Abbiamo dedicato la quinta giornata del Festival Internazionale del Film di Roma alla visione di due pellicole incluse nel concorso della selezione ufficiale: mentre “Magic Valley”, firmata dallo statunitense Jaffe Zinn, non mantiene le promesse di rappresentare il lato oscuro della sterminata provincia americana, invece l’horror scandinavo “BabyCall” è un ottimo lungometraggio nel quale il regista Pål Sletaune sa dosare sapientemente tensione ed inquietudini e la protagonista Noomi Rapace fornisce una prestazione che potrebbe valerle il Marc’Aurelio come migliore attrice.
MAGIC VALLEY
Il primo dei due film inclusi nel concorso della selezione ufficiale cui VignaClaraBlog.it assiste in questa quinta giornata del festival è “Magic Valley”, il lungometraggio firmato dal regista statunitense Jaffe Zinn.
La vicenda è ambientata a Buhl, una sonnacchiosa e minuscola cittadina rurale che si trova nel cuore dello stato dell’Idaho: un allevatore di salmoni trova tutti i suoi animali morti nel laghetto in cui li alleva e scopre che il responsabile è un suo vicino egoista, un anziano sceriffo pensa più alle sue necessità che all’adempimento del proprio dovere, due fratellini, giocando in un campo vicino casa, fanno una scoperta del tutto singolare, mentre lo studente liceale T.J. rimugina per tutto il giorno qualcosa…
Diciamo subito che questo film non ci è piaciuto: eccessivamente lento, poco interessante e non sufficientemente inquietante, come la musica, ben inserita ed appropriata, sembrerebbe invece suggerire. Le inquietudini che il regista intende rappresentare restano fuori dalla storia, i personaggi sono ordinari, il livello della recitazione è mediocre, lo stile registico preciso ma privo di originalità e di trovate ingegnose.
Ciò che inquieta davvero è l’ambientazione, il panorama, ossia la macchina da presa che spazia ed indugia sulla sconfinata provincia americana: ma la terra dura, i campi bruciati dall’estate appena trascorsa, le case con il giardino e la veranda e il bestiame non sono ascrivibili alle capacità del regista, che, peraltro, è giovane e, come si dice in questi casi, si farà. Alla prossima occasione!
Il film sarà proiettato ancora due volte: oggi alle ore 20 al cinema Embassy e domani alle 22.30 nella sala 4 del Moderno.
BABYCALL
Più tardi torniamo alla Sala Sinopoli dove è in programma un’altra prima di un film in concorso: stiamo parlando di “BabyCall”, una co-produzione tedesca, norvegese e svedese che vede protagonista Noomi Rapace, la nuova diva del cinema scandinavo che ha interpretato la hacker Lisbeth Salander nei lungometraggi tratti dalla trilogia Millennium di Stieg Larsson.
Questo horror racconta la storia di Anna (Noomi Rapace), che, insieme ad Anders, suo figlio di otto anni, per sfuggire al padre violento del bambino, si trasferisce in un luogo segreto all’interno di un gigantesco condominio. Anna ha paura che il suo ex marito possa scovarli ed acquista un babycall, ossia uno strumento elettronico che le consente di sentire i suoni ed i rumori che provengono dalla stanza in cui dorme Anders.
Dall’apparecchio però si ascoltano strani rumori che sembrano provenire da un altro appartamento dell’edificio. Nel frattempo, Anders incontra un suo coetaneo: perchè c’è del sangue su un disegno di Anders? Madre e figlio sono ancora in pericolo?
Questo film, a differenza del precedente, ci è piaciuto molto e per diverse ragioni. Il regista, Pål Sletaune, dimostra di aver imparato la lezione dai maestri dell’horror e confeziona un prodotto che inquieta e riesce ad essere spiazzante ed originale: in esso, infatti, riconoscerete diversi film, ma si tratta di citazioni rimasticate lungamente e poi fatte proprie, non di plagio. L’ambientazione norvegese regala alla pellicola una connotazione precipua e sono assolutamente giusti i tempi della narrazione. Si passa dal ritmo lento e meditato della prima parte a quello sempre più incalzante della seconda.
E, naturalmente, un grande plauso va all’interprete principale, Noomi Rapace, la quale riesce a rendere alla perfezione la complessità ed i tormenti del suo personaggio: davvero bravissima!
Dunque, un film di ottimo livello e ce ne rallegriamo perchè stavamo iniziando a preoccuparci dato che nel concorso della selezione ufficiale, tra le sei pellicole finora viste, avevamo apprezzato soltanto il delizioso “Hysteria” e l’intimista “The Eye of the Storm”.
“BabyCall” sarà replicato oggi alle 12 alla Sala Sinopoli e alle 22.30 al cinema Embassy.
PUPI AVATI
Siamo lieti di riferire che il regista bolognese, colpito da malore l’altro ieri pomeriggio mentre si trovava all’auditorium per partecipare all’evento in onore di Lelio Luttazzi, sta bene e non è stato sottoposto ad alcun intervento chirurgico.
I familiari, infatti, comunicano che si è trattato soltanto di uno scompenso cardiaco legato allo stress. Con ogni probabilità, il cineasta italiano sarà presente stasera all’auditorium per presenziare alla prima de “Il Cuore Grande delle Ragazze”, la pellicola inclusa nel concorso della selezione ufficiale della quale sono protagonisti Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti.
A domani sulle pagine di VignaClaraBlog.it per la cronaca della sesta giornata.
Giovanni Berti
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