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Scuole, aspettando una mensa al Villaggio Olimpico

Galvanica Bruni

image.jpgQuella della mensa della scuola primaria Villaggio Olimpico è una storia infinita come se ne sentono anche troppe: mesi e mesi per indire gare d’appalto, lavori rimandati più volte per negligenza o incompetenza, e gli studenti di una scuola a tempo pieno obbligatorio – quindi tenuta per legge a fornire un servizio mensa – che dal marzo 2011 si trovano a dover mangiare in aula, nell’atrio o in palestra. Il 25 settembre i genitori degli alunni si sono riuniti per discutere dell’ennesimo rinvio, fare il punto della situazione e decidere le azioni di protesta da intraprendere.

Dopo l’abbattimento della vecchia palestra nell’aprile 2011 (causa amianto), le cose hanno preso subito una brutta piega: dei problemi di accatastamento hanno ritardato la chiusura della Conferenza dei Servizi, l’assegnazione dell’appalto e l’approvazione del progetto.
La gara d’appalto viene finalmente indetta mediante procedura negoziata, e si conclude il 17 febbraio 2012; è il 23 marzo 2012, a quasi un anno dall’abbattimento della vecchia mensa, che l’U.O.T. (Unità Organizzativa Tecnica) del II Municipio consegna l’area del cantiere alla ditta Futura Costruzioni.

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Inizio dei lavori? No. Nulla si è mosso, se non i genitori per protestare, a giugno ecco la sorpresa: per iniziare i lavori non basta solo depositare il progetto al Genio Civile, ma serve aspettarne il parere favorevole; un dettaglio che in qualche modo era sfuggita Ufficio Tecnico del Municipio. Ottenuta da parte dell’impresa una sospensione dei lavori, viene fissata una nuova data per la consegna ufficiale: l’11 settembre 2012.

Se questa data è stata rispettata? Ovviamente no, e al loro ritorno a scuola i bambini sono tornati a mangiare nell’atrio. Il motivo: la ditta, Futura Costruzioni, ha sospeso – in accordo, sostiene, con l’ Ufficio Tecnico del Municipio – l’ordine della struttura lamellare che una ditta subappaltatrice avrebbe dovuto fornire. Ditta che nel frattempo ha preso altri ordini; di conseguenza la nuova data per il termine dei lavori è il 31 gennaio – sempre che il pasticcio non si aggravi.
L’Ufficio Tecnico del Municipio, infatti, nega di aver prescritto modifiche progettuali e di aver concordato con Futura Costruzioni la sospensione dell’ordine; di conseguenza nega la sospensione dei lavori, avvertendo alla ditta appaltatrice che applicherà le penali previste dal contratto e valuterà l’eventualità di altre azioni in caso d’inadempienza.

“Tra organo tecnico del Municipio e la ditta – è la denuncia dei genitori, riunitisi nello stesso atrio dove i loro figli si trovano a pranzare – si sono accumulati tanti errori che hanno ritardato i lavori fino a questo punto. Si sono coperti a vicenda, degnandosi di darci spiegazioni per i continui ritardi solo quando abbiamo protestato con forza, e adesso litigano tra di loro rinfacciandosi le responsabilità.”

Oltre alla comprensibile rabbia, c’è anche parecchia preoccupazione: se la faccenda finisse in causa si potrebbe dover aspettare anni per avere una mensa, e sarebbero gli studenti a pagarne le conseguenze. “La nostra priorità è ridare ai nostri figli un posto idoneo dove mangiare. Se davvero quest’ordine è stato effettuato, consenso del Municipio o meno, allora forse c’è una possibilità che almeno quest’ultima scadenza venga rispettata. Dobbiamo esigere di sapere come stanno le cose.”

Una delle prime cose discusse nella riunione è stato l’avviso consegnato oggi ai genitori, firmato dal Presidente del Municipio II Sara De Angelis e dall’Assessore alle Politiche Educative e allo Sport Gloria Pasquali, volto a proporre delle alternative temporanee alla mensa e alla palestra – al momento utilizzata per la consumazione dei pasti dai bambini della scuola materna – e alcune agevolazioni “a compensazione del notevole disagio”.

Ma la lettera, protestano i genitori, contiene informazioni del tutto scorrette e proposte difficili da mandare giù. Innanzitutto, nell’avviso si parla di una compensazione per il disagio. Che tipo di compensazione?
Il Municipio II, leggiamo, ha deciso di “promuovere e rendere gratuiti i laboratori d’inglese in programma durante l’orario scolastico, laboratori finora a carico delle famiglie.”

“Questo non è vero – sbotta più di un genitore – i laboratori sono già gratuiti, cosa stanno dicendo?”
Si parla poi della mensa: l’avviso comunica che è stata “presa in considerazione” l’idea di utilizzare la palestra come mensa da riservare agli studenti della scuola materna.
“Come sarebbe, presa in considerazione? – chiedono i genitori – I bambini della materna già ci mangiano, in palestra. Ma lo sanno come stanno le cose?”

Già, la palestra: ora che è adibita a mensa di fortuna per i bambini della materna, dove si faranno le lezioni di educazione fisica? L’avviso parla di un “progetto sportivo-educativo” di promozione di diverse discipline sportive, con incontri settimanali da cinquanta minuti ciascuno da tenerci nel cortile della scuola, in collaborazione con l’Associazione sportiva GAP Sport.
Un’offerta che non va giù a molti. Il campetto di fuori è inagibile, è il commento generale: dove li praticheranno, questi sport? D’inverno, poi, quando farà freddo e magari pioverà, ne avranno modo? E i bambini della materna?

Il colmo arriva però alla fine dell’avviso: un ultimo paragrafo dalla punteggiatura discutibile con un contenuto altrettanto discutibile. “Le recenti polemiche e strumentalizzazioni, attuate da alcuni, su questa vicenda ci portano a riconsiderare le modalità di comunicazione fin ora adottate, pertanto, chiunque sia interessato a ricevere ulteriori informazioni o ragguagli a proposito è invitato a rivolgersi esclusivamente alla Presidenza del Municipio II.”

“È davvero grave leggere una cosa simile – è il commento di uno dei rappresentanti – non può essere trattato come un problema individuale. Non lo è, ci siamo dentro tutti. Qualsiasi soluzione proposta deve essere discussa, non si possono avanzare offerte per poi invitare chi è interessato a discuterne in privato.”

Insomma, un avviso con proposte e compensazioni – o presunte tali – che hanno spinto i genitori riunitisi a decidere di scrivere una lettera aperta al Presidente del Municipio II De Angelis per spiegare tutti i motivi per cui i contenuti dell’avviso li hanno lasciati quantomeno perplessi.

Non è stata la sola decisione presa nel corso dell’incontro: tra le altre cose è stata approvata la proposta di pagare solo metà del conto della mensa con riserva, di affiggere uno striscione all’esterno della scuola con la data dell’ultimo pranzo che i bambini hanno potuto consumare in una mensa, di mandare una delegazione al Consiglio Municipale giovedì mattina.
I genitori della scuola primaria Villaggio Olimpico, insomma, non hanno la minima intenzione di arrendersi e continueranno a farsi sentire finché i loro figli non potranno sedersi, di nuovo, a mangiare in una mensa. Si spera entro il 31 gennaio prossimo.

Alessandra Pacelli

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