“Abbiamo interrotto la partita Brasile-Danimarca lanciando decine di arance dagli spalti sul rettangolo di gioco, come segno di protesta contro la decisione del Supremo Tribunale Federale del Brasile di consegnare alla libertà Cesare Battisti, con la speranza che gli atleti brasiliani le portino nelle mani del terrorista italiano”. Così in una nota Andrea Roncella, responsabile del Movimento Roma Europa Sociale.
“E’ inaccettabile che un Paese estero si arroghi il diritto di giudicare e ritenere innocente un criminale che le istituzioni e il popolo italiano hanno già condannato all’ergastolo. Sia il Brasile che gli altri paesi del mondo non conoscono quanto sia stata cruda la realtà nel nostro Paese negli anni di piombo. Per questo è evidente che la loro cultura è scarsa e non consente loro di analizzare e condannare il fenomeno così come avviene in Italia. La scelta di lasciare Battisti libero è una follia giudiziaria e politica, è l’idea di giustizia che viene offesa insieme alla memoria delle vittime.”
Il lancio delle arance è stato accompagnato dallo sventolio dei tricolori e da uno striscione con scritto “Chi aiuta un criminale è complice”, e dai cori “Vergogna, vergnona” e “Battista è un criminale”.
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