Home ATTUALITÀ Campidoglio – Il TAR annulla la Giunta Alemanno: quote rosa non rispettate

Campidoglio – Il TAR annulla la Giunta Alemanno: quote rosa non rispettate

Galvanica Bruni

Doccia fedda, per quanto non inattesa, sul sindaco Alemanno. Il Tar del Lazio ha azzerato la Giunta capitolina a causa della scarsa presenza femminile. Quote rosa non rispettate, questo il senso della sentenza emessa dai giudici della seconda sezione, presieduta da Luigi Tosti, i quali hanno accolto i ricorsi proposti dalle consigliere comunali PD e SEL Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni, dalle consigliere provinciali e regionali Francesca Bagni e Alida Castelli e dai Verdi di Bonelli.

L’attuale squadra di governo del Campidoglio, il cosiddetto Alemanno bis sorto a fine gennaio 2011 dopo il rimpasto conseguente a “parentopoli”, conta infatti 12 assessori ma è solo una donna a farne parte, Sveva Belviso, assessore alle politiche sociali.

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Ciò è in contrasto con l’articolo 5 dello statuto di Roma Capitale che prevede il rispetto del principio di pari opportunità in tema di nomine. Contrasto che, oltre dai ricorrenti al TAR, a febbraio 2011 fu oggetto anche di una mozione sottoscritta da quasi tutti i 19 Municipi romani, a prescindere dal colore della maggioranza al governo, con la quale si chiedeva al Sindaco un corretto riequilibrio della presenza femminile nei posti chiave del Campidoglio. Mozione rimasta inascoltata.

Sarebbe bastato infatti un mini rimpasto per evitare la mannaia del TAR. Con l’occasione si poteva, ad esempio, sostituire gli assessori che hanno un doppio incarico. Oltre a far entrare in Giunta alcune donne, sarebbe stata una decisione molto apprezzata dal punto di vista etico, visto i tempi che corrono ed i sacrifici chiesti ai cittadini.
Ma i rapporti di forza interni al PdL hanno probabilmente imposto che nulla si muovesse sulla scacchiera.

Ed ora quindi la parola fine l’ha detta il TAR annullando non solo il provvedimento di nomina della giunta, emesso nel gennaio scorso, ma anche tutti gli atti successivi e consequenziali. Un bel problema per Alemanno che si trova a dover ricostruire un’intera giunta in un colpo solo.

Quali i nomi in rosa nell’Alemanno ter? E’ già scattato il toto-nomine. Nel Consiglio comunale, l’unica consigliera PdL è Lavinia Mennuni, già delegata alle Pari Opportunità. Il salto dai banchi dei consiglieri allo scranno degli assessori potrebbe essere facile e scontato.
E dall’esterno? Secondo il quotidiano Il Tempo uno dei nomi più accreditati sarebbe quello di Rosella Sensi, candidata, parrebbe, addirittura per la poltrona di vice sindaco con delega al Turismo e allo Sport.

In ogni caso sarà un week-end di lavoro, di incontri e di telefonate quello che aspetta il sindaco, perché una Capitale senza governo più di due o tre giorni non ci può stare.

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3 COMMENTI

  1. E tre!
    Tre Giunte in tre anni. E per fare la prima ci mise pure un tempo scandalosamente lungo.
    Mi domando come possa governare la Capitale del Paese chi non riesce neanche a formare una Giunta che abbia un minimo di tenuta politica e nel rispetto di una semplicissima norma dello Statuto…

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