Home AMBIENTE Ecomaratona a Cesano, coniugare sport ed ambiente si può

Ecomaratona a Cesano, coniugare sport ed ambiente si può

Galvanica Bruni

Una maratona per ricordare che sport e rispetto per l’ambiente possono convivere. Una manifestazione sportiva inserita nel contesto degli spazi verdi che in numero sempre minore sopravvivono nel caos delle grandi metropoli. Sono questi gli elementi alla base della seconda edizione dell’Ecomaratona, che si è svolta domenica 2 ottobre a Cesano sullo sfondo del magnifico Parco di Veio, oltre 15.000 ettari di verde immersi, in parte, nel XX Municipio.

L’appuntamento, fissato per le nove in piazza Francesco Caraffa, cuore dello storico borgo di Cesano, ha visto la partecipazione di quasi duecento appassionati: atleti professionisti o dilettanti con il desiderio di passare una domenica diversa, tutti consci del fatto che a contare in questa Ecomaratona sono il rispetto e la riscoperta dell’ambiente.

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Lo spiega a VignaClaraBlog.it Massimo Guidobaldi, organizzatore della manifestazione, che sottolinea “la volontà, soprattutto, di educare a un comportamento diverso. Questo tramite l’organizzazione di una gara che non è la classica corsa su strada. Fare una maratona in un parco naturale comporta una serie di condotte particolari, sia per gli organizzatori che per i partecipanti. Per fare un esempio: le segnalazioni del percorso sono state realizzate con vernice effimera, cioè biodegradabile”.

Ma come è stato scelto questo percorso, perché è stato scelto il borgo di Cesano come punto di partenza della maratona? “Prima di tutto già conoscevamo il posto perché alcuni membri dell’Associazione si allenano qui. Inoltre il Parco di Veio si presta perfettamente a questo tipo di percorso.”

Problemi particolari con l’amministrazione locale? “A parte una certa lentezza della burocrazia tipica del paese c’è stata un’adesione entusiasta da parte dell’Ente Parco di Veio che ringraziamo”.

Ci sarà una terza edizione? “Ci stiamo lavorando ma è ancora presto per dirlo. Ogni anno bisogna scegliere un percorso nuovo, e questo non è facile. Il XX Municipio si prestava in particolar modo proprio per la presenza del Parco di Veio, ma in genere non è facile trovare posti ideali come questo”.

La gara è stata divisa in due percorsi, uno più “leggero” di 10 chilometri, l’altro certamente più impegnativo di 42. La particolarità di quest’ultimo è quella di addentrarsi appieno nel cuore vero del Parco di Veio, e in ragione di questo non è raro imbattersi in incontri “particolari”.

Ce lo spiega Marco D’Innocenti, vincitore della 42 chilometri che ha percorso in tre ore, ventisei minuti e cinquantacinque secondi. Marco ha 36 anni, è ingegnere edile e viene da Subiaco. Corre da quando era bambino e ha già partecipato a diverse gare.

Ma in cosa consiste questo incontro particolare? “Più o meno a metà percorso, presso un viottolo ho visto che mi veniva incontro un piccolo toro. Mi sono fermato, anche perché dovevo necessariamente passare di lì. Dopo un po’ che stavo fermo mi sono fatto coraggio e ho proseguito. Evidentemente la cosa non è andata bene al toro che ha cominciato a inseguirmi, fino a quando non sono scivolato e lui mi ha incornato. Fortunatamente non mi sono ferito gravemente ma una cosa come questa non mi era mai successa, in genere può capitare di essere inseguiti dai cani, ma da un toro è un’assoluta novità”.

Insomma, rischi di un’Ecomaratona. “Per il resto – continua Marco – il percorso non presenta particolari difficoltà. Certo ha tutte le caratteristiche e quindi i disagi di un percorso inserito in un grande parco naturale, ma l’assistenza da parte degli organizzatori è stata costante”.

La prima donna a varcare il traguardo si chiama Maria Teresa Cannuccia, ha 35 anni e ha completato il percorso in quattro ore, quaranta minuti e cinquantacinque secondi. “Il percorso è difficile in quanto tecnico – ci racconta Maria Teresa – a livello muscolare richiede molta energia. Non è la prima volta che partecipo a una maratona ma lo faccio da sempre a livello amatoriale. Nonostante la difficoltà è stato bello vedere che lungo tutto il percorso c’erano persone dell’organizzazione che sostenevano e incoraggiavano i partecipanti, e nel complesso si è trattato di una buona organizzazione”.

E il livello di difficoltà, da uno a dieci? “Da uno a dieci, otto e mezzo!”.

Tra i presenti anche Massimo Pezzella, Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Veio. “Noi del Parco di Veio abbiamo subito abbracciato questa iniziativa importante sia dal punto di vista sportivo che da quello promozionale per l’Ente stesso. Perché oggi abbiamo portato oltre cento persone che non conoscevano il parco di Veio ad apprezzare questo magnifico patrimonio. All’interno di questo parco ci sono bellezze naturali che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero visitare.
Iniziative come l’Ecomaratona danno la possibilità di passare giornate diverse, con intere famiglie e a tutte le età, e di cimentarsi fisicamente, ma anche dal punto di vista mentale, in realtà naturali che non tutti conoscono e apprezzano nella giusta misura”.

Se l’intenzione dell’Ecomaratona era quella di richiamare l’attenzione dei partecipanti, dei curiosi, di quella parte dell’informazione che ha seguito questa giornata sull’importanza di unire sport e rispetto per l’ambiente possiamo dire che l’intento è stato pienamente raggiunto.

E ci auguriamo che iniziative come questa non restino isolate ma possano costituire da esempio e richiamare un’attenzione ed un’adesione sempre maggiore.

Adriano Bonanni

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