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Roma: Tra pre-saldi, vendite promozionali e chiusure per cessata attività è caccia grossa al cliente

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Vetrine abbaglianti di richiami: -30%, -50%, tutto a 10 euro, svuotiamo per prossima chiusura, chiudiamo questo reparto, cessiamo l’attività, vendita promozionale. A fattor comune dei diversi scenari un solo scopo: catturare il cliente, aggirando, o meglio anticipando i saldi che nel Lazio avranno inizio il 6 gennaio. Peccato che sia proibito: “come recita la legge regionale 33/99 – ha ricordato qualche giorno fa l’assessore capitolino Bordoni – nei trenta giorni precedenti i saldi non possono essere effettuate vendite promozionali”.

Ed è per questo che ha firmato un’apposita direttiva destinata ai diciannove Gruppi di Polizia Municipale che indica le linee guida da seguire in attesa che, in occasione dell’Epifania, gli esercenti possano dare il via al periodo delle vendite scontate.

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Fatta la legge trovato l’inganno

Ma nel frattempo una nuova modalità viene attuata i questi giorni da negozianti disinvolti, il pre-saldo telefonico. “Gentile signora – dice una voce suadente al telefono – poiché è stata così gentile da lasciarci il suo numero l’avvertiamo che nei prossimi giorni inizieranno i saldi. Ma se vuole risparmiarsi lo stress venga a trovarci oggi. A lei, nostra fedele cliente, applicheremo da subito gli stessi sconti”.
Più o meno è questo il messaggio che sta arrivando in diverse case.

Fatta la legge trovato l’inganno. Non ci sono testimoni, non ci sono cartelli, verba volant, il tutto mascherato dal concetto che “trattasi di offerta riservata a chi in possesso della tessera fedeltà”. In realtà, in questi tempi di crisi, è l’amo gettato per catturare il cliente “soffiandolo” al collega meno disinvolto.

Insorgono alcune associazioni

Sono comportamenti sanzionabili, ma impossibili da contestare, contro i quali insorgono diverse categorie ed associazioni. Una di queste è AssoCommercio Roma Nord molto attiva a Vigna Clara.
Il suo presidente, Giovanna Marchese Bellaroto, ha preso carta e penna ed ha scritto all’assessore al commercio del Comune di Roma, Davide Bordoni, al Comandante XX Gruppo Polizia Municipale, Giuseppe Bracci, al Presidente del XX Municipio, Gianni Giacomini, ed all’Adiconsult chiedendo “regole da rispettare eguali per tutti, affinchè non ci siano clienti di serie A e clienti di serie B”.

“La prevendita o saldi anticipati segnalati tramite una telefonata od un sms – scrive – creano grande confusione ed incertezza all’acquisto, oltre a violare il principio della leale concorrenza”. Ma quel che è peggio, secondo Giovanna Marchese Bellaroto, è che così facendo si creano due categorie di clienti consumatori, ” quella più preferita perché fidelizzata e quella assolutamente accessoria del cliente occasionale, che proprio per la sua stessa natura di non fidelizzato viene quindi discriminato”

AssoCommercio Roma Nord ha chiesto quindi alla polizia Municipale ed all’Associazione dei Consumatori “di essere aiutata nel sostenere una forma di controllo e di comunicazione chiara al fine di sensibilizzare tutti sul problema e per far sì che il cliente, occasionale o fedele che sia, abbia lo stesso identico trattamento da tutti gli operatori. NO ai clienti di serie A o di serie B, SI ad un commercio corretto”.

Fabrizio Azzali

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