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Absi Saddidin e Paola Giuliani si impongono nella IX edizione della Roma No Limits con partenza e ritorno a Ponte Milvio

Derattizzazioni e disinfestazioni a Roma

400 atleti hanno sono partiti ed arrivati a Ponte Milvio superando prove difficili lungo gli argini del Tevere. La IX edizione della Roma No Limits ha colto di nuovo nel segno in questa sua seconda edizione “Urban” che domenica 2 ottobre  si è dipanata nel cuore della città, da Ponte Milvio all’Isola Tiberina e ritorno, percorrendo gli argini del Tevere e “costringendo” gli oltre 400 partecipanti a superare più di 20 prove speciali fra ponti tibetani, salti nel fuoco, scavalcamento di ostacoli, corse su asfalto ma anche nel fango.

Molti gli stranieri amanti della specialità giunti a Roma per questa manifestazione che ha conquistato attenzione e consensi in tutta Europa.

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18 chilometri esaltanti e ricchi di avventura,fatti per “Iron Men” e “Iron Girls” che oltre a dimostrare grande resistenza e capacità podistiche hanno dovuto tirar fuori tutte le energie per superare le difficoltà del tracciato.Il clima non certo autunnale ha fatto il resto regalando sole e caldo che hanno acuito le fatiche dei partecipanti.

La “la corsa più pazza del mondo”, organizzata dall’International Marathon Club, in collaborazione con l’ASI Nazionale e Provinciale di Roma, la FIDAL Regionale Lazio, Roma Capitale, ha comunque ancora una volta fatto registrare il gradimento di tutti i partecipanti, specialisti delle gare estreme ma anche podisti che hanno voluto cimentarsi in un’insolita maratona, sia fra coloro che hanno preso parte alla gara individuale che a coloro che hanno scelto il “Survival” a squadre, cioè di partecipare alla speciale classifica dei Team che per regolamento dovevano essere composti da due uomini e una donna i quali per completare regolarmente la prova hanno avuto l’obbligo di arrivare contemporaneamente al traguardo.

La gara, appassionante e bellissima sotto il profilo tecnico, ha visto arrivare da solo a traguardo con le mani alzate il marocchino Absi Saddidin (Podistica Aprilia) che ha completato il percorso in circa 1.20 minuti ( la classifica finale non teneva conto in modo ufficiale del tempo di percorrenza), alle sue spalle l’ottimo Alessandro Martelluzzi (Sport e Fitness Outdoor) e Luca Canu.

In campo femminile successo per Paola Giuliani davanti a Luciana La Face (Podistica Aprilia) e a due atlete della società pugliese Disfida di Barletta, giunte mano nella mano, Anna Serafina Lattanzio e Gaetana Di Nicastro.

Il primo team a giungere al traguardo è stato quello dei Predators. Andrea Cannella, Valeria Cravante e Luca Bellante, sporchi di fango e stremati dalla fatica, sono arrivati a braccia alzate precedendo i Chingachgook (Enzo Giordano, Massimo Grieco e Katia Rebecchi), terzi The Toughs Marsh (Massimo Puoti, Carmine Sglavo e Maria Lourdes Guarino).

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