Home AMBIENTE Affissioni abusive, vero disvalore mai più abitudine consolidata

Affissioni abusive, vero disvalore mai più abitudine consolidata

Galvanica Bruni

Assocommercio RomanordRiceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta di AssoCommercio Roma Nord sul femomeno delle affissioni abusive: Come associazione del nostro territorio Romanord, troppe volte noi negozianti spinti dalla novità di riscoprirci, nella nostra quotidianetà, capaci di divenire tutori della nostra, se pur esigua ma importante, parte di mondo ci siamo trovati ad inviare materiale fotografico che dimostrava l’assurdità del posizionamento di taluni impianti pubblicitari, che poi dopo le opportune verifiche degli organi preposti sono, in molti casi risultati abusivi o collocati in maniera non conforme alla norma.

In altre occasioni, oltre educare la nostra categoria al decoro ed alla pulizia quotidiana del nostro fronte ed al corretto smaltimento degli imballi e dei rifuiti in tutti i nostri centri commerciali naturali, ci siamo arrampicati sulle scale per mettere in atto quella sanatoria basica del decoro urbano che deve muovere i suoi primi passi dall’impegno del singolo, spalando la neve per esempio o liberando da piccole affissioni di ogni tipo ( vendesi ed affittasi a profusione, pulisco cantine, piccoli traslochi, cani e gatti smarriti ed altro..) lampioni, muretti e segnali stradali, cercando con forbici e pochi altri attrezzi, di dare un esempio di civiltà a costo zero. Tutto senza clamore o magliette e cappellini logati, senza l’AMA che supervisionava un intervento “spontaneo” ma solamente per far capire che prima di lamentarsi, qualcosa si può fare ed ognuno di noi ha il dovere di farlo ( le foto scattate amatorialmente servono a ricordarcelo ).

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Oggi abbiamo capito che forse possiamo fare di più per accrescere in tutti noi il senso di rispetto ed affezione alla nostra città e cogliamo l’occasione per comunicare la recente apertura del sito SegnalaRoma Nord dedicato ad ogni tipo di segnalazione dei cittadini che prende le mosse dal nostro territorio, ma  riproducibile in ogni altro territorio della città, per dare uno strumento pratico a tutti i cittadini attivi che possono inviare le proprie richieste di intervento alle amministrazioni preposte, ma ancora, pensiamo che l’esempio debba partire da chi ci amministra ed anche da chi ha potere comunicativo e mediatico, in special modo da coloro i quali rappresentano qualcosa per la collettività, politici per primi, prima di tutti gli altri.

Abbiamo iniziato e pubblicato su SegnalaRomaNord una raccolta di fotografie di manifesti abusivi e/o illegali, corredate dal loro posizionamento urbano, per proporle come esempio per tutti, di ciò che non solo non è virtuoso e quindi non deve essere emulato, ma dal momento che grazie al decreto milleproroghe coloro che sono i committenti possono godere di sanatoria, quindi non pagano neanche la sanzione, per lo meno noi che siamo coloro che dovrebbero recepire la comunicazione o l’informazione di quella specifica azione di quel committente, al momento opportuno, ci ricorderemo di lui se è un politico in lista alle prossime ed imminenti elezioni, se è un sindacato al futuro tesseramento, se è un cantante non compreremo il biglietto di un suo concerto, se è un marchio che vende sottocosto non acquisteremo la sua merce e così via, per ogni sorta di messaggio abusivo che ha imbrattato i nostri muri.

Quello che abbiamo già monitorato nella nostra indagine è indicativo di un disvalore comune a tutti gli schieramenti politici da destra a sinistra passando per le minoranze, oltre che agli altri soggetti di cui sopra, ma tutti ugualmente si trincerano asserendo che la cattiva gestione delle affissioni non è imputabile a loro ma all’affidatario del mandato affissivo. Ormai la Corte di Cassazione sentenza n.13770 del 12.06.09 al riguardo è stata chiara (..il committente dell’affissione è solidamente responsabile come l’autore materiale dell’affissione abusiva…) Ecco perchè oggi la nostra denuncia vuole provocare qualcosa di diverso e positivo, innestare un processo virtuoso che non si limiti a consegnare alla pubblica gogna la faccia o il nome di qualcuno, ma speriamo, serva ad innescare un processo inverso che sfoci in una autocensura di un atto illecito. Chiediamo in primis appunto ai nostri politici, che DEVONO dare l’esempio migliore attraverso ogni azione, di farsi promotori della riqualificazione e della pulizia delle aree offese da un loro manifesto, magari, erroneamente incollato da terzi. Fare tesoro delle comunicazioni man mano segnalate dai cittadini e magari oggi, iniziare subito, da quelle che vi abbiamo inviato.

Perchè oltre l’offesa al decoro, al disvalore ambientale ed alla mancanza di rispetto per il bene altrui, non ricada su i romani un maggior onere economico per la collettività, quello della gestione per la pulizia di tali abusi e del ripristino della legalità.

Al Sindaco Alemanno, che con coraggio ha oscurato manifesti abusivi di importanti esponenti della sua stessa coalizione, o peggio nel nostro caso, di cariche istituzionali del governo della città e del municipio, imponga loro di provvedere a loro spese, per ripulire velocemente tutto ciò che per loro conto è stato imbrattato e chieda di fare la stessa cosa a tutti i capigruppo del Campidoglio.

Unico intervento che come cittadini potrebbe aiutarci a recuperare un rapporto fiduciario con coloro i quali altrimenti, rimarrebbero affissi nell’ immaginario della nostra memoria come soggetti politici da non votare, come cantanti da non ascoltare, tante manifestazione imperdibili alle quali non partecipare, mai.!

Giovanna Marchese Bellaroto
Resp. CNAcommercio

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