Home ATTUALITÀ Pica (SEL): ecco come sono gestiti i servizi sociali nel XX Municipio

Pica (SEL): ecco come sono gestiti i servizi sociali nel XX Municipio

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

“Due scuole del territorio si sono impegnate a realizzare un progetto sulla mediazione culturale, senza chiedere nessun tipo di finanziamento al XX Municipio, anzi elaborando tutto il progetto per non gravare sulle casse del Municipio XX, chiedendo solamente la firma del Presidente del Municipio XX sul protocollo d’intesa. Un fatto che ha dell’incredibile!” dichiara in una nota il capogruppo SEL del XX Municipio, Alessandro Pica che così prosegue.

“La delegata del Presidente Gianni Giacomini alle Politiche Sociali, Clarissa Casasanta, non comprendendo il significato di protocollo d’ intesa e non essendo in grado di sostenere un confronto in commissione ed in Consiglio, ha pensato bene di scrivere ai consiglieri una nota che dimostra la sua ignoranza sul tema; leggendo bene la lettera qui allegata – incalza Pica – salta subito agli occhi il modo in cui vengono gestiti i servizi sociali nel Municipio Roma XX. La parola più ricorrente ed importante nella nota è “finanziamento“, e si conclude con una frase che poco a che fare con la buona politica, con toni che in questo municipio  – conclude il consigliere SEL – stanno diventando troppo frequenti.”

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9 COMMENTI

  1. Mi aspettavo che il Cons. Pica rispondesse nel merito ! ma ancora volta sono costretta a prendere atto del fatto che nessuno dei consiglieri è stato in grado di replicare a quelle osservazioni . La verità è che viene proposto un protocollo d’intesa che vede tra i firmatari una serie di organismi e soggetti privati di cui non viene definita neanche la natura giuridica
    La firma del Municipio Roma XX , non serve per realizzare il progetto di cui parla Pica , progetto che non è mai stato allegato, e che gli Istituti Scolastici in virtù dell’autonomia scolastica, possono realizzare quando e come vogliono, ma è stata chiesta per avere un rapporto , di fatto , privilegiato rispetto ad altri istituti. Nelle varie richieste , la stampa di una pubblicazione prodotta dagli istituti , ovviamente nessuno si è preoccupato di quantificare i costi ed individuare una voce di spesa. Insomma, si dovrebbe firmare un protocollo dove non viene definito il ruolo che esercita il Municipio Roma XX , non viene definito il ruolo della Provincia di Roma , vengono inserite alcune associazioni non si sà con quale criterio, viene chiesto di far fronte ad un impegno di spesa ma non si definisce l’entità della spesa !
    Cons. Pica , questo protocollo , è stato impostato male e scritto peggio.
    Lei è in grado di confutare le osservazioni che ho fatto ?

  2. Cara signora Clarissa avrei voluto rispondere nel merito non sul blog ma nelle sedi opportune,come le commissioni consiliari dove quando più di dieci consiglieri di tutte le forze politiche si sono confrontati dalle 09:00 alle 11:30 trovando con il dibattito una soluzione comune. Poi alle 11:30 lei, con due ore e mezzo di ritardo, è arrivata in commissione dichiarando la sua contrarietà perché convocata come consigliera e non come delegata al sociale; poi arrabbiata si è fatta ripetere tutto, ha insultato me, il consigliere Scipione e l’assessore Perina, ha detto no ed è uscita per correre dal Presidente Giacomini: finito così il suo contributo.
    Sempre lei signora Casasanta si e’ opposta in consiglio alla risoluzione fuori sacco senza spiegare il perché, salvo poi fuggire nel consiglio successivo dove si e’ aperto il dibattito sul protocollo, poi lei, illuminata e superiore a tutti gli altri 24 consiglieri, non viene in commissione ma scrive una lettera dove ci spiega che non abbiamo capito nulla.
    Oggi viene in consiglio senza sapere quale argomento ci fosse al primo punto dell’ordine del giorno, alla richiesta del presidente Ariola di interventi lei era impegnata a truccarsi e non e’ intervenuta e il protocollo e’ stato votato all’unanimità .
    Cara signora Clasasanta le ripeto lei non conosce il significato di protocollo d’intesa, l’unico impegno del Municipio XX e’ di chiedere ad altre istituzioni una copia della Costituzione e la stampa di un libretto informativo tutto qui, ma la cosa piu’ triste e’ l’ultima frase della sua missiva che come si legge legge e’ un brutto messaggio.
    Mia nonna mi diceva sempre se dieci persone che la pensano diversamente sono d’accordo e tu no , nipote mio impara ad ascoltare, perché forse sei tu che sbagli …ascolta, ascolta!

