E’ allarme TBC anche nel comune di Formello, a nord di Roma, proprio ai confini col territorio del XX Municipio. Da alcuni giorni il Comune ha affisso nella zona Valle del Sorbo dei cartelli indicanti la dicitura “Divieto di accesso e transito da parte dei non addetti a causa di possibili focolai di tubercolosi”. L’ordinanza è datata 26 agosto 2011 e porta la firma del Sindaco, Giacomo Sandri. Le aree però non sono state delimitate da alcun tipo di recinzione o protezione a tutela dei cittadini.
Lo riferisce AgenParl, l’Agenzia Parlamentare diretta da Luigi Camilloni. Alla stessa Agenzia il Commissario del Parco di Veio, Massimo Pezzella, ha così dichiarato: “Appena saputo dell’esistenza dell’ordinanza sindacale attraverso il quotidiano monitoraggio sul territorio, mi sono attivato per scrivere una lettera al Sindaco di Formello per chiedere spiegazioni sulla superficialità dell’informazione ed in particolare sul verificare se la tubercolosi allarmata è di natura bovina, cioè proveniente da allevamenti del territorio; inoltre ho provveduto a spostare su altri siti le varie visite guidate in programma come misura di profilassi”.
“Ho chiesto al sindaco – continua Pezzella – di trasmettermi copia dell’ordinanza e l’esatta perimetrazione su carta Tecnica Regionale dei territori coinvolti in modo da proporre luoghi alternativi e tutelare i frequentatori del parco di Veio. Infine ho chiesto di sensibilizzare la ASL all’istituzione di un’area ben circoscritta che possa contenere il bestiame coinvolto dalla tubercolosi.”
“Ho infine sollecitato il sindaco di Formello – conclude Pezzella – per una corretta informazione che tuteli i cittadini e le aree che sono coinvolte dalla tubercolosi. Quindi deve sicuramente ristampare manifesti e volantini con l’esatta provenienza e natura della tubercolosi allarmata”.
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Abito nella valle del sorbo, a contatto con il pascolo e con transito obbligato nel zona interdetta dall’ordinanza del sindaco di formello. nessuna comunicazione diretta è stata data o informazione a chi risiede nell’area, inoltre le persone non capendo l’importanza e l’attendibilità dei cartelli tranquillamente fanno pic nic nel parco nelle aree frequentate dal bestiame.
nessun controllo
non aggiungo altro
vorrei solo maggiore serietà e coerenza
adriano dinacci