Deludente quanto deciso dalla Giunta capitolina in merito all’ipotesi di consentire alle due ruote di accedere alle corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Annunciata con grande enfasi dal sindaco Alemanno pochi giorni fa (leggi qui) l’idea è stata drasticamente ridimensionata. Sono solo quattro i tratti interessati dalla sperimentazione che partirà il 2 maggio: Lungotevere Sangallo, viale Marconi, via Cristoforo Colombo e largo di Torre Argentina.
“Subito dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II”, precisa l’assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma sul sito del Comune di Roma, “partirà la sperimentazione sulle quattro corsie preferenziali individuate. Il periodo di prova durerà tre mesi, per testare “sia le utilità che le controindicazioni del passaggio di moto e scooter sulle corsie solitamente riservate ai mezzi del trasporto pubblico”. Dopo la fase sperimentale, conclude Aurigemma, “il Campidoglio valuterà se prorogare il provvedimento”.
Appare ben poca cosa per quella che sembrava un’iniziativa che avrebbe portato Roma al livello di altre capitali europee, oltre a garantire una maggiore sicurezza per le migliaia di scooter e moto circolanti nella città favorendo in ogni caso lo snellimento della circolazione nelle trafficate vie romane.
Pare proprio che la montagna abbia partorito un topolino.
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La cassia antica ???