig.ra Lella V..

  7. Gentile Sig. Bosi, forse ho letto o capito male le sue parole ma io non ho dato seguito ad un bel niente. Volevo solo mettere in evidenza come l’accusa di “fascista” viene sparata con grande facilità e disinvoltura anche quando non ci azzecca niente. Magari a qualcuno, sentirsi chiamare così, può far piacere…..ad altri no.

  8. Gentile Sig. Strix, prendo atto della sua precisazione che ha voluto fare sostenendo di non aver dato seguito ad un bel niente.
    Io ritengo di avere oggettivamente parlato della “accusa” di Marco A. “a cui dà seguito nel commento ad altro post il sig. Strix” proprio perché nel suo commento delle ore 21,07 del 26.11.2012 lei ha testualmente chiesto: “Cara Redazione e come la mettiamo adesso con questa accusa di Marco A. che dice che avete un modo “troppo fascista” di far rispettare le regole?”.
    Lei ha sempre testualmente commentato:” Secondo me vi faranno oscurare il blog…..peccato!”.
    Considerato che tutto questo non si sarebbe sognato di scriverlo se Marco A. non avesse scritto nulla, se tutto questo non é aver dato seguiito al suo commento mi dovrebbe cortesemente spiegare cos’altro é.

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