“Non è vero che alla stazione Tor di Quinto il servizio di vigilanza è stato ridotto”. Lo afferma l’ATAC in una nota replicando così alle dichiarazioni raccolte dalla stampa da viaggiatori e dalle addette alle pulizie che avevano denunciato nei giorni scorsi l’assenza di controllo nella sperduta stazione ferroviaria, già teatro di un tragico evento, nella quale, stando alle testimonianze, l’unica presenza saltuaria rassicurante pare essere, da metà giornata in poi, quella dell’autista della navetta.
Sia VignaClaraBlog.it (leggi qui) che, qualche giorno dopo, il quotidiano romano Il Tempo, avevano infatti dato spazio alle dichiarazioni di un’utente e delle addette alla pulizie che avevano denunciato l’avvenuta riduzione del servizio di vigilanza che, inizialmente presente fino alle 23, era stato drasticamente ridotto a metà giornata lasciando la stazione sguarnita soprattutto nelle ore buie, quelle più a rischio.
Ma all’ATAC non è andata giù e con una nota di questi giorni smentisce la notizia sostenendo di aver “proceduto a ottimizzare i turni del personale addetto alla vigilanza senza creare disagi in nessuna delle stazioni, compresa quella di Tor di Quinto”. Quanto riportato dalla stampa per l’ATAC non corrisponde dunque a verità “visto che la presenza di guardie giurate lungo l’intera giornata non è mai stata messa in discussione”.
L’Azienda fa sapere inoltre che “ha investito importanti risorse economiche nelle nuove tecnologie per la sicurezza che rafforzano significativamente il vecchio modello che prevedeva la sola presenza fisica degli operatori. A questi ultimi infatti, si affianca l’essenziale ruolo della centrale operativa di vigilanza che grazie a numerosissimi occhi invisibili presenti sul territorio, ossia dispositivi elettronici e telecamere di sorveglianza, consente di implementare un dispositivo di sicurezza all’avanguardia in grado di prevenire i fatti delittuosi invece di limitarsi alla loro repressione.”
A dare manforte all’ATAC Giorgio Ciardi, consigliere capitolino delegato alla sicurezza, che in una nota successiva dichiara: “L’impegno sul versante della sicurezza che questa Amministrazione ha messo in campo è stato costante sin dal primo giorno. Le azioni per implementare gli standard di sicurezza urbana sono state molteplici e fra queste rientra anche la presenza di guardie giurate nella stazione di Tor di Quinto teatro, nel 2007, del brutale omicidio della signora Giovanna Reggiani. Come ha evidenziato Atac nella sua nota, la presenza di personale di sorveglianza non è mai stata posta in dubbio. Sorprendono, quindi, in questa circostanza notizie di stampa che appaiono francamente frutto di un abbaglio”.
Qualcosa però non quadra.
Diamo atto all’ATAC di non raccontare cose non vere ma abbiamo altresì il dovere di riconoscere totale buona fede alla nostra lettrice che lo scorso 22 marzo ci aveva scritto “Quando sono scesa, l’unica persona presente era una signora addetta alle pulizie il cui turno di lavoro finiva alle 21. Era tutta sola e si faceva coraggio contando sulla saltuaria presenza del conducente del bus navetta che fa sosta per qualche minuto, davanti la stazione, fra una corsa e l’altra.”
Così come siamo portati a credere che un quotidiano come Il Tempo, prima di riportare la frase delle quattro addette alle pulizie “siamo le uniche a garantire una presenza fissa...” ne abbia verificato la veridicità.
Dov’è dunque la verità? Di solito è nel mezzo ma, in questo caso, dov’è il mezzo? (red.)
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anch’io ho notato che l’unica persona che e’ di turno la sera dalle 20,00 alla stazione di tor di quinto e’ la signora delle pulizie