  3. Consigliere Pica , ancora una volta non è stato in grado di replicare alle osservazioni che io ho messo nero su bianco, lei risponde solo con un politichese di basso livello . Le ricordo che chi ha l’abitudine di rivolgersi ai blog, (forse perché ha un bisogno spasmodico di visibilità) è Lei , mentre io, sono costretta semplicemente a risponderle. In commissione , sin da subito ho manifestato disappunto per un atto scritto e concepito male , e sin da subito ho fatto verbalizzare che avrei mandato le mie osservazioni per iscritto. Il punto è che Lei è abituato a fare chiacchiere e polemiche ad alta voce , per nascondere incapacità e poca conoscenza della materia. Oltre a ribadire ciò che ho già detto, la invito a rileggersi il protocollo creato solo ed unicamente per due istituti scolastici , non coinvolgendo tutti gli altri , aspetto discriminante nei confronti degli alunni degli altri istituti . Il protocollo coinvolge associazioni , selezionate non si sa come o da chi , e questo alla faccia della trasparenza … !!!!
    Come se non fosse sufficiente , al protocollo d’intesa non è stato allegato nulla in termini di documentazione ( statuto, professionalità utilizzate, eventuale accrediti degli organismi selezionati presso il Comune di Roma ) .
    Non capisco poi, la fretta di portare il documento in Consiglio come ” fuori sacco” , non capisco neanche il motivo per cui il Presidente del Municipio non è stato coinvolto in fase di elaborazione del documento pur essendo lui , l’unico deputato a firmarlo , e mi chiedo : come potrebbe firmare un protocollo d’intesa così incompleto e senza la relativa documentazione allegata ? Conoscendo il presidente , ti consiglio ( caro Pica) di fare meno chiacchiere e lavorare con maggiore precisione al fine di evitare questi errori. Non capisco perché , oggi , nonostante la mia nota scritta da lei citata, nessuno ha avuto la capacità di replicare nel merito evidenziando eventuali errori. Sento spesso parlare di democrazia, concertazione, condivisione , però in questo caso , non coinvolgendo gli altri Istituti Scolastici , selezionando non si sa con quale criterio poche associazioni, certamente la democrazia , la concertazione dalle opposizioni sempre nominata è venuta meno . Ripeto: alla faccia della trasparenza ! Non mi stupisco quindi che oggi il testo sia stato votato da 10 consiglieri su 25.
    E purtroppo, conoscendola, non mi stupisco neanche della sua demagogia.

  4. A questo punto consentiteci di leggere anche la bozza del Protocollo, così ci si fa un’idea più compiuta anche noi…

    Quello che comunque non capisco è questo invito a coinvolgere altri istituti scolastici e la relativa accusa di antidemocraticità (?). Che fine ha fatto l’autonomia scolastica? Serve solo a dire ai presidi “arrangiatevi” quando ci sono gatte da pelare? Mi riservo di commentare più compiutamente nel caso si possano avere maggiori informazioni, ma questa proposta di concertazione con altri istituti (che magari non condividono quella idea) mi pare forzata e un po’ inutile, anzi, potrebbe essere l’elemento che blocca tutto e impedisce la realizzazione dei progetti nelle due scuole che li hanno ideati.

    PS: con rispetto parlando, credo che sul modo di scrivere del Cons. Pica si possa dire tutto, tranne che sia politichese… E se devo essere sincero, nella nota ufficiale della Consigliera Casasanta, rilevo molte tracce di burocratichese, miste a un linguaggio stranamente informale, nonché un saltuario (e a volte inappropriato) utilizzo di un linguaggio giuridico-amministrativo. Forse è meglio continuare a discutere nel merito della questione, tralasciando gli attacchi sullo stile espositivo…

    Grazie

  5. Un professore che scivola sull’ortografia… non si dice burocratichese,ma burocratese…. mi consenta…. haahahahaahah

  6. Ha finito di ridere? Bene.
    A occhio direi che sono due neologismi lessicali recenti (brutti, ma efficaci) che possono utilizzarsi in modo alternativo. Il secondo – quello da lei citato – è forse più diffuso. Comunque guardi, correggo mettendoci le virgolette, così lo degrado a slang e (forse) lei si tranquillizza: “burocratichese”.
    Grazie per la segnalazione. Continui a monitorare, mi raccomando. E stia attento a quel tizio che si aggira su VCB e scrive stà e fà, anche se oramai sembra aver imparato, finalmente…

    Porti i miei saluti a Erbaggi.

  7. Egregio prof. si vede che nel suo vocabolario non esiste proprio dire “ho sbagliato”, non ci riesce proprio e si nota dalla sua piccata risposta… vuol dire cher non accetta nemmeno la battuta… stia bene e non mi saluti nessuno… ahhaahhahaa

  8. Assomiglia alla famosa lettera Totò Peppino e la “Malafemmina “….che, scusate se sono poche, ma settecentomila lire, punto e virgola, noi, noi ci fanno specie che quest’anno, una parola, quest’anno c’è stato una grande moria delle vacche, come voi ben sapete! Punto! Due punti!! Ma si, fai vedere che abbondiamo. Abbondandis in abbondandum. Questa moneta servono, questa moneta servono, questa moneta servono che voi vi consolate…..”

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