Appassionati di beach volley orecchie aperte. Qualcosa di importante sta per accadere a Roma. Dal 13 al 19 giugno prossimi il Foro Italico ospiterà lo FIVB Swatch World Championship – Rome 2011 powered by Smart, ovvero l’ottava edizione del Campionato del Mondo di beach volley. Organizzato in joint venture tra Coni Servizi e Federazione Italiana Pallavolo, si tratta di un evento molto importante non solo perché si svolgerà per la prima volta in Italia, ma anche perché potrebbe portare Roma e le strutture del Foro Italico verso la candidatura ai Giochi Olimpici del 2020.
Presentando il Beach Volleyball World Championship, il presidente del Coni Gianni Petrucci ha parlato di un avvenimento avvincente e straordinario. E sembra essere proprio così dal momento che vi sono stati investiti quasi tre milioni di euro ed i vincitori potranno portarsi a casa ben 700mila euro.
In precedenza il campionato mondiale è stato giocato a Los Angeles, dove nel 1997 ha esordito, a Marsiglia, a Klagenfurt, a Rio De Janeiro, a Berlino, a Gstaad e a Stavanger. E adesso arriva a Roma.
A sfidarsi sui campi di sabbia allestiti al Foro Italico ci saranno novantasei coppie di beach volley, equamente divise tra uomini e donne, provenienti da oltre trenta Paesi. Il Beach Volleyball World Championship sarà inaugurato da sette coppie azzurre, tre maschili e quattro femminili.
In gara ci saranno dei veri e propri fuoriclasse. Come le bicampionesse olimpiche statunitensi Misty-May Treanor e Kerri Walsh, le connazionali campionesse del mondo in carica Aprile Ross e Jennifer Kessy, i tedeschi Brink – Reckermann e i brasiliani Ricardo-Marcio Araujo ed Emanuel-Alison.
Gli azzurri
Le coppie azzurre sono guidate dall’americano Mike Dodd, commissario tecnico degli uomini, e dal brasiliano Lissandro, commissario tecnico delle donne. Dodd punta sui gemelli Paolo e Matteo Ingrosso, Matteo Martino e Paolo Nicolai, Alex Ranghieri e Daniele Lupo. Lissandro su Greta Cicolari e Marta Menegatti, Valeria Rosso e Laura Giombini, Daniela Gioria e Giulia Momoli, Giada Benazzi e Viktoria Toth Orsi.
Il regolamento
Secondo quanto previsto dal regolamento del torneo, da ogni gruppo principale, composto da quattro squadre per ogni girone, saranno le prime due e le otto terze migliori ad accedere alla fase ad eliminazione diretta. Quelle che si chiamano pool verranno giocate da lunedì 13 a mercoledì 15 giugno e la fase ad eliminazione diretta si svolgerà da giovedì 16 e venerdì 17 giugno.
Sabato 18 sarà il momento delle semifinali e domenica 19 giugno verrà assegnato l’importante titolo.
L’ingresso
L’ingresso per assistere alle gare è gratuito dal 13 al 17 giugno; per le semifinali del 18 e per le finali del 19 giugno l’ingresso è libero per il ground, mentre è a pagamento per il campo centrale, 10 euro per il primo anello, 5 euro per il secondo anello.
Ma che cos’è il beach volley?
Si tratta di uno sport di squadra olimpico giocato su un campo di sabbia separato da una rete. A sfidarsi due squadre di giocatori, ognuna composta da due persone. Il punto viene assegnato a chi riesce a mandare la palla sopra la rete e a farla cadere all’interno del campo avversario. Ogni squadra ha a disposizione tre tocchi e la palla è messa in gioco con un servizio, ovvero un colpo del servitore diretto.
La squadra che vince lo scambio oltre al punto vince il diritto al servizio. Il beach volley è uno sport che affonda le proprie radici in California e nelle Isole Hawaii, ma la sua popolarità ha presto raggiunto anche Paesi che non si affacciano sul mare.
E a quanto pare il beach volley è una vera e propria passione per gli italiani. Sembra che da giugno ad ottobre siano oltre 100mila i connazionali che si cimentano in questo sport derivato dalla pallavolo.
Un numero davvero incredibile che supera di gran lunga quello dei tesserati. Attenzione però a non farsi male. Improvvisarsi esperti “beachers” può essere rischioso per la salute. Secondo gli esperti, infatti, per praticare in totale sicurezza questo sport bisogna avere un fisico da decatleta.
Parlando all’Adnkronos Salute Glauco Ranocchi, team manager per le squadre nazionali femminili di beach volley della Federazione italiana di pallavolo (Fipav), ha spiegato che dal momento che nel beach volley è la stessa persona a dover ricevere, saltare e attaccare, il fisico del giocatore deve essere completo, proprio come quello del decatleta olimpico.
Ma non solo. Poiché la sabbia è un terreno più pesante per gli spostamenti veloci, il costo energetico arriva a essere molto alto e in un’ora si possono bruciare anche 700 calorie. Diventa quindi assolutamente necessario reintegrare i liquidi.
Gli infortuni che più di frequente possono verificarsi sono quelli alla spalla, spesso e volentieri causati dalla schiacciata che può generare la cosiddetta “sindrome da conflitto”.
I consigli per i “beachers” sono semplici: reintegrare i liquidi persi nel corso della gara, evitare di giocare nelle ore più calde della giornata, indossare un paio di occhiali scuri per proteggersi dai raggi solari e, nel caso in cui inizi a far male la spalla, effettuare impacchi di ghiaccio, riposarsi e sottoporsi a trattamento fisioterapico.
Buone notizie per chi teme che la sabbia possa essere pericolosa per le articolazioni. A quanto pare, infatti, il materiale granulare della spiaggia è un ottimo fattore allenante e ammortizza le cadute.
A livello internazionale esistono dei precisi riferimenti da rispettare per predisporre il terreno di gioco dei campi da beach volley. Per i mondiali che stanno per prendere il via a Roma è stata scelta una tipologia di sabbia soffice e morbida che viene dal litorale di Latina.
Appassionati e curiosi non possono perdere l’importante occasione offerta da questi Campionati del Mondo di beach volley. Tutti al Foro Italico per assistere a un grande spettacolo e, perché no, imparare qualcosa dalle performance dei grandi atleti in gara.
Stefania Giudice
